
Confagricoltura Toscana lancia un appello per i rimborsi 2023 contro la peronospora
La peronospora ha avuto un impatto devastante sul settore agricolo toscano nel 2023, lasciando oltre 300 aziende agricole associate a Confagricoltura Toscana in attesa di rimborsi per i danni subiti. Questa situazione mette in evidenza non solo le difficoltà di gestione, ma anche una carenza di comunicazione tra le istituzioni e il mondo produttivo, creando una distanza sempre più difficile da colmare.
Gianluca Cavicchioli, direttore di Confagricoltura Toscana, esprime la sua frustrazione: “Emergenza peronospora 2023, chi era costei? Scomparsa dai radar. Evaporata nel sistema informatico”. Queste parole riflettono la preoccupazione di molte aziende che, dopo aver subito ingenti perdite, non hanno ricevuto notizie sui rimborsi. Questo silenzio non è solo una mancanza di risposte, ma rappresenta anche un profondo sentimento di abbandono da parte delle istituzioni.
l’importanza della trasparenza
Il problema va oltre i fondi non erogati e si estende a un senso di disillusione nel settore agricolo. Cavicchioli afferma: “Non servono più promesse, servono risposte e trasparenza”. La frustrazione delle aziende è legata a diversi fattori:
- Danni economici diretti.
- Mancanza di strategie chiare per affrontare emergenze come la peronospora.
- Scollamento tra chi lavora nei campi e l’apparato burocratico.
Questa disconnessione crea un clima di sfiducia, con conseguenze devastanti per il comparto agricolo.
il ruolo delle istituzioni
In Toscana, l’agricoltura è un settore economico rilevante e un patrimonio culturale e sociale. Le aziende agricole non sono solo produttori, ma custodi di tradizioni. La peronospora ha colpito duramente produzioni storiche come vino e olio, fondamentali per l’economia locale. La perdita di raccolti e l’incertezza sui rimborsi hanno un impatto diretto su:
- Occupazione.
- Mantenimento delle aziende.
- Comunità locali.
Un intervento tempestivo e coordinato delle istituzioni è cruciale per risolvere i problemi immediati e ripristinare la fiducia nel sistema. Cavicchioli lancia un appello per una comunicazione trasparente e umana, sottolineando che anche piccole informazioni possono restituire fiducia alle aziende.
costruire un dialogo continuo
La richiesta di maggiore attenzione non riguarda solo i risarcimenti, ma anche la costruzione di un dialogo continuo tra le istituzioni e il mondo agricolo. È fondamentale che le aziende si sentano ascoltate e supportate, specialmente in momenti di crisi. Creare canali di comunicazione efficaci potrebbe fare la differenza nella gestione delle emergenze.
Inoltre, è essenziale investire in formazione e informazione sulle pratiche di prevenzione e gestione delle malattie delle piante. Collaborazioni tra università, centri di ricerca e aziende agricole possono portare a soluzioni innovative per affrontare le sfide del settore.
La situazione attuale rappresenta un’opportunità per ripensare il rapporto tra agricoltura e istituzioni, promuovendo una visione condivisa che metta al centro il benessere delle aziende e della comunità agricola. La Toscana ha una lunga tradizione agricola e culturale, e preservare questo patrimonio richiede un impegno collettivo, che vada oltre le emergenze e punti a costruire un futuro sostenibile per il comparto.