Il mercato del vino italiano sta attraversando un periodo di crisi, con un significativo calo dell’export verso gli Stati Uniti. Secondo l’Osservatorio di Unione Italiana Vini (UIV), tra luglio e agosto 2025, si è registrato un crollo del 28% in valore, nonostante gli sforzi dei produttori per mitigare l’impatto dei dazi attraverso sconti. Questa flessione segna un’inversione rispetto al trend positivo dei primi mesi dell’anno, dove l’export aveva mostrato un incremento del 12,5%. I dati per i primi otto mesi del 2025 indicano una contrazione complessiva del 3%, con i mesi di luglio e agosto che hanno visto cali rispettivamente del 26% e del 30%.
impatto dei dazi e svalutazione del dollaro
Lamberto Frescobaldi, presidente di UIV, ha messo in evidenza l’importanza di affrontare questa crisi con una visione strategica. “I dazi e la debolezza del dollaro hanno inciso in modo evidente sull’andamento del mercato”, ha affermato. Frescobaldi ha sottolineato che le aziende devono investire in efficienza e promozione per affrontare un mercato statunitense in fase di stabilizzazione. È fondamentale che le istituzioni, in particolare ICE Agenzia, intervengano per sostenere il settore.
proiezioni negative per il futuro
Le previsioni per settembre 2025 non sono incoraggianti; UIV prevede ulteriori contrazioni a doppia cifra nell’export vinicolo italiano verso gli Stati Uniti. Inoltre, l’analisi dei dati doganali mostra che il vino italiano sta affrontando difficoltà anche in altri mercati chiave, con cali in paesi come:
- Cina: -27%
- Russia: -26%
- Giappone: -5%
- Regno Unito: -2,5%
Tuttavia, il Canada emerge come un mercato solido, con una crescita del 10,5%.
strategie per il rilancio del settore
Le sfide del settore non si limitano agli effetti dei dazi. Il contesto geopolitico e le tensioni commerciali globali complicano ulteriormente la situazione. Le aziende vinicole devono diversificare i mercati di sbocco e investire in strategie di promozione mirata. L’innovazione e la sostenibilità diventano elementi chiave per il successo futuro.
Il messaggio di UIV è chiaro: per garantire un futuro prospero all’export vinicolo italiano, è essenziale adottare un modello di internazionalizzazione più competitivo e sostenibile. L’industria deve promuovere nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato, aumentando gli sforzi per valorizzare i prodotti italiani all’estero.
In questo contesto, la resilienza e la capacità di adattamento delle aziende vinicole saranno messe alla prova. Con creatività e spirito imprenditoriale, esse possono trasformare le attuali difficoltà in opportunità per rafforzare la presenza del vino italiano nel mondo. L’export non è solo un obiettivo economico, ma un modo per raccontare la storia, la cultura e la tradizione italiana attraverso ogni bottiglia.