Crescita del 5% nei scambi mondiali di vino: un anno promettente per il settore

Crescita del 5% nei scambi mondiali di vino: un anno promettente per il settore

Crescita del 5% nei scambi mondiali di vino: un anno promettente per il settore

Redazione Vinamundi

25 Agosto 2025

Nel primo semestre del 2013, il commercio mondiale di vino ha mostrato segni di robusta crescita, con un incremento previsto del 5%, per un valore totale stimato di 35 miliardi di dollari. Questi dati, emersi da un’analisi pubblicata dal Corriere Vinicolo, evidenziano come tutti e tre i principali segmenti di mercato – vino sfuso, vino confezionato e spumanti – siano attesi in espansione.

Vino sfuso e confezionato in crescita

Il vino sfuso si conferma il segmento trainante del mercato, con un aumento previsto del 10%. Questo risultato è in gran parte attribuibile all’impennata dei prezzi dei vini della vendemmia 2012, il cui effetto rimarrà attenuato dalla stabilità del raccolto del 2013, che si prevede regolare in molte regioni vinicole del mondo. Anche i vini confezionati si mostreranno in crescita, con una stima di 24,9 miliardi di dollari, rappresentando un aumento del 5% rispetto all’anno precedente. Gli spumanti, infine, dovrebbero registrare un incremento più moderato, con un saldo finale che oscillerà attorno al 3-4%, raggiungendo un valore di 5,8 miliardi di dollari.

Ottimismo nel settore vinicolo

Domenico Zonin, presidente di Unione Italiana Vini, si è dichiarato soddisfatto della situazione attuale del settore, nonostante le difficoltà economiche a livello globale. Zonin ha sottolineato che il comparto vinicolo ha beneficiato della diminuzione dell’offerta avvenuta negli ultimi anni, causata da una combinazione di fattori, tra cui estirpazioni con premio in Europa e annate di raccolto scarse dovute a condizioni meteorologiche avverse. Questa scarsità ha reso il vino più prezioso, fungendo da scudo contro gli effetti della crisi mondiale. Con l’arrivo di segnali di ripresa economica in Europa e un raccolto abbondante in molte aree, Zonin ha espresso ottimismo riguardo a un possibile nuovo equilibrio nel mercato.

Andamenti del mercato e sfide

Analizzando gli andamenti del mercato prima e durante la crisi, emerge che la spumantistica è stata la categoria che ha faticato maggiormente a recuperare terreno. Ci sono voluti cinque anni per tornare ai livelli del 2008, mentre i vini sfusi e confezionati hanno mostrato un recupero più rapido, riprendendo slancio già dal 2010. La difficoltà della spumantistica è stata in gran parte legata alla lenta ripresa del Champagne, il quale continua a influenzare l’andamento generale del settore. Zonin ha commentato che, sebbene il Champagne stia recuperando, il Prosecco ha avuto un ruolo fondamentale nel sostenere il mercato delle bollicine, dimostrando la propria dinamicità.

Prospettive per il mercato italiano

Un aspetto interessante riguarda il mercato del vino italiano, che grazie alla popolarità del Prosecco, è destinato a guadagnare ulteriori quote di mercato a livello globale. Secondo le proiezioni del Corriere Vinicolo, se l’Italia manterrà il ritmo di crescita registrato nel primo semestre, si prevede che le esportazioni raggiungeranno 900 milioni di dollari entro la fine dell’anno, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. Questo porterebbe l’Italia a detenere il 16% del mercato globale, guadagnando due punti percentuali, mentre la Francia, con una crescita più modesta del 2%, vedrebbe il proprio peso ridursi al 55%.

In conclusione, il settore del vino sta attraversando una fase di rinnovamento e crescita, con opportunità significative per i produttori in tutto il mondo. L’andamento del settore riflette non solo le dinamiche economiche globali, ma anche le preferenze dei consumatori, che continuano a evolversi, creando nuove sfide e occasioni per gli attori del mercato.

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