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Bordeaux 2024: una vendemmia sotto la pioggia e un mercato in attesa

L’edizione di quest’anno della Semaine des Primeurs de Bordeaux si è aperta in un clima di incertezze e sfide significative per il settore vinicolo. Questo evento annuale, organizzato dall’Union des Grand Crus de Bordeaux, offre una piattaforma cruciale per i produttori, che presentano le nuove annate agli appassionati e ai professionisti. Tuttavia, il contesto attuale è caratterizzato da preoccupazioni crescenti riguardo ai prezzi e alla qualità dei vini.

Il mercato è in fermento e gli operatori stanno chiedendo un ulteriore ribasso dei prezzi, con una richiesta media di -31% rispetto alla campagna 2024. Questo trend segue una scorsa annata in cui molti Châteaux hanno registrato ribassi del 30-40%. Secondo le analisi di “Wine Lister”, il celebre distretto vinicolo di Bordeaux ha visto un calo dell’8,4% nel valore delle esportazioni, che nel 2023 ammontano a oltre 2,05 miliardi di euro, contribuendo per il 19% al totale delle esportazioni francesi.

le sfide climatiche del millesimo 2024

Il millesimo 2024 presenta una realtà preoccupante: la quantità di vino prodotto è particolarmente esigua, complicando le previsioni di mercato. La stagione vitivinicola è stata segnata da piogge incessanti, rendendola la più piovosa degli ultimi 15 anni. Questo fenomeno ha colpito uniformemente tutte le regioni vinicole di Bordeaux, come Médoc, Libournais e Sauternes, generando problemi sia di qualità che di quantità.

Le condizioni climatiche fresche hanno anche favorito lo sviluppo di un attacco di oidio, una malattia fungina che ha colpito le viti in modo esteso e precoce. Di conseguenza, la vendemmia ha prodotto uve di qualità inferiore, con vini fragili e spesso diluiti. I produttori segnalano una mancanza di energia e di quella che viene definita “puissance” nei vini, rendendo questo millesimo particolarmente complesso. Nonostante ciò, la tradizione enologica di Bordeaux ha dimostrato resilienza, riuscendo a portare in cantina uve sane e mature.

analisi delle denominazioni

Nel 2024, è necessario un approccio analitico per confrontare i vini delle rive destra e sinistra della Dordogna e della Garonna. Le differenze tra le varie denominazioni possono essere significative, e nei prossimi giorni ci si aspetta un’analisi più dettagliata delle due sponde per comprendere meglio le sfide e le opportunità che ciascuna affronta. Alcuni grandi Châteaux potrebbero persino decidere di saltare questo millesimo, riservando il vino per usi interni, sia per valutare la qualità che per una futura comunicazione.

La situazione di mercato e la tendenza al consumo potrebbero portare a un utilizzo strategico di questo millesimo “piccolo”. I produttori potrebbero promuovere le denominazioni in un contesto più ampio, comunicando l’essenza e la storia dei vini di Bordeaux, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sui numeri.

il futuro di bordeaux

In un contesto di crescente incertezza, Bordeaux continua a mantenere la sua reputazione come uno dei principali distretti vinicoli al mondo. Tuttavia, la sostenibilità e la qualità rimangono al centro delle preoccupazioni. La capacità di adattarsi alle nuove condizioni climatiche e di mercato sarà cruciale per il futuro della regione. I produttori dovranno non solo innovare, ma anche comunicare con chiarezza le sfide che stanno affrontando.

La Semaine des Primeurs di quest’anno rappresenta un banco di prova per i vini del 2024 e per l’intero settore vinicolo di Bordeaux. Gli assaggi iniziali, sebbene possano sembrare sottotono, offrono un’opportunità di riflessione su come affrontare le sfide future. Con un approccio strategico e una comunicazione efficace, i produttori possono sperare di navigare attraverso queste acque turbolente, mantenendo vivo il prestigio che la regione ha costruito nel corso dei secoli.

Redazione Vinamundi

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