Borgo Turrito celebra Federico II con un evento imperdibile: “Dodiciventuno”

Borgo Turrito celebra Federico II con un evento imperdibile: “Dodiciventuno”

Borgo Turrito celebra Federico II con un evento imperdibile: “Dodiciventuno”

Redazione Vinamundi

12 Ottobre 2025

Il Nero di Troia è un vitigno che affonda le sue radici nella storia della Puglia, risalendo ai tempi di Federico II di Svevia, meglio conosciuto come “Stupor Mundi”. Quest’anno segna l’ottavo centenario dall’arrivo di Federico II nella fertile terra di Capitanata, un evento che ha profondamente influenzato la storia e la cultura di questa regione. Per celebrare tale ricorrenza, l’azienda vitivinicola Borgo Turrito ha deciso di dedicare il suo nuovo vino, “Dodiciventuno”, a una delle figure più affascinanti della storia europea.

La storia di Federico II è intrinsecamente legata a quella della Puglia, in particolare alla Capitanata, dove il sovrano scelse di stabilirsi e creare una delle sue riserve di caccia preferite. Le ricerche storiche confermano che i banchetti di Federico II erano accompagnati da vini pregiati, segno della sua passione per la buona tavola e per la cultura del suo tempo. L’azienda Borgo Turrito ha voluto riportare alla luce una tradizione secolare, rielaborando un vitigno storico come il Nero di Troia, che rispecchia non solo la qualità della viticoltura locale, ma anche il legame profondo con il passato.

Il significato di “Dodiciventuno”

“Dodiciventuno” prende il suo nome dall’anno 1221, un anno emblematico in cui Federico II si stabilì in queste terre. Luca Scapola, titolare dell’azienda vitivinicola, spiega con entusiasmo: “Il nome rappresenta un legame diretto con la nostra storia e la nostra identità. Vogliamo non solo celebrare Federico II, ma anche richiamare l’attenzione sulla bellezza e sul potenziale della nostra terra”.

La scelta di produrre questo vino nei vigneti situati nel Parco Regionale del Bosco Incoronata è particolarmente significativa. Questa area, che ha visto il passaggio di Federico II e le sue attività venatorie, rappresenta un tesoro naturale e culturale. L’etichetta del vino è un chiaro tributo alla figura di Federico II: al centro, il suo volto stilizzato è adornato da una corona a tre fioroni, mentre nella parte inferiore si possono ammirare i simboli imperiali del giglio e del falco, che richiamano l’idea di regalità e potere.

Caratteristiche del vino “Dodiciventuno”

“Dodiciventuno” è un vino rosso corposo, ottenuto da uve di Nero di Troia e affinato in rovere francese per 12 mesi. Questo processo di maturazione conferisce al vino una struttura morbida e complessa, con sentori di:

  1. Violette
  2. Frutti di bosco
  3. Note speziate di tabacco
  4. Pepe
  5. Liquirizia
  6. Chiodi di garofano

Un sorso di “Dodiciventuno” non è solo un viaggio sensoriale, ma anche una connessione con la storia di un territorio che ha molto da raccontare. Luca Scapola continua a sottolineare l’importanza del Nero di Troia, non solo come vitigno ma come simbolo della tradizione vitivinicola pugliese. “Il Nero di Troia e la figura di Federico II sono emblematici della centralità che questa regione può e deve riacquistare nel panorama vitivinicolo nazionale e internazionale”, afferma con convinzione.

Un messaggio di speranza

L’omaggio a Federico II è, quindi, un invito a riflettere sulla storia e sul potenziale di Foggia e della provincia. In un momento in cui il territorio sta cercando di superare le difficoltà economiche e sociali, “Dodiciventuno” rappresenta un simbolo di speranza, un brindisi al futuro. “Abbiamo la responsabilità di ricordare chi siamo e da dove veniamo, per poter costruire un domani migliore”, aggiunge Scapola.

In questo contesto, Borgo Turrito non si limita a produrre vino, ma si propone come custode di una tradizione culturale che merita di essere valorizzata. L’azienda si è impegnata a promuovere la viticoltura sostenibile, rispettando l’ambiente e le pratiche agricole tradizionali, per garantire la qualità dei propri prodotti e il benessere della comunità locale.

La produzione di “Dodiciventuno” è tanto un atto di amore verso la propria terra quanto un modo per far rivivere la figura di Federico II, un sovrano che ha saputo combinare saggezza, cultura e innovazione. In un’epoca in cui l’identità culturale è spesso messa in discussione, il vino di Borgo Turrito si propone come un simbolo di continuità, una bottiglia che racchiude non solo il sapore della terra, ma anche la storia e le aspirazioni di un popolo intero.

In definitiva, “Dodiciventuno” è più di un semplice vino: è un racconto, un viaggio nel tempo e nello spazio, che invita chiunque ne assapori un sorso a immergersi nella ricca storia della Puglia e a scoprire le meraviglie di un territorio che ha molto da offrire.

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