Cia lancia progetti innovativi per educare i giovani al consumo consapevole

Cia lancia progetti innovativi per educare i giovani al consumo consapevole

Cia lancia progetti innovativi per educare i giovani al consumo consapevole

Redazione Vinamundi

15 Ottobre 2025

In un contesto in continua evoluzione, il settore vitivinicolo italiano si trova a dover affrontare sfide significative, ma Cristiano Fini, presidente della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA), si mostra fiducioso riguardo al futuro. Durante un’intervista esclusiva per il Libro Bianco del Vino, pubblicato nell’ultimo numero di “I Grandi Vini”, Fini ha evidenziato l’importanza di adattarsi ai gusti della Generazione Z, un gruppo di giovani consumatori che rappresenta una nuova frontiera per il mercato del vino.

l’importanza della generazione z

La Generazione Z, composta da individui nati tra la metà degli anni ’90 e il 2010, ha gusti e preferenze che si discostano notevolmente dalle generazioni precedenti. Fini sottolinea che il settore del vino deve affrontare la sfida di comprendere e soddisfare queste nuove esigenze. Non si tratta solo di vendere vino, ma di creare esperienze e valori. I giovani di oggi sono sempre più attenti a temi come la sostenibilità, l’origine dei prodotti e l’impatto sociale delle loro scelte.

Per affrontare questa sfida, la CIA sta implementando iniziative educative mirate, con l’obiettivo di formare i giovani consumatori affinché possano approcciarsi al vino in modo consapevole e informato. Le campagne di comunicazione devono essere moderne e inclusive, capaci di attrarre anche chi non ha familiarità con il mondo enologico.

strategie di mercato e opportunità

In un’epoca di globalizzazione, Fini evidenzia l’importanza di diversificare i mercati. Non basta più concentrarsi sui mercati tradizionali; è fondamentale esplorare nuove opportunità, specialmente in paesi come la Cina e l’India, dove la cultura del vino sta iniziando a radicarsi. Ecco alcune delle strategie suggerite:

  1. Esplorazione di nuovi mercati: Investire in paesi emergenti per espandere la clientela.
  2. Sfruttare le vendite online: Approfittare delle piattaforme digitali per raggiungere i giovani consumatori.
  3. Promuovere l’enoturismo: Ospitare turisti per far scoprire il vino italiano e incentivare gli ordini al ritorno a casa.

Inoltre, Fini sottolinea l’importanza di non trascurare i canali di distribuzione. La Grande Distribuzione Organizzata (GDO) rimane un pilastro fondamentale, ma le vendite online stanno guadagnando terreno, offrendo nuove opportunità.

comunicazione e percezione del vino

Un altro tema centrale è rappresentato dalle politiche doganali. Fini critica le tariffe imposte dall’amministrazione Trump, che rappresentano una barriera per l’export del vino italiano negli Stati Uniti, un mercato cruciale. Per migliorare la percezione del vino italiano a livello globale, è necessario un approccio comunicativo che contrasti le voci negative sul consumo di vino, spesso senza considerare la moderazione.

La CIA si impegna a utilizzare un linguaggio più accessibile e meno tecnico, presentando il vino come un prodotto “ready to drink”, facilmente comprensibile anche da chi non ha una formazione specifica. Questo cambiamento di approccio è fondamentale affinché il vino continui a conquistare i cuori e i palati delle nuove generazioni.

In sintesi, l’approccio della CIA, sotto la guida di Cristiano Fini, mira a preservare e valorizzare il patrimonio enologico italiano, costruendo un ponte verso le giovani generazioni. Attraverso iniziative educative mirate e strategie di comunicazione innovative, il vino italiano ha l’opportunità di rimanere rilevante e competitivo nel panorama globale.

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