Conegliano Valdobbiadene DOCG: cosa ci ha rivelato la vendemmia 2025

Conegliano Valdobbiadene DOCG: cosa ci ha rivelato la vendemmia 2025

Conegliano Valdobbiadene DOCG: cosa ci ha rivelato la vendemmia 2025

Redazione Vinamundi

7 Ottobre 2025

La vendemmia 2025 per la Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG si è rivelata un successo, con una raccolta definita “eccellente” che ha riportato la produzione ai livelli pre-2022. Questa annata ha rappresentato una vera e propria sfida per i viticoltori, che hanno dovuto dimostrare la loro capacità di adattamento e flessibilità di fronte a condizioni climatiche variabili.

L’andamento climatico è stato non lineare, ma fortunatamente lontano dagli estremi che hanno colpito altre regioni vitivinicole negli ultimi anni. Le decisioni tempestive e l’esperienza dei produttori si sono rivelate fondamentali, consentendo di gestire il vigneto in modo accurato e premiando gli sforzi con una qualità delle uve decisamente interessante. Questa qualità ha mantenuto la varietà espressiva delle Rive, le colline terrazzate che caratterizzano il paesaggio di Conegliano e Valdobbiadene.

Un avvio promettente

La stagione è iniziata con ottimi presupposti: da aprile a fine maggio, il lavoro nei vigneti è proseguito regolarmente, sebbene con precipitazioni leggermente superiori alla media storica. Giugno ha portato un clima caldo e asciutto, senza alcun segno di stress idrico o termico per le viti. Queste condizioni hanno favorito un buon sviluppo vegetativo, preparando il terreno per una vendemmia potenzialmente fruttuosa.

La fase di invaiatura, il momento in cui gli acini iniziano a cambiare colore e a maturare, ha preso avvio alla fine di luglio. Le temperature più fresche hanno contribuito in modo determinante alla sintesi degli aromi, in particolare dei terpeni, essenziali per il profilo aromatico dei vini. Tuttavia, un’ondata di calore a Ferragosto, seguita da piogge significative il 21 agosto, ha influenzato la maturazione, portando a un rallentamento del processo.

I viticoltori hanno affrontato queste sfide con prontezza, spesso decidendo di raccogliere uve con un grado zuccherino potenziale inferiore per mantenere l’equilibrio e l’integrità delle uve. Questo approccio riflette la crescente consapevolezza dei produttori riguardo all’importanza di preservare freschezza e acidità, elementi chiave per la qualità del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.

La raccolta: un momento cruciale

Diego Tomasi, Direttore del Consorzio di Tutela, ha commentato: “La vendemmia 2025 è stata un ulteriore banco di prova per i nostri viticoltori. In vigneto si sono dovute mettere in gioco l’esperienza, la conoscenza e la sensibilità per scegliere il momento corretto della vendemmia.” Le parole di Tomasi evidenziano l’importanza della competenza e dell’abilità nel settore vitivinicolo.

“Quando le annate riservano sorprese climatiche di questo genere, e ormai questa è la realtà, la competenza del viticoltore fa la differenza. Ad oggi siamo soddisfatti di aver portato in cantina partite di uve molto buone e in pochi casi nella norma, a testimonianza della complessità di questa stagione e della prontezza dei viticoltori nell’affrontare l’imprevisto climatico”, ha aggiunto, sottolineando l’adattabilità di un settore che ha dovuto fare i conti con una varietà di sfide nel corso degli anni.

La varietà glera: tradizione e innovazione

La varietà Glera, che rappresenta il cuore della denominazione Conegliano Valdobbiadene, ha mostrato anche quest’anno un inferiore tenore zuccherino. Questa caratteristica si tradurrà in vini con livelli alcolici contenuti, in linea con la tradizione e i trend di consumo più recenti, sempre più orientati verso prodotti freschi ed eleganti. La freschezza e l’eleganza del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG sono elementi distintivi che continuano a conquistare i palati di appassionati e consumatori.

In un contesto globale in cui la sostenibilità diventa sempre più centrale, i viticoltori della regione stanno adottando pratiche agricole più sostenibili, contribuendo a un approccio più responsabile verso l’ambiente. La conversione a metodi di coltivazione biologica e il rispetto della biodiversità sono solo alcune delle iniziative intraprese per garantire un futuro sostenibile per il Conegliano Valdobbiadene DOCG.

Aspetti economici e prospettive future

Dal punto di vista economico, la ripresa della produzione è un segnale positivo per il mercato del vino. Dopo le difficoltà degli anni precedenti, la vendemmia 2025 rappresenta una nuova opportunità per i produttori, che possono ora sperare in una maggiore stabilità economica e in una ripresa della domanda. La rinnovata attenzione verso il Conegliano Valdobbiadene DOCG, sia a livello nazionale che internazionale, è un indicatore della crescente apprezzamento per questa denominazione.

Ciononostante, la strada da percorrere è ancora lunga. Le sfide climatiche, i cambiamenti nelle abitudini di consumo e l’innovazione tecnologica sono temi che i viticoltori dovranno affrontare nei prossimi anni. La capacità di adattarsi e innovare rappresenta la vera chiave del successo per il Conegliano Valdobbiadene DOCG, una denominazione che continua a scrivere la sua storia, anno dopo anno, vendemmia dopo vendemmia.

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