Il Nero di Troia è molto più di un semplice vitigno: è un simbolo radicato nella storia della Puglia, risalente addirittura ai tempi di Federico II, l’imperatore noto come “Stupor Mundi”. Questo straordinario personaggio, che ha segnato un’epoca, arrivò in Capitanata esattamente 800 anni fa, nel 1221. Durante i suoi banchetti, dove si discuteva di scienza, arte e le meraviglie della natura, il vino era sempre presente, testimonianza della ricchezza enogastronomica del territorio. Oggi, in questo contesto di celebrazione storica, l’azienda vitivinicola Borgo Turrito ha deciso di rendere omaggio a Federico II con il suo vino “Dodiciventuno”, un’etichetta che si propone di evocare la grandezza di un’epoca e di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella cultura pugliese.
La scelta di dedicare questo vino a Federico II non è casuale. Borgo Turrito è situata nel Tavoliere, un’area che, come raccontano le ricerche storiche, era tra le preferite dall’imperatore per la caccia. Il Parco Regionale del Bosco Incoronata, dove si estendono i vigneti di Borgo Turrito, è un luogo ricco di storia e tradizione, perfetto per raccontare la storia di un vitigno che ha saputo resistere e rinnovarsi nel tempo. “Dodiciventuno”, che significa 1221, rappresenta non solo un tributo a Federico II, ma anche un invito a riscoprire le radici culturali di questo territorio.
un’etichetta che racconta una storia
L’etichetta del vino è un’opera d’arte a sé stante. Al centro, il volto stilizzato di Federico II, spesso rappresentato con una corona a tre fioroni, cattura immediatamente l’attenzione. La fascia inferiore dell’etichetta presenta un motivo geometrico alternato a simboli imperiali come il giglio e il falco, emblematici della potenza e della nobiltà dell’imperatore. Questo design non solo rende omaggio alla figura storica, ma rappresenta anche l’identità culturale e artistica della Puglia, un luogo dove la storia e la modernità si intrecciano.
caratteristiche del vino “dodiciventuno”
Il “Dodiciventuno” è un Nero di Troia rosso e corposo, che matura per 12 mesi in rovere francese. Questo processo di affinamento conferisce al vino una struttura morbida, con toni caldi e una complessità aromatica unica. Al palato, si possono riconoscere sentori di:
- Violette
- Frutti di bosco
- Note speziate di tabacco
- Pepe
- Liquirizia
- Chiodi di garofano
Ogni sorso racconta una storia, quella di un territorio ricco di tradizioni e potenzialità.
Luca Scapola, titolare di Borgo Turrito, sottolinea l’importanza del legame tra il Nero di Troia e la figura di Federico II. “Il Nero di Troia è un vitigno antico che sta vivendo una fase di crescita e innovazione nella nostra viticoltura. Federico II rappresenta un modello di centralità per il nostro territorio, che ha bisogno di ritrovare il suo posto nello sviluppo della Puglia e dell’Italia”, afferma Scapola. Questa riflessione mette in luce il potenziale di una regione che, pur avendo una ricca storia, deve saper guardare al futuro con una nuova visione.
un simbolo di rinascita
“Dodiciventuno” non è solo un vino, ma un simbolo di rinascita per Foggia e per l’intera provincia. In un momento in cui la società si trova a fronteggiare sfide significative, l’omaggio a Federico II diventa un punto di ripartenza. È un brindisi al futuro, un invito a superare i limiti e a non cedere alla rassegnazione. La capacità di visione, la responsabilità e la consapevolezza delle proprie potenzialità sono fondamentali per costruire un domani migliore.
La storia di Borgo Turrito e del “Dodiciventuno” è anche una testimonianza dell’impegno di molti produttori locali nel valorizzare la propria terra. Il vitigno Nero di Troia, grazie a sforzi di ricerca e valorizzazione, sta vedendo un crescente riconoscimento a livello nazionale e internazionale. Questo non solo riporta l’attenzione sui sapori autentici della Puglia, ma contribuisce anche a costruire un’immagine positiva della regione nel panorama vinicolo globale.
Oggi, mentre ci si prepara a celebrare l’ottocentesimo anniversario dell’arrivo di Federico II in Capitanata, il “Dodiciventuno” di Borgo Turrito rappresenta un modo per rivivere e reinterpretare un passato che continua a influenzare il presente. La tradizione vinicola pugliese, ancorata a figure storiche come quella di Federico II, si propone come un ponte tra storia e modernità, tra passato e futuro.