
Cristina Nonino e l'arte alchemica della distillazione artisanale
Cristina Nonino è una figura emblematicamente legata alla tradizione della distillazione italiana, rappresentando una delle anime della storica azienda Nonino Distillatori, che sta per celebrare il suo 130° anniversario nel 2027. Fondata nel 1897, la famiglia Nonino ha saputo trasformare un prodotto considerato “povero” in un simbolo di eccellenza del Made in Italy, lanciando la grappa nell’Olimpo delle bevande di alta qualità. Durante un incontro a TuttoFood a Milano, abbiamo avuto l’opportunità di discutere con Cristina, che si definisce “la distillatrice di casa”, e di esplorare le tre “rivoluzioni” che hanno segnato la storia dell’azienda.
Cristina ha raccontato il suo viaggio nell’arte della distillazione con grande passione. “Ho ricevuto un’educazione rigorosa da mio padre, un maestro della distillazione. Ci sono voluti anni di esperienza e studio per arrivare dove siamo oggi. La nostra è un’arte artigianale, eseguita a vapore, in sintonia con la natura e i suoi ritmi.” Questo approccio non è solo una scelta estetica, ma una necessità per ottenere una grappa di alta qualità. “Distilliamo solo durante la vendemmia, utilizzando vinacce freschissime per garantire la massima qualità”, ha spiegato Cristina.
Le innovazioni che hanno cambiato la grappa
La prima grande innovazione che ha segnato la storia della Nonino è stata la creazione della Grappa Monovitigno® nel 1973. Questo prodotto ha rivoluzionato il modo di concepire la grappa, introducendo il concetto di grappa da un singolo vitigno. “Mio padre e mia madre hanno aperto la strada a un nuovo modo di produrre grappa, puntando sulle materie prime di altissima qualità. Hanno sempre detto che per ottenere l’eccellenza non bisogna mai scendere a compromessi”, ha sottolineato Cristina.
Dopo la Grappa Monovitigno®, la Nonino ha introdotto un’altra innovazione fondamentale: l’Acquavite d’Uva. Cristina ha raccontato come, dopo un viaggio in Alsazia e nella Foresta Nera, i suoi genitori, ispirati dalle distillerie francesi e tedesche, abbiano deciso di esplorare un nuovo orizzonte: distillare l’uva non solo nella sua parte solida, ma anche nella sua parte liquida. “Nessuno aveva mai pensato di distillare l’uva in modo completo, utilizzando buccia, polpa e succo. È stata una vera sfida legale, dal momento che la legislazione dell’epoca lo impediva”, ha spiegato. Nonostante le difficoltà, i suoi genitori sono riusciti a ottenere il permesso, aprendo così un nuovo mercato per la distillazione italiana.
La grappa come ingrediente per cocktail
La terza rivoluzione che Cristina ha portato avanti è stata la promozione della grappa in miscelazione. “In Italia, la grappa era tradizionalmente considerata un digestivo, ma noi abbiamo sempre creduto nelle sue potenzialità come ingrediente per cocktail di alta qualità”, ha affermato. Grazie a questo approccio innovativo, la grappa ha iniziato a guadagnare popolarità anche nei cocktail serviti nei migliori ristoranti e bar del mondo. “Abbiamo collaborato con bartender di fama internazionale, creando cocktail tailor-made che esaltano le caratteristiche uniche della nostra grappa”, ha aggiunto Cristina.
Un legame generazionale e l’ospitalità
La Nonino ha anche puntato a unire le generazioni attraverso l’arte della miscelazione. “Il momento dell’aperitivo è un’occasione meravigliosa per riunire giovani e meno giovani. È un momento di condivisione, di gioia e di convivialità”, ha sottolineato Cristina, evidenziando come l’aperitivo Nonino Botanical Drink sia stato premiato come miglior aperitivo dell’anno. Questo drink, 100% vegetale, rappresenta non solo un prodotto di alta qualità, ma anche un simbolo di un nuovo modo di vivere la socialità.
L’ospitalità è un altro valore fondamentale per la famiglia Nonino. La distilleria è stata concepita come un luogo di accoglienza, dove ogni visitatore può sentirsi parte della famiglia. “Abbiamo creato un borgo arredato come fosse casa nostra, perché in Friuli l’ospite è sacro. Ogni visita deve essere un’esperienza indimenticabile”, ha affermato Cristina. Questo approccio ha reso la distilleria Nonino un punto di riferimento per chi ama scoprire le tradizioni locali e degustare prodotti di alta qualità.
Oggi, la Nonino è guidata da una generazione di donne forti e determinate. Cristina è la quinta generazione della famiglia e ha due sorelle che collaborano attivamente nell’azienda. “La nostra famiglia è un esempio di come le donne possano guidare e innovare in un settore tradizionalmente maschile”, ha detto con orgoglio. E non si ferma qui: la nuova generazione, composta da otto nipoti, dimostra che la tradizione della distillazione continuerà a vivere anche in futuro.
Ogni membro della famiglia ha un alambicco dedicato, simbolo dell’impegno e della passione che caratterizzano la produzione della grappa. “In ogni goccia di grappa si può percepire il lavoro e la dedizione che ci mettiamo. È un’arte che richiede impegno, ma che ripaga sempre con soddisfazione”, ha concluso Cristina, esprimendo il desiderio di continuare a perseguire l’eccellenza e a far brillare il nome della Nonino nel mondo.