Dal Bello riscopre i tesori vinicoli di Castelcies tra le colline asolane

Dal Bello riscopre i tesori vinicoli di Castelcies tra le colline asolane

Dal Bello riscopre i tesori vinicoli di Castelcies tra le colline asolane

Redazione Vinamundi

9 Ottobre 2025

Le colline asolane, un territorio ricco di storia e bellezze naturali, stanno vivendo una nuova rinascita grazie all’impegno dell’azienda agricola Dal Bello di Fonte (TV). Questo progetto di recupero e valorizzazione ha come obiettivo principale quello di riportare in vita i vigneti di Castelcies, un’area storica che rappresenta un simbolo per la comunità locale. I cinque ettari di vigneto, situati lungo i rilievi di Cavaso del Tomba, non solo contribuiscono a preservare l’identità culturale di questa regione, ma offrono anche una nuova opportunità di sviluppo economico e turistico.

La bellezza paesaggistica e culturale di Castelcies

L’area di Castelcies è nota per la sua bellezza paesaggistica, caratterizzata da dolci colline e panorami mozzafiato, ma anche per il suo patrimonio storico e artistico. La chiesetta romanica di San Martino, che si erge tra i vigneti, è un luogo di culto che attira visitatori non solo per la sua architettura, ma anche per il suo significato culturale. Inoltre, il percorso d’arte che si snoda tra sculture in legno e pietra rappresenta un ulteriore richiamo per gli amanti dell’arte e della natura. Gli affreschi che decorano i muri delle case del borgo raccontano storie antiche e aggiungono un ulteriore strato di fascino a questa località.

Il processo di recupero dei vigneti

Il recupero dei vigneti è stato un processo lungo e impegnativo, che ha richiesto anni di lavoro manuale. L’azienda Dal Bello, fondata da Vittorio Dal Bello e ora guidata dal figlio Antonio, ha dedicato tempo e risorse per rimuovere rovi e sterpaglie, riportando alla luce un’area che era caduta in un silenzio inesorabile.

  1. Celebrazione della comunità: “Oggi celebriamo la comunità e la fiducia che le famiglie del borgo ripongono nella nostra famiglia da 50 anni”, afferma Antonio Dal Bello.
  2. Passione e dedizione: Il lavoro nei vigneti non è solo un compito, ma una vera e propria passione che si tramanda di generazione in generazione.
  3. Sostenibilità: L’azienda Dal Bello ripone nella coltivazione delle viti un approccio sostenibile e rispettoso del territorio.

“Il frutto, l’uva, è per noi una risorsa importante. Premia il lavoro costante, la dedizione delle persone, la cura che mettiamo nel lavoro della vigna, ed è il risultato di cultura, esperienza e sacrificio”, spiega Antonio.

L’importanza della Denominazione di Origine Controllata e Garantita

Uno degli aspetti più significativi di questo progetto è il legame con la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (Docg) Asolo Prosecco Superiore. L’azienda Dal Bello è stata pioniera in questo campo, essendo stata tra i primi a credere nel potenziale di questa denominazione già quindici anni fa. “Siamo convinti che sia importante portare avanti il valore del borgo, quindi del Cru”, aggiunge Antonio, sottolineando l’importanza di investire nel territorio e nella sua tradizione vitivinicola.

Il recupero dei vigneti di Castelcies non è solo un’iniziativa aziendale, ma coinvolge anche la comunità locale, creando opportunità di lavoro e promuovendo il turismo enogastronomico. La valorizzazione di questa area storica si inserisce in un contesto più ampio di sostenibilità e rispetto dell’ambiente, dove il vino diventa il simbolo di un legame profondo con la terra.

Inoltre, il vino prodotto sui colli asolani è sempre più apprezzato a livello nazionale e internazionale. La qualità del Prosecco Superiore, unita alla bellezza del paesaggio, rappresenta un binomio vincente per attrarre turisti e appassionati. La sfida per l’azienda Dal Bello e per l’intera comunità di Cavaso del Tomba è quella di mantenere e accrescere questa reputazione, continuando a investire nella qualità e nella sostenibilità.

Il futuro dei vigneti di Castelcies appare luminoso, grazie all’impegno di chi, come Antonio Dal Bello e la sua famiglia, ha scelto di dedicare la propria vita a questa terra. Con il loro lavoro, non solo riportano alla luce un patrimonio storico ed enologico, ma contribuiscono anche a scrivere un nuovo capitolo nella storia di un territorio ricco di tradizioni e potenzialità. L’auspicio è che questo esempio di recupero e valorizzazione possa ispirare altre iniziative simili, dando vita a una rete di collaborazioni che arricchisca ulteriormente il panorama vitivinicolo italiano.

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