
Confeuro chiede al governo un piano per infrastrutture e fiere nel Sud
Il settore agroalimentare italiano sta vivendo un momento di grande fermento grazie a eventi fieristici di rilevanza nazionale come MacFrut a Rimini e TuttoFood a Milano. Queste manifestazioni, come sottolineato da Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo, non solo evidenziano la vitalità del comparto, ma rivelano anche un preoccupante divario territoriale che caratterizza il panorama agroalimentare nazionale.
Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, ha affermato che “questi eventi confermano il grande potenziale del nostro sistema agroalimentare, ma è evidente come la valorizzazione fieristica sia sempre più concentrata nel Nord Italia, a discapito delle regioni meridionali”. Questo squilibrio mette in luce l’urgenza di un intervento mirato per garantire che le eccellenze del Sud Italia possano ottenere la visibilità e il supporto necessari per prosperare.
Le eccellenze agroalimentari del Sud Italia
Il Sud Italia è noto per la sua ricchezza di prodotti agricoli di alta qualità, tra cui:
- Pomodori di Pachino
- Limoni di Sorrento
- Vino Aglianico del Vulture
- Mozzarella di bufala
Queste tradizioni contadine, radicate nella cultura locale, rappresentano un patrimonio inestimabile che merita di essere valorizzato attraverso una promozione adeguata. Tuttavia, secondo Confeuro, questo non sta avvenendo in modo sufficiente. L’assenza di una vetrina fieristica dedicata rende difficile per i produttori del Sud emergere e competere efficacemente sui mercati nazionali e internazionali.
L’appello di Confeuro al governo
Per affrontare questa situazione, Confeuro ha lanciato un appello al Governo per l’implementazione di un piano strutturato di rilancio del sistema fieristico meridionale. Questo piano dovrebbe prevedere misure concrete come:
- Attrazione di buyer e operatori internazionali
- Sostegno alle piccole e medie imprese agricole locali
- Consolidamento del legame tra agricoltura e comunità locali
“Le piccole e medie imprese sono il cuore pulsante dell’economia agricola del Sud”, ha sottolineato Tiso, “e meritano un supporto adeguato per poter valorizzare le loro produzioni e competere in un mercato sempre più globale”.
Investimenti infrastrutturali necessari
In aggiunta, Confeuro ha evidenziato la necessità di investimenti urgenti in infrastrutture al Sud, in particolare nel settore idrico e logistico. Le reti idriche, in molte aree del Mezzogiorno, sono obsolete e non garantiscono un approvvigionamento adeguato per le coltivazioni. Un sistema logistico integrato e competitivo è fondamentale per facilitare il trasporto e la distribuzione dei prodotti agricoli, mentre reti ferroviarie e digitali moderne possono rappresentare un valore aggiunto per l’intero comparto.
“Non possiamo più accettare un’Italia a due velocità”, ha affermato Tiso. “Serve una nuova visione strategica per l’agricoltura, dove ogni territorio abbia le stesse opportunità di crescita e visibilità”. Questo richiamo all’unità non è solo una questione di giustizia sociale, ma rappresenta anche una strategia economica essenziale per il futuro del Paese.
Il rilancio del Sud non deve essere visto come un atto di carità, ma come un investimento proficuo per l’intera economia italiana. Valorizzare il potenziale agricolo del Mezzogiorno significa non solo rafforzare le comunità locali, ma anche contribuire a un sistema agroalimentare nazionale più competitivo. L’Italia, con la sua ricca biodiversità e le sue tradizioni culinarie, ha il potenziale per diventare un leader nel settore agroalimentare globale, a patto che si colmino le lacune infrastrutturali e si investa nella promozione delle eccellenze locali.
In questo contesto, eventi come MacFrut e TuttoFood possono svolgere un ruolo cruciale nel mettere in contatto produttori e consumatori. Tuttavia, è fondamentale che il Sud non resti indietro. La valorizzazione delle produzioni meridionali deve avvenire attraverso una strategia concertata che coinvolga tutte le parti interessate, dai produttori agricoli alle istituzioni. La creazione di fiere e manifestazioni dedicate nel Sud potrebbe essere una soluzione efficace per dare visibilità alle eccellenze locali e attrarre investimenti.
In definitiva, il messaggio di Confeuro è chiaro: la promozione del Made in Italy agroalimentare non può prescindere da una politica di riequilibrio territoriale. Investire nel Sud significa costruire un’Italia più forte e solidale, capace di affrontare le sfide globali e di garantirsi un posto di rilievo nei mercati internazionali. La strada da percorrere è lunga, ma con una visione chiara e un impegno collettivo, è possibile trasformare il potenziale del Mezzogiorno in un reale sviluppo economico.