EFI Fine Wines: la nuova avventura di Edoardo Freddi nel mondo dei vini d’élite

EFI Fine Wines: la nuova avventura di Edoardo Freddi nel mondo dei vini d'élite

EFI Fine Wines: la nuova avventura di Edoardo Freddi nel mondo dei vini d'élite

Redazione Vinamundi

14 Ottobre 2025

Dopo ben 13 anni di attività e di crescita straordinaria nel settore vinicolo, Edoardo Freddi International (EFI) si lancia in una nuova avventura: la creazione di EFI Fine Wines, uno spin-off dedicato esclusivamente alla nicchia dei vini di alta qualità. Questa mossa strategica rappresenta una risposta alle sfide del mercato e un’opportunità per valorizzare al meglio etichette di prestigio. A dirigere questa nuova entità è Martino Bettini, un esperto del settore con una solida esperienza pregressa come manager presso Berkmann Wine Cellars, una delle agenzie di importazione di vini più rinomate nel Regno Unito.

La mission di EFI Fine Wines

La mission di EFI Fine Wines è chiara: posizionarsi come un punto di riferimento per l’eccellenza del vino made in Italy. I primi quattro produttori a entrare nel portfolio sono un segnale forte delle ambizioni della nuova società. Tra questi, possiamo citare:

  1. San Leonardo: simbolo della tradizione vinicola del Trentino.
  2. Michele Satta: rappresentante dell’illustre Doc Bolgheri.
  3. Monteverro: produttore di alta qualità dalla Maremma.
  4. Montevetrano: un nome di spicco dall’Irpinia.

Queste scelte evidenziano l’intento di EFI Fine Wines di puntare su etichette che non solo sono riconosciute per la loro qualità, ma che portano con sé una storia e un patrimonio culturale significativo.

Strategia di distribuzione globale

EFI Fine Wines si propone di operare in ben 70 paesi a livello globale, concentrandosi su mercati strategici come Stati Uniti, Regno Unito, e paesi del Nord Europa, oltre a mercati emergenti in Asia come Vietnam, Giappone e Corea del Sud. La strategia di distribuzione si articolerà su diversi canali, tra cui:

  1. Ristorazione
  2. Travel retail
  3. Piattaforme digitali

Questo approccio garantirà una presenza capillare e una visibilità ottimale dei vini selezionati.

Un processo di segmentazione e selezione rigorosa

La nascita di questo spin-off è frutto di un processo di segmentazione avviato durante l’estate, come sottolineato dallo stesso Edoardo Freddi. “Abbiamo riclassificato i marchi nel nostro portfolio e ci siamo resi conto che alcune etichette richiedono un approccio diverso, più sartoriale”, ha dichiarato Freddi. La creazione di EFI Fine Wines rappresenta, quindi, un passo significativo nella definizione del valore dei vini di alta gamma. Per entrare a far parte di questo progetto ambizioso, i produttori dovranno rispettare criteri rigorosi, tra cui:

  1. Patrimonio storico
  2. Posizionamento ultra premium
  3. Riconoscimenti da parte delle guide internazionali
  4. Impegno tangibile verso la sostenibilità

La nuova struttura di EFI Fine Wines sarà separata, ma manterrà alcune basi commerciali in comune con EFI International. Questa dualità permetterà di specializzarsi ulteriormente nelle necessità specifiche dei vini di alta qualità.

L’entusiasmo tra i produttori coinvolti è palpabile. Anselmo Guerrieri Gonzaga, proprietario della cantina San Leonardo, ha espresso la sua soddisfazione per la nuova iniziativa di Freddi, sottolineando l’importanza di avere partner solidi nel proprio percorso di crescita. “Il nostro mondo è sempre più complesso e richiede rapporti stabili per tutelare il nostro marchio e seguire la bottiglia anche dopo la vendita”, ha dichiarato Gonzaga.

Nel frattempo, EFI International continua a crescere. Nel 2024, la società ha registrato un fatturato superiore ai 112 milioni di euro, segnando un incremento dell’8,2% rispetto all’anno precedente. L’obiettivo è superare i 120 milioni entro la fine dell’anno corrente, consolidando così il suo ruolo nel panorama vinicolo italiano.

La creazione di EFI Fine Wines segna un passo importante per Edoardo Freddi e per l’intero panorama vinicolo italiano, promettendo di elevare ulteriormente la qualità e la visibilità dei vini di alta gamma nel mondo.

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