Dogliani: la dolcezza del Dolcetto e la forza dei sogni

Dogliani: la dolcezza del Dolcetto e la forza dei sogni

Dogliani: la dolcezza del Dolcetto e la forza dei sogni

Redazione Vinamundi

14 Agosto 2025

Il legame tra Dogliani e il Dolcetto è indissolubile e rappresenta un patrimonio vitivinicolo di grande rilevanza nella regione del Piemonte. Questo piccolo comune, situato tra le colline delle Langhe, è conosciuto non solo per i suoi paesaggi mozzafiato, ma anche per la qualità dei suoi vini, in particolare il Dolcetto di Dogliani, che ha ottenuto nel 2005 il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG). Questo riconoscimento ha valorizzato ulteriormente l’identità di un territorio che da secoli produce vini di eccellenza.

L’evento di Genova: un’occasione per il Dolcetto

Martedì 20 novembre 2012, la città di Genova ha ospitato un’importante manifestazione dedicata a questi vini pregiati, organizzata dall’associazione Go Wine. Questo evento ha rappresentato un’opportunità unica per gli appassionati e i professionisti del settore di immergersi nel mondo del Dolcetto, esplorando le varie espressioni di questa varietà uva attraverso una selezione di aziende rinomate.

Il banco d’assaggio ha visto la partecipazione di diverse cantine, ognuna con la propria storia e il proprio approccio alla viticoltura. Ecco alcune delle aziende protagoniste:

  1. Abbona Annamaria di Farigliano: ha presentato il Dogliani Docg Sorì Dij But 2011 e il Dogliani Superiore Docg Maioli 2010.
  2. Abbona Marziano: ha offerto il Dogliani Docg San Luigi 2011 e il Papà Celso.
  3. Bricco del Cucù: ha esposto una selezione di Dolcetto di Dogliani dal 2006 al 2010.
  4. Cantina del Dolcetto di Dogliani: ha presentato il Costabella 2010, un vino che incarna perfettamente la tradizione e l’innovazione di Dogliani.

Vini di eccellenza e tradizione

Tra i vini più prestigiosi in degustazione c’era il Dogliani Superiore Docg Sirì d’Jermu 2010 della cantina Pecchenino, un vino che ha ricevuto riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, grazie alla sua eleganza e alla sua struttura. La storica cantina Poderi Einaudi ha presentato il Dogliani Superiore Docg Vigna Tecc 2010, un vero e proprio simbolo della tradizione vitivinicola di Dogliani.

L’evento non si è limitato alla semplice degustazione, ma ha incluso anche momenti di approfondimento per i professionisti del settore. Alle 18.30 si è svolta una conferenza di presentazione, seguita da due seminari curati dalla Bottega del Vino, intitolati “Dogliani Docg: il percorso di un territorio”. Questi seminari hanno offerto un’importante occasione per discutere le sfide e le opportunità che il territorio di Dogliani sta affrontando.

Gastronomia locale e cultura enologica

Per accompagnare le degustazioni, i partecipanti hanno potuto assaporare alcuni prodotti tipici della tradizione culinaria locale. Tra le delizie offerte:

  • Formaggio Murazzano D.O.P.: con il suo sapore delicato e la sua consistenza cremosa, ha rappresentato un abbinamento ideale con i vini presentati.
  • Carni della Cooperativa Bovinlanga di Dogliani: hanno aggiunto un tocco di autenticità.
  • Dolci tradizionali di meliga e nocciole di “Dolcilanghe”: hanno concluso la serata in dolcezza, offrendo un assaggio della ricchezza gastronomica del territorio.

L’accesso alla degustazione aveva un costo di € 10,00, con uno sconto per i soci Go Wine e per le associazioni di settore. Inoltre, l’ingresso era gratuito per coloro che si associavano a Go Wine direttamente al banco accredito della serata, incoraggiando la partecipazione e la diffusione della cultura enologica.

L’evento ha avuto un grande successo, non solo per la qualità dei vini presentati, ma anche per l’atmosfera conviviale e professionale che ha permesso di avvicinare produttori e appassionati. La presenza di operatori del settore, come titolari di ristoranti ed enoteche, ha favorito un dialogo costruttivo e un confronto diretto con i produttori, sottolineando l’importanza della rete di relazioni all’interno del mondo del vino.

Dogliani, con la sua unicità e caparbietà, continua a scrivere la sua storia nel panorama vitivinicolo italiano, mantenendo viva la tradizione del Dolcetto e puntando a un futuro sempre più luminoso. La passione e l’impegno dei produttori locali sono la chiave per garantire che questo territorio rimanga un riferimento per gli amanti del vino, non solo in Italia, ma anche nel mondo.

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