
Dieci anni di Tenimenti Leone: un viaggio tra tradizione e innovazione
Dieci anni di passione, dedizione e innovazione segnano un importante traguardo per Tenimenti Leone, la cantina della famiglia Veronesi, situata nel cuore dei Castelli Romani. Fondata nel 2015, questa realtà si è affermata come uno dei protagonisti della viticoltura laziale, distinguendosi per il suo impegno verso la sostenibilità, il recupero della tradizione locale e l’alta qualità dei suoi vini.
La famiglia Veronesi, già nota nel settore della moda e del lifestyle attraverso il gruppo Oniverse, ha deciso di investire nella viticoltura creando una divisione vinicola, Oniwines, che comprende altre cantine come La Giuva in Veneto, Podere Guardia Grande in Sardegna e Villa Bucci nelle Marche. Questo approccio diversificato ha permesso a Tenimenti Leone di affermarsi non solo come produttore di vini di qualità, ma anche come custode di un patrimonio culturale e naturale.
Un territorio ricco di storia e biodiversità
Situata a Lanuvio, all’interno del Parco Regionale dei Castelli Romani, Tenimenti Leone si estende su una superficie di 72 ettari, di cui 38 dedicati a vigneto. La particolare conformazione vulcanica dei suoli, unita a una biodiversità ineguagliabile, crea un ambiente perfetto per la viticoltura di precisione. La cantina ha investito nel recupero di antichi impianti viticoli e ha abbracciato pratiche di agricoltura biologica, trasformando un luogo dimenticato in un polo di produzione vitivinicola sostenibile e riconoscibile.
Attraverso pratiche innovative e il rispetto delle tradizioni locali, Tenimenti Leone ha saputo valorizzare il proprio territorio, creando vini che raccontano storie e legami profondi con la terra. Questa attenzione al contesto è evidente nei suoi vini di punta, Vulc Num, Caliga e Aspis, ognuno dei quali esprime un’anima unica e autentica del progetto.
Vulc Num, Caliga e Aspis: vini che raccontano una storia
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Vulc Num: un vino bianco che rappresenta l’essenza dei suoli vulcanici dei Colli Albani. Composto al 100% da Bellone, offre un profilo minerale e floreale, con note di agrumi, mirtillo bianco e violetta. Il suo nome è un omaggio alla ricchezza del territorio.
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Caliga: un blend di 45% Bellone, 45% Vermentino e 10% Chardonnay, si distingue per la sua complessità. Con sentori agrumati e floreali, evoca frutti come la pesca e la pera, arricchiti da note minerali. Il nome richiama Caligola, l’imperatore romano nato a Lanuvio, sottolineando il legame con la storia locale.
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Aspis: un rosso che combina 87% Syrah, 8% Merlot e 5% Montepulciano. Con un profilo fruttato e speziato, è pensato per la beva quotidiana. Il suo nome allude al serpente sacro legato a Giunone Sospita, creando un ulteriore legame tra il vino e le radici culturali del territorio.
Vincenzo Mercurio, enologo della cantina, esprime chiaramente la filosofia di Tenimenti Leone: “Vogliamo produrre vini che parlino la lingua del territorio. L’Aspis è il nostro rosso che parla in dialetto.” Questa affermazione riflette non solo un impegno verso la qualità, ma anche un forte senso di identità culturale.
Sostenibilità come valore fondamentale
L’attenzione alla sostenibilità è una delle colonne portanti della filosofia produttiva di Tenimenti Leone. La cantina ha implementato varie pratiche ecologiche, tra cui:
- Installazione di impianti fotovoltaici per l’autosufficienza energetica
- Sistemi di irrigazione sotterranea per ottimizzare il consumo idrico
- Adozione di tecniche di agricoltura biologica certificata
Inoltre, la valorizzazione della biodiversità locale è un obiettivo costante, contribuendo a preservare l’ecosistema unico dei Castelli Romani. Questi sforzi sono stati riconosciuti anche a livello nazionale, con Tenimenti Leone che ha ricevuto premi e riconoscimenti per la qualità dei suoi vini e il suo impegno verso pratiche viticole sostenibili.
Enoturismo: un’esperienza immersiva
Oltre alla produzione vinicola, Tenimenti Leone offre esperienze di enoturismo attraverso l’agriturismo “Il Casale degli Ulivi”. Questo spazio accogliente propone camere e appartamenti, oltre a degustazioni di vini all’interno della tenuta. Questa opportunità non solo permette ai visitatori di assaporare i vini della cantina, ma anche di immergersi nella bellezza del paesaggio dei Castelli Romani, favorendo un turismo lento e rispettoso della natura.
“Abbiamo voluto dare voce a un territorio già ricco. Dieci anni dopo, quella voce si sente forte e chiara”, afferma Federico Veronesi, CEO di Tenimenti Leone. Questo sentiment racchiude l’essenza dell’impegno della cantina: una celebrazione della storia, della biodiversità e dell’identità locale, che si riflette in ogni sorso dei suoi vini.
Con questo decennale, Tenimenti Leone non solo festeggia il proprio successo, ma si proietta verso il futuro, continuando a innovare e a valorizzare un territorio che ha tanto da offrire.