Il 13 settembre 2025, Montalcino si prepara ad accogliere un evento di grande rilevanza: il Premio Casato Prime Donne. Quest’anno, l’attenzione si concentra sull’intelligenza artificiale, un campo in rapida evoluzione che sta trasformando molteplici aspetti della nostra vita quotidiana. A ricevere il prestigioso riconoscimento è Darya Majidi, un’illustre esperta di intelligenza artificiale e pioniera nella diffusione delle competenze digitali tra le giovani donne. La sua missione è chiara: ridurre il divario di genere nel settore tecnologico, un obiettivo cruciale in un’epoca in cui l’innovazione e la tecnologia giocano un ruolo centrale nel progresso sociale.
Darya Majidi: un faro per l’empowerment femminile
Darya Majidi non è solo una professionista affermata. È anche attivamente coinvolta in iniziative che promuovono l’empowerment femminile. Dal 2024, ricopre la carica di presidente del Comitato italiano di UN-Women, l’agenzia delle Nazioni Unite dedicata all’uguaglianza di genere e all’emancipazione delle donne. In questo ruolo, Majidi si è posta un obiettivo ambizioso:
- Migliorare la posizione dell’Italia nella classifica Global Gender Gap Report 2025 del World Economic Forum, dove attualmente il paese occupa l’85° posto.
- Promuovere la parità di opportunità nel mondo della tecnologia.
È evidente che l’impatto di Darya Majidi va ben oltre la sua esperienza nel campo dell’intelligenza artificiale; la sua visione è quella di un futuro in cui le donne abbiano pari opportunità.
Riconoscimenti e impatto internazionale
L’importanza di questo riconoscimento è sottolineata dalla scelta della giuria del Premio Casato Prime Donne, composta da figure di spicco come Donatella Cinelli Colombini, Rosy Bindi e Anselma Dell’Olio. Nel comunicato stampa che annuncia la premiazione, si legge che Darya Majidi rappresenta “un nuovo modo di guardare all’intelligenza artificiale come strumento per raggiungere obiettivi sociali e specificamente la crescita delle prospettive femminili”. Questo approccio è condiviso da molti esperti del settore, che vedono nell’intelligenza artificiale non solo una tecnologia innovativa, ma anche un’opportunità per colmare le lacune di genere.
L’impatto di Darya Majidi è stato riconosciuto anche a livello internazionale: nell’ultimo mese, LinkedIn l’ha inclusa tra le 200 voci più influenti nel campo dell’AI a livello mondiale, un traguardo che la distingue come l’unica donna italiana in questo prestigioso elenco. Questo riconoscimento evidenzia non solo le sue competenze tecniche, ma anche il suo ruolo di modello per le giovani donne che aspirano a intraprendere carriere in ambiti tradizionalmente dominati dagli uomini.
La storia del Premio Casato Prime Donne
Il Premio Casato Prime Donne ha una lunga storia, risalente al 1999, quando fu creato dalla giornalista Rai Ilda Bartoloni. Inizialmente concepito come “Premio Barbi Colombini”, ha subito un rinnovamento con l’intento di mettere in luce le eccellenze femminili e promuovere la parità di genere. Attraverso la selezione della “Prima Donna”, il premio celebra personalità che si distinguono per il loro impegno e le loro realizzazioni, offrendo un esempio di determinazione e innovazione. Negli anni, il premio ha contribuito a far conoscere Montalcino come un luogo di celebrazione non solo del vino, ma anche delle donne che stanno cambiando la società.
Oltre a Darya Majidi, il Premio ha premiato figure di spicco nel panorama italiano, come la calciatrice Sara Gama, l’astrofisica Sandra Savaglio e l’astronauta Samantha Cristoforetti. Ogni anno, il premio non solo onora le vincitrici, ma si fa anche portavoce di un messaggio forte e chiaro: le donne possono e devono avere un ruolo centrale nelle decisioni che plasmano il futuro della società.
Nell’ambito della cerimonia di premiazione, saranno riconosciuti anche i migliori contributi giornalistici sul tema del Brunello di Montalcino. Quest’anno, i premi andranno a Lara Loreti, per il suo articolo “Brunello di Montalcino 5 cantine da non perdere”, e a Giorgio Dell’Orefice, per due articoli che analizzano la realtà produttiva e commerciale dei vini di Montalcino. Questi riconoscimenti evidenziano l’importanza del giornalismo nella promozione delle eccellenze locali e nella narrazione delle storie che rendono uniche queste terre.
Il Premio Casato Prime Donne si arricchisce anche di iniziative come l’incubatore di talenti giovanili, messo in atto dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia. Questo programma è stato concepito per stimolare i giovani a diventare protagonisti attivi nelle loro comunità, incoraggiandoli a sviluppare talenti e competenze che possano contribuire a un futuro più inclusivo.
Il Casato Prime Donne, con un organico interamente femminile, rappresenta un esempio di come la parità di genere possa essere raggiunta anche nel settore vinicolo. La cantina, insieme al Brunello Prime Donne, dedicato alle wine lover, e al percorso meditativo nei vigneti, testimonia l’impegno a valorizzare non solo il prodotto vinicolo, ma anche le storie e le esperienze delle donne che operano in questo campo.
