
Enoturismo: le cantine di MTV registrano un fatturato in crescita del 24%
L’enoturismo in Italia sta vivendo un periodo di forte crescita, offrendo nuove opportunità e sfide per le cantine del Belpaese. Secondo un’indagine condotta dal Movimento Turismo del Vino (MTV) in collaborazione con il Centro Studi Enoturismo e Oleoturismo dell’Università LUMSA (CESEO), il 2024 si preannuncia favorevole per il settore. I risultati mostrano che il 53% delle cantine analizzate ha registrato un incremento del fatturato, con quasi 1 azienda su 4 (24%) che ha visto una crescita a doppia cifra.
Tuttavia, nonostante il panorama positivo, il settore deve affrontare una crescente preoccupazione legata all’aumento dei costi operativi. L’81% delle cantine ha segnalato incrementi significativi nelle spese, che erodono i margini di guadagno. Tra queste, il 29% ha registrato un incremento dei costi compreso tra il 5% e il 10%, il 16% ha visto un aumento tra il 10% e il 25%, e un preoccupante 8% ha dichiarato un incremento superiore al 25%. Questa situazione è particolarmente critica per le aziende di piccole dimensioni, che costituiscono la maggior parte del campione: il 64% sono micro-imprese, mentre il 31% sono piccole imprese. Solo il 9% delle cantine supera i 2 milioni di euro di fatturato annuo, evidenziando la fragilità di molte realtà nel settore.
L’importanza dell’enoturismo
Dario Stefano, presidente del CESEO, ha sottolineato l’importanza dell’enoturismo come settore in crescita, con un incremento annuo del 13% su scala mondiale. L’Italia, con le sue tradizioni vinicole e paesaggi mozzafiato, rappresenta un’opportunità unica per l’espressione di questo fenomeno. Per massimizzare il potenziale dell’enoturismo, è necessario un supporto qualificato per l’analisi e la ricerca, al fine di tracciare linee guida per una crescita sostenibile e omogenea.
Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente del Movimento Turismo del Vino, ha spiegato che lo studio offre una visione approfondita dell’attività delle cantine, sempre più diversificate e orientate alla sostenibilità. L’indagine servirà a sviluppare corsi di formazione per il personale delle cantine turistiche, supportando i presidenti regionali con dati aggiornati e affidabili. Questo è fondamentale per incentivare i soci MTV a migliorare la propria offerta, consolidando così il ruolo dell’Italia come leader nell’enoturismo.
La professionalizzazione delle cantine
Un aspetto cruciale emerso dall’indagine è il bisogno di professionalizzazione all’interno delle aziende. Attualmente, solo il 38% delle cantine turistiche ha personale con competenze specifiche nella wine hospitality. Nelle altre cantine, spesso è il titolare a ricevere i visitatori. Questo mette in evidenza la complessità dell’accoglienza in vigna e in cantina, e la necessità di formare figure professionali specifiche per migliorare l’esperienza del visitatore.
L’ospitalità è un tema centrale per il Movimento Turismo del Vino, che da oltre trent’anni lavora per rendere l’esperienza in cantina più accessibile e inclusiva. I dati dell’indagine mostrano un miglioramento degli standard di accoglienza, con:
- Strutture attrezzate, parcheggi e sale degustazione.
- Il 33% delle cantine che organizza pic-nic in vigna.
- Il 30% che propone passeggiate tra i filari.
- Il 43% delle aziende biologiche e il 38% che adotta pratiche di agricoltura sostenibile.
Esperienze e digitalizzazione
L’offerta delle cantine MTV si distingue per una varietà di esperienze, non limitate solo agli eventi di Cantine Aperte. Il 65% delle aziende si concentra su un numero limitato di attività (fino a quattro), mentre il restante 35% offre una gamma più ampia, con esperienze che possono variare da cinque a diciotto diverse attività. Durante le degustazioni, l’87% delle cantine propone prodotti tipici del territorio, mentre il 25% organizza cene con il produttore e il 20% corsi di cucina. Le famiglie sono un target importante, con il 38% delle cantine che organizza esperienze formative per i più piccoli.
Le wine experience partono da un costo di 15 euro, con punte che possono arrivare fino a 150 euro, mentre la media si attesta attorno ai 25 euro. Un numero crescente di cantine è visitabile durante tutto l’anno e il 68% accetta visitatori senza necessità di prenotazione, offrendo un’ampia gamma di attività adattate alla stagionalità.
Per quanto riguarda la digitalizzazione, il sito web è uno strumento fondamentale, ma molte cantine non lo utilizzano al meglio. Il 42% delle cantine registra meno di 1000 visite al mese e il 15% non monitora il numero di accessi. Facebook e Instagram sono i canali più diffusi, ma non sempre questa presenza online si traduce in un aumento dei visitatori. La creazione di wine club e l’utilizzo di strumenti di Customer Relationship Management (CRM) sono aspetti cruciali per aumentare le vendite, anche se solo il 21% delle aziende utilizza questo tipo di software.
La sfida per le cantine MTV è dunque quella di adattarsi a un mercato in evoluzione, investendo nella formazione del personale e nel miglioramento della presenza digitale. Solo così sarà possibile affrontare le crescenti pressioni sui costi e garantire un futuro prospero al settore dell’enoturismo in Italia.