L’export agroalimentare italiano sta vivendo un periodo di straordinaria crescita, superando i 21 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2024. Questo incremento del 7,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente evidenzia la solidità e la competitività del settore sui mercati internazionali. Secondo il Monitor dei distretti agroalimentari italiani, realizzato da Intesa Sanpaolo, i distretti rappresentano il 42,5% dell’export agroalimentare nazionale, confermando una tendenza positiva.
Il vino si conferma il vero protagonista di questo successo, con un aumento delle esportazioni del 4,4%, raggiungendo un valore vicino ai 5 miliardi di euro. Questo risultato è frutto di una crescita significativa nel terzo trimestre, dove il comparto ha registrato un’accelerazione del 7,7%. Tra i distretti vitivinicoli più performanti, spiccano:
I mercati chiave per il vino includono la Germania, con un aumento del 10,8%, seguita da Stati Uniti (+7,6%), Svizzera (+40%) e Belgio (+52%).
Non solo il vino, anche il settore dell’olio ha mostrato performance straordinarie, con un incremento del 52,4% e un export che ha superato i 522 milioni di euro. In particolare, l’olio toscano ha registrato un aumento notevole del 56%, mentre quello umbro ha fatto segnare un +33%. Questi dati evidenziano l’ottima qualità e la crescente richiesta di prodotti italiani all’estero.
Altri settori in crescita includono:
I principali mercati di destinazione dei prodotti agroalimentari italiani continuano a mostrare segnali positivi. La Germania si conferma il principale partner commerciale, con un incremento del 6,9%. Gli Stati Uniti hanno visto una crescita del 17%, grazie alla forte domanda di vino e prodotti da forno. Anche la Francia ha avuto un incremento del 5,4% nelle esportazioni, mentre la Cina ha registrato un aumento del 7%, con un’accelerazione nel terzo trimestre (+15,6%).
Le economie emergenti, rappresentando il 20% dell’export agroalimentare, hanno mostrato una crescita a un ritmo dell’8,7%, con risultati significativi in Polonia (+11,9%), Romania (+14,5%) e Brasile (+14,4%).
Massimiliano Cattozzi, responsabile della direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato l’importanza della filiera agroalimentare italiana, riconosciuta a livello internazionale. Con strumenti finanziari innovativi e consulenza specializzata, oltre 7.000 aziende agroalimentari hanno potuto accedere ai fondi del PNRR, rafforzando ulteriormente la competitività del settore. Questo supporto è cruciale per affrontare le sfide del mercato globale e per continuare a crescere in un contesto economico in continua evoluzione.
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