Enoturismo in fermento: la nuova fiera B2B che rivoluziona il settore con investimenti innovativi

Enoturismo in fermento: la nuova fiera B2B che rivoluziona il settore con investimenti innovativi

Enoturismo in fermento: la nuova fiera B2B che rivoluziona il settore con investimenti innovativi

Redazione Vinamundi

22 Novembre 2025

Riva del Garda, 28 ottobre 2025 – L’enoturismo italiano accelera. Sulle rive del Lago di Garda è partita la prima edizione di Fine #WineTourism Marketplace Italy, un salone B2B dedicato completamente al turismo del vino. L’evento, organizzato da Riva del Garda Fierecongressi insieme a Feria del Valladolid, ha riunito più di 70 realtà tra cantine e destinazioni da Italia e Spagna. Per gli organizzatori, questa è una tappa importante per un settore in forte crescita e sempre più centrale per l’economia delle aziende vitivinicole.

Enoturismo: investire e formare per crescere

Durante la manifestazione è stato presentato un rapporto, firmato da Roberta Garibaldi, docente all’Università di Bergamo e presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, in collaborazione con SRM Centro Studi del Gruppo Intesa Sanpaolo. Ne emerge che le cantine italiane stanno mettendo sempre più risorse nell’accoglienza degli appassionati di vino. Non si tratta solo di degustazioni: il 36% delle aziende offre anche ristorazione, il 30% propone il pernottamento. “La differenza tra aziende grandi e piccole, e tra territori diversi, è una sfida importante per mantenere un settore competitivo e coeso”, spiegano gli autori.

Un dato interessante riguarda la gestione: nel 63% dei casi l’enoturismo è ancora gestito direttamente dall’azienda, mentre solo il 12% ha creato un’unità dedicata. Eppure, metà delle cantine ha già tra 5 e 9 addetti che si occupano dell’accoglienza, e nel 17% dei casi sono più di dieci. Il messaggio è chiaro: il turismo del vino non è più un’attività secondaria, ma un vero motore di crescita.

L’enoturismo che pesa sul bilancio

L’impatto economico dell’enoturismo è ormai evidente. Il 49% delle aziende coinvolte dice che questa attività porta fino al 30% del fatturato; per il 33% la quota sale tra il 31% e il 60%, mentre il 18% supera addirittura il 60%. “Oggi chi visita una cantina non compra solo una bottiglia – spiega Garibaldi – cerca un’esperienza, un legame, qualcosa di autentico. Questo si riflette sui ricavi”.

I numeri restano contenuti se paragonati al turismo di massa: il 68% delle aziende accoglie tra 100 e 2.000 visitatori all’anno, solo il 5% supera i 5.000. Ma la tendenza è in crescita. I turisti stranieri sono poco più del 30%, meno della media europea del 43%, ma gli operatori puntano a far salire questa percentuale con investimenti mirati nella promozione all’estero.

Un settore che cresce ma non si ferma

La manifestazione di Riva del Garda, sostenuta da Enit, dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal Ministero del Turismo, ha mostrato un settore maturo ma ancora in pieno sviluppo. Le aziende più vivaci puntano su personale preparato, servizi integrati e strategie per mantenere il rapporto con il visitatore anche dopo la visita.

“Non basta più aprire le porte della cantina – ha detto un produttore veneto presente al salone – bisogna saper raccontare il territorio, coinvolgere le persone, offrire esperienze su misura”. Solo così, spiegano gli operatori, si crea quel legame che trasforma un turista occasionale in un cliente fedele.

Il futuro dell’enoturismo: unire e innovare

Guardando avanti, la sfida principale resta mettere insieme realtà molto diverse tra loro, per dimensioni e posizione. Micro-imprese e grandi gruppi internazionali convivono, e territori noti competono con zone emergenti. Per gli autori del rapporto, sarà decisivo puntare su formazione, digitale e promozione coordinata.

Il debutto di Fine #WineTourism Marketplace Italy sembra segnare un punto di svolta. “C’è voglia di fare sistema – racconta una giovane imprenditrice toscana – e di portare l’enoturismo italiano a nuovi livelli”. Un settore che, tra numeri e storie di territorio, si prepara a raccogliere nuove sfide.

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