
Champagne 2013: come si presenta la vendemmia a fine agosto
La vendemmia 2013 in Champagne si presenta come un anno caratterizzato da sfide e opportunità. Alla fine di agosto, la Maison Jacquart di Reims ha fornito un aggiornamento dettagliato sulla situazione viticola della regione, evidenziando le difficoltà affrontate, in particolare a causa di un inverno e una primavera freddi e piovosi. Questo ha causato un ritardo nella crescita delle viti di circa quindici giorni rispetto alla media decennale, influenzando la maturazione fino a giugno.
Nonostante le difficoltà iniziali, la fioritura all’inizio dell’estate ha beneficiato di condizioni meteorologiche favorevoli, portando a un miglioramento significativo della qualità delle uve. Il stato sanitario dei vigneti è molto soddisfacente, e sebbene alcune parcelle abbiano subito danni da grandine, il caldo sole di luglio e agosto ha contribuito a rendere i grappoli eccellenti. Questo è un segnale positivo per la vendemmia imminente.
tempistiche della vendemmia
Nonostante il ritardo accumulato in primavera, si prevede che i primi interventi di raccolta inizieranno verso la fine di settembre nelle aree dell’Aube e nel sud della Champagne. Le regioni della Marna, Cȏte des Blancs e Aisne dovrebbero vedere i primi raccolti all’inizio di ottobre. Queste tempistiche sono più in linea con quelle del passato e riflettono un interessante fenomeno: nell’ultimo ventennio, le date di fioritura e vendemmia si sono sistematicamente anticipate, un cambiamento emblematico del cambiamento climatico in corso.
rese agronomiche e qualità
Un aspetto positivo di questa vendemmia è che, nonostante il ritardo, le rese agronomiche non hanno subito una diminuzione. Al contrario, la maturazione media delle uve al momento della vendemmia ha guadagnato uno 0,8% in più di alcol. Questo miglioramento è attribuibile a:
- Giorni più lunghi e caldi.
- Aumento dei livelli di CO2 nell’atmosfera.
- Maggiore efficienza della fotosintesi, particolarmente vantaggiosa per il Pinot Noir.
La resa della vendemmia 2013 è stata fissata a 10.500 chili per ettaro, un calo del 4,5% rispetto al 2012. Jean-Marie Barillère, presidente del Comité Interprofessionnel des Vins de Champagne (CIVC), ha descritto questa raccolta come una “scommessa” per le annate future, sottolineando l’importanza di mantenere una tenuta dei mercati francese ed europeo, compensata da un forte sviluppo delle esportazioni verso paesi extraeuropei.
mercati e opportunità
Il primo semestre del 2013 ha mostrato un calo generale del 2,9% nelle spedizioni di Champagne, con vendite in calo del 5,3% in Francia e del 6% in Europa. Tuttavia, i mercati extra UE hanno mostrato resilienza, registrando un incremento del 7% rispetto al primo semestre del 2012. Pascal Férat, presidente del Syndicat Général des Vignerons (SGV), ha evidenziato l’importanza di questi nuovi mercati come “polmoni di crescita essenziali” per il settore dello Champagne.
Inoltre, la vendemmia 2013 rappresenta un’opportunità per i vigneron di ricostituire la loro riserva qualitativa personale, fondamentale dopo una vendemmia del 2012 che non aveva soddisfatto le aspettative. Questo invita a riflettere sull’importanza della qualità rispetto alla quantità, un principio sempre più cruciale nel panorama vinicolo contemporaneo.
In conclusione, la vendemmia 2013 in Champagne si presenta come un anno di sfide ma anche di speranze. I produttori attendono con ansia la raccolta, sperando che le condizioni favorevoli degli ultimi mesi possano tradursi in un vino di alta qualità, in grado di soddisfare le crescenti aspettative dei consumatori, sia in Francia che all’estero. La storia di quest’anno sarà raccontata nei calici degli appassionati di Champagne in tutto il mondo, testimoniando l’evoluzione e la resilienza di una delle regioni vinicole più celebri del pianeta.