Dormire tra le vigne: agriturismi e wine resort in Italia per un’esperienza unica

wine resort.

Un antico casale tra i filari, dove il tempo scorre lento come il vino nelle cantine. - www.vinamundi.it

Luca Antonelli

21 Agosto 2025

Soggiornare tra i filari significa vivere il vino da vicino e scoprire un turismo lento e autentico.

Dormire in un wine resort o in un agriturismo tra le vigne è diventata una delle esperienze più richieste da chi sceglie un turismo legato ai sapori e ai territori. Non si tratta solo di una sistemazione suggestiva, ma di un vero e proprio viaggio dentro la cultura vitivinicola italiana. Dalle colline del Piemonte ai pendii della Toscana, dalle cantine del Veneto ai paesaggi della Sicilia, le strutture che offrono questo tipo di ospitalità permettono di coniugare relax, natura e buon vino.

Agriturismi tra le colline: il volto rurale del vino

Gli agriturismi immersi nelle vigne rappresentano l’anima più autentica di questo tipo di soggiorno. Non parliamo di hotel tradizionali, ma di aziende agricole che hanno scelto di aprire le porte ai viaggiatori, offrendo stanze curate e spesso ricavate da antiche case coloniche. In questi luoghi il contatto con la terra è diretto: si partecipa ai ritmi della campagna, si può assistere alla vendemmia o visitare le cantine, osservando da vicino le fasi della produzione del vino.

Wine resort.
Esperienze culinarie. – www.vinamundi.it

In Piemonte, tra le colline delle Langhe e del Monferrato, riconosciute patrimonio mondiale Unesco, non è raro trovare agriturismi che offrono camere con vista sui vigneti. Al mattino, lo spettacolo della nebbia che avvolge i filari rende il paesaggio quasi irreale, mentre nel pomeriggio si possono organizzare degustazioni guidate. Gli ospiti assaggiano Barolo o Barbaresco direttamente nelle cantine, spesso condotti dagli stessi produttori che raccontano le origini delle loro etichette.

In Toscana, tra le colline del Chianti, il soggiorno in vigna si trasforma in un percorso che intreccia storia e tradizione. Molti casali ristrutturati propongono non solo pernottamento, ma anche corsi di cucina e passeggiate tra i filari. Qui si percepisce come il vino non sia solo un prodotto, ma un elemento identitario. Le strutture offrono spesso un’ospitalità familiare, con poche stanze, arredamenti rustici e una forte attenzione ai dettagli.

Più a sud, in Puglia e Sicilia, la formula assume un carattere diverso, legato al calore del Mediterraneo. Le masserie pugliesi circondate da Primitivo e Negroamaro accolgono i visitatori in ambienti sobri ma accoglienti, con cortili interni e grandi spazi aperti. In Sicilia, nelle zone dell’Etna o di Marsala, dormire tra le vigne significa anche riscoprire un paesaggio che unisce mare e montagne, con il profumo della terra vulcanica che entra in ogni bicchiere.

Wine resort: tra lusso e degustazioni esclusive

Accanto alla proposta agricola e familiare, negli ultimi anni hanno trovato spazio i wine resort, strutture pensate per chi cerca comfort e servizi di alto livello senza rinunciare al contatto con la natura. A differenza degli agriturismi, i resort offrono spa, piscine panoramiche, ristoranti gourmet e percorsi di degustazione strutturati.

Nelle campagne del Veneto, intorno a Verona e nella zona del Valpolicella, alcuni resort hanno creato pacchetti che includono pernottamento, trattamenti benessere a base di prodotti vinicoli e tour privati nelle cantine. Qui il vino diventa non solo da bere, ma anche da vivere in percorsi sensoriali che coinvolgono corpo e mente.

La Toscana resta però il cuore di questa offerta. Wine resort sorti all’interno di antiche tenute medicee o ville storiche propongono soggiorni che uniscono cultura, relax e piacere del palato. Le camere spesso affacciano su distese infinite di vigneti, mentre i ristoranti interni lavorano in abbinamento con le cantine della proprietà. Chi sceglie questa soluzione cerca un’esperienza raffinata, dove ogni dettaglio è studiato per legare ospitalità e vino.

La formula si è diffusa anche in regioni meno note per il turismo enologico. In Umbria, per esempio, sono nati resort che valorizzano i vitigni locali come il Sagrantino di Montefalco, puntando su percorsi personalizzati di degustazione. In Trentino Alto Adige, tra montagne e vigneti terrazzati, le strutture offrono un connubio tra paesaggio alpino e tradizione vinicola, con vini bianchi freschi che accompagnano la cucina del territorio.

Questa evoluzione del turismo del vino conferma una tendenza ormai consolidata: il viaggiatore non cerca più soltanto una stanza, ma un’esperienza completa. Dormire in vigna diventa un modo per rallentare, assaporare i tempi della natura e portarsi a casa non solo una bottiglia, ma un ricordo vivido e concreto.

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