L’arte del viticoltore si intreccia con la storia e la bellezza del paesaggio nei colli asolani, dove l’azienda agricola Dal Bello, situata a Fonte (TV), ha avviato un ambizioso progetto di recupero e valorizzazione dei vigneti di Castelcies. Questo luogo, che si estende per cinque ettari lungo i rilievi di Cavaso del Tomba, rappresenta uno dei simboli storici e culturali di questa affascinante area, famosa non solo per i suoi vini pregiati, ma anche per il suo patrimonio monumentale e naturalistico.
Il processo di recupero dei vigneti
Il processo di recupero di questi vigneti è stata un’impresa che ha richiesto anni di lavoro meticoloso e artigianale. I rovi e le sterpaglie che avevano invaso la zona sono stati rimossi con pazienza, restituendo spazio e vita ai vigneti che un tempo prosperavano in questa terra. La cura del terreno e la dedizione della famiglia Dal Bello hanno permesso di riportare alla luce un’area che era rimasta dimenticata, offrendo una nuova luce a un contesto naturale ricco di storia.
Un patrimonio culturale unico
La collina di Castelcies non è solo un luogo di produzione vinicola, ma è anche custode di un patrimonio culturale unico. Qui si trova l’antica chiesetta romanica di San Martino, un gioiello architettonico che risale al XII secolo e che attira visitatori non solo per la sua bellezza, ma anche per le storie che racconta. Inoltre, il percorso d’arte che attraversa la zona, costellato di sculture in legno e sasso, arricchisce ulteriormente l’esperienza di chi visita questi luoghi. Gli affreschi che adornano i muri delle case del borgo sono testimonianze viventi di un passato ricco di tradizioni e di culture, rendendo Castelcies un vero e proprio scrigno di bellezza.
La filosofia di lavoro di Dal Bello
Antonio Dal Bello, il titolare dell’azienda, esprime con passione il legame che la sua famiglia ha con questa terra. “Oggi celebriamo la comunità, la fiducia che le famiglie del borgo danno alla nostra famiglia da 50 anni, il tempo in cui lavoriamo su queste colline”, afferma con orgoglio. La storia della famiglia Dal Bello è intrecciata con quella di Castelcies, un legame che ha radici profonde e che si è rinsaldato nel corso degli anni. Il progetto di recupero dei vigneti è stato fortemente voluto da Antonio in memoria di suo padre, Vittorio, che aveva un amore speciale per questo luogo.
L’uva, per l’azienda Dal Bello, non è solo un prodotto agricolo, ma un simbolo di resistenza e di impegno. “Il frutto, l’uva, è per noi una risorsa importante, premia il lavoro costante, la dedizione delle persone, la cura che mettiamo nel lavoro della vigna”, continua Antonio. Questo approccio al lavoro riflette una filosofia che abbraccia la sostenibilità e il rispetto per il territorio, elementi essenziali per la produzione di vini di alta qualità.
Il valore del territorio
L’azienda Dal Bello è stata pioniera nella promozione della denominazione Asolo Prosecco Superiore Docg, credendo fermamente nel valore di questo territorio già quindici anni fa. Oggi, Antonio ribadisce l’importanza di continuare a valorizzare il borgo e il suo Cru, sottolineando che ogni bottiglia di vino prodotta è il risultato di una combinazione unica di cultura, esperienza e sacrificio. “Diventa stile di vita. Il viticoltore deve curare il territorio, per custodirlo”, afferma, evidenziando come il lavoro della vigna sia intrinsecamente legato alla tutela dell’ambiente.
Il progetto di recupero dei vigneti di Castelcies rappresenta quindi non solo un ritorno alla tradizione vinicola, ma anche un atto d’amore verso il territorio e le sue radici storiche. Il lavoro svolto da Dal Bello non si limita alla produzione di vino, ma si estende alla creazione di un dialogo tra passato e presente, tra natura e cultura. La riqualificazione di questa area offre anche opportunità di sviluppo turistico, permettendo ai visitatori di immergersi in una realtà autentica e suggestiva, dove il vino diventa il mezzo per raccontare storie antiche e nuove.
In un mondo dove la velocità e l’industrializzazione sembrano prevalere, l’esempio di Dal Bello rappresenta una boccata d’aria fresca. Qui, il tempo sembra essersi fermato, permettendo di riscoprire il valore della pazienza e della cura, qualità indispensabili per la coltivazione della vite e per la creazione di vini che parlano della terra da cui provengono. Le colline asolane, con la loro bellezza mozzafiato, continuano a ispirare e a raccontare storie di passione, storia e tradizione attraverso ogni sorso di vino prodotto.