
Caos voli nel Nord Italia: Enav e Tim si scontrano sulle responsabilità
Un sabato da dimenticare ha colpito i viaggiatori del Nord Italia, in particolare coloro che si trovavano a viaggiare tra Lombardia, Piemonte e Liguria. La situazione del traffico aereo ha subito un clamoroso stop a causa di un guasto al Centro di Controllo d’Area di Milano, una struttura cruciale per la gestione del traffico aereo in quota. Gli aeroporti hanno dovuto chiudere i propri spazi aerei, creando disagi a migliaia di passeggeri. La vicenda si è ulteriormente complicata a causa di una diatriba tra Enav, l’ente nazionale per l’assistenza al volo, e Tim, il fornitore di servizi di telecomunicazione.
Il guasto e le sue conseguenze
Il problema è emerso nella serata di sabato, quando un’avaria al sistema di trasmissione dati radar ha colpito il Centro di Controllo d’Area di Milano. Questo guasto ha impedito il corretto afflusso di dati radar alla sala operativa, rendendo impossibile il monitoraggio efficiente dei movimenti aerei. Enav ha confermato che il problema era legato a un malfunzionamento della connettività garantita da Tim, il che ha portato a una serie di cancellazioni e ritardi. In particolare, si stima che circa 320 voli siano stati coinvolti, con ritardi e deviazioni su altri scali, creando un vero e proprio caos aereo.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha seguito l’evolversi della situazione, mantenendo i contatti con Enav e altri enti coinvolti. La situazione è stata finalmente risolta poco prima della mezzanotte, quando i voli sono tornati a essere regolari, ma non prima di aver causato notevoli disagi ai passeggeri.
La posizione di Enav e la replica di Tim
In un comunicato, Enav ha descritto il guasto come un problema di connettività che ha interessato sia il collegamento principale che quello di riserva della rete operativa Enet. L’ente ha messo in evidenza l’importanza della situazione, specificando che la connettività è fondamentale per il funzionamento dei sistemi radar e per la sicurezza del traffico aereo.
Tuttavia, Tim non ha tardato a rispondere, sottolineando che i sistemi di trasmissione dati sono progettati per essere ridondanti. Questo significa che, in caso di malfunzionamento di un canale, un altro di backup dovrebbe attivarsi automaticamente. Tim ha affermato di essere stata costantemente operativa e di monitorare la situazione, sostenendo di essere estranea ai fatti e che l’analisi in corso avrebbe chiarito le responsabilità.
Le conseguenze per i passeggeri
Mentre la situazione si normalizzava, i passeggeri hanno dovuto affrontare una serie di disagi. All’aeroporto di Orio al Serio, per esempio, sono stati cancellati 17 voli in partenza e 16 voli in arrivo sono stati dirottati su altri scali. Anche gli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa hanno subito impatti significativi, con una decina di voli cancellati. La frustrazione tra i viaggiatori era palpabile, e molti hanno espresso il loro malcontento sui social media, condividendo le loro esperienze di attesa e confusione.
Il Codacons, un’associazione di tutela dei consumatori, ha annunciato un esposto alla Procura di Milano per interruzione di pubblico servizio. L’associazione ha denunciato che quanto accaduto rappresenta un episodio gravissimo che ha messo in ginocchio il settore del trasporto aereo, proprio nel periodo estivo, quando molti italiani sono in procinto di partire per le vacanze.
Diritti dei passeggeri e possibili rimborsi
In un contesto di caos e disagi, si pone la questione dei diritti dei passeggeri. Secondo la normativa europea, in particolare il Regolamento CE 261/2004, i viaggiatori hanno diritto a rimborsi e assistenza in caso di cancellazione o ritardo prolungato del volo. Questo include il diritto a ricevere pasti, bevande e, se necessario, sistemazioni in albergo. Le compagnie aeree sono obbligate a garantire questa assistenza, e in caso di spese non rimborsate, i passeggeri possono richiedere il rimborso delle spese sostenute, purché siano ragionevoli.
Tuttavia, in situazioni di “forza maggiore”, come quella verificatasi sabato sera, non è prevista una compensazione pecuniaria fino a 600 euro, poiché il disguido non è imputabile alla compagnia aerea. È fondamentale che i passeggeri conservino tutte le ricevute delle spese sostenute per facilitare il processo di rimborso.
Una situazione da monitorare
Mentre i voli sono tornati alla normalità, rimane alta l’attenzione sul problema della connettività e sulla sicurezza dei voli. L’Enac ha avviato un’indagine per chiarire le origini del guasto e per prevenire simili incidenti in futuro. La situazione ha messo in luce l’importanza di un sistema di telecomunicazione affidabile per la sicurezza del traffico aereo, e la necessità di garantire che i passeggeri siano tutelati in caso di disservizi.