Rilanciare il vino italiano richiede una strategia di lungo periodo basata su promozione, innovazione e consumo consapevole, senza dimenticare il ruolo centrale del settore nella futura Pac post 2027. È questo il messaggio emerso dal convegno “Competitività e futuro del vino italiano”, organizzato da Confcooperative Fedagripesca al Masaf, che rappresenta 264 cantine e consorzi per un valore aggregato superiore a cinque miliardi di euro e circa il 40% della produzione nazionale.
Situazione attuale e scenari internazionali
Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione Internazionale Vigna e Vino, la produzione mondiale di vino nel 2025 si attesterà a 232 milioni di ettolitri, segnando un leggero recupero rispetto al 2024, ma rimanendo al di sotto della media quinquennale. I consumi globali restano in calo nei mercati più maturi, in particolare per i vini rossi, mentre registrano crescita i bianchi, i rosé e gli sparkling.
Strategie per la competitività del vino italiano
Per Luca Rigotti, presidente del Settore Vitivinicolo di Confcooperative, il futuro del vino italiano dipenderà dalla capacità di costruire politiche mirate, evitando di reagire solo a emergenze. “Nella proposta di riforma della Pac il settore sembra subire un cambio di paradigma significativo, lasciando alle singole amministrazioni nazionali la decisione se e come attivare gli interventi”, ha spiegato.
Promozione come leva principale
Rigotti ha sottolineato come la promozione resti la chiave per rafforzare la competitività delle imprese cooperative. Tra le misure più importanti, l’innalzamento dal 50% all’80% del finanziamento dei programmi di promozione e la rimozione del limite temporale per le campagne in specifici Paesi.
Innovazione del vino e sostenibilità al centro
Un altro elemento strategico indicato da Rigotti è l’innovazione. “È tempo di investire in ricerca, sperimentazione e nuove tipologie di prodotto, dai vini dealcolati a quelli a bassa gradazione alcolica naturale, valorizzando qualità e sostenibilità. Solo così si rafforza la reputazione del vino italiano e si garantisce un futuro alle nostre cantine”, ha aggiunto, evidenziando la necessità di costruire una filiera moderna e competitiva.
Potrebbe interessarti anche questo articolo: Sei vini italiani premiati ai Golden Vines tra le eccellenze del collezionismo mondiale
