
Bartolommei: nuovi orizzonti per il Consorzio Brunello di Montalcino
Giacomo Bartolommei, enologo di 33 anni, è stato nominato all’unanimità nuovo presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, diventando il più giovane a ricoprire questo prestigioso ruolo nella storia della denominazione. L’elezione è avvenuta oggi durante una riunione del nuovo consiglio di amministrazione, in cui Bartolommei succede a Fabrizio Bindocci, che ha guidato il consorzio per due mandati consecutivi.
La nomina di Bartolommei rappresenta un significativo cambiamento per il Consorzio, non solo per la sua giovane età, ma anche per il simbolismo che porta con sé. La sua elezione è avvenuta in un contesto di forte partecipazione, con un alto numero di soci che ha preso parte alle ultime elezioni, dimostrando un chiaro segno di appartenenza e impegno verso il consorzio. Bartolommei ha espresso la sua gratitudine, dichiarando: “Desidero ringraziare i soci per la significativa fiducia riposta in me e nei consiglieri appena eletti. L’auspicio è che tutti riscoprano nel consorzio un ambiente propizio alla coesione e al lavoro comune per il bene e lo sviluppo del territorio.”
Nuovo consiglio di amministrazione
Durante la seduta del consiglio, sono stati eletti anche i vicepresidenti:
- Andrea Cortonesi di Uccelliera guiderà la Commissione tecnica.
- Fabio Ratto di Antinori sarà a capo della Commissione istituzionale.
- Bernardino Sani di Argiano si occuperà della Commissione promozione.
Questo nuovo assetto dirigenziale punta a garantire una gestione efficace e dinamica del Consorzio, affrontando le sfide future con competitività e strategia.
Priorità di Bartolommei
Bartolommei ha evidenziato che una delle priorità sarà quella di potenziare la promozione e la comunicazione del Brunello di Montalcino. “Il contesto economico attuale richiede un’azione energica. La nostra priorità sarà duplice: valorizzare il prestigio dei nostri vini e potenziarne la percezione sul mercato,” ha proseguito il nuovo presidente, sottolineando anche l’importanza di tutelare il marchio e le denominazioni che rappresentano la tradizione vitivinicola di Montalcino.
Fabrizio Bindocci, presidente uscente, ha commentato il passaggio di consegne affermando: “Lascio in eredità al nuovo presidente un consorzio economicamente solido, con un fatturato previsto per il 2024 di circa 4,5 milioni di euro, in aumento del 4,3% rispetto all’anno precedente.” Questo dato testimonia la solidità dell’ente e la crescita di quasi 627 mila euro destinata a riserva.
Un giovane ma esperto presidente
Bartolommei non è solo un giovane presidente, ma anche un professionista di grande polso. Classe 1991, è attualmente enologo e responsabile export di Caprili, un’azienda di famiglia fondata nel 1965 nella zona sud-ovest di Montalcino. La sua carriera è iniziata dopo aver completato gli studi in Enologia e Viticoltura all’Istituto Tecnico Agrario Ricasoli di Siena, entrando ufficialmente in Caprili nel 2016, anno della sua prima vendemmia. Ha poi conseguito la laurea in Economia e Commercio all’Università di Siena nel 2018 e ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del consorzio negli ultimi tre anni, maturando così un’importante esperienza nel settore.
Il Consorzio del vino Brunello di Montalcino oggi conta 214 soci, rappresentando un’area vitivinicola che si estende su oltre 4.300 ettari nel comprensorio di Montalcino. Di questi, 2.100 ettari sono destinati alla produzione di Brunello, un vino dal carattere unico e fortemente legato al territorio, le cui vendite sono regolate sin dal 1997. Oltre al Brunello di Montalcino, il consorzio tutela anche altre quattro denominazioni di origine: Rosso di Montalcino, Moscadello e Sant’Antimo, tutte espressioni della diversità vitivinicola della regione.
In un mondo dove la competizione nel settore vitivinicolo è in continua crescita, la nuova governance del consorzio si propone di affrontare con determinazione le sfide future. Un aspetto cruciale sarà la promozione del Brunello a livello internazionale, puntando a consolidare la sua reputazione di vino di alta qualità, apprezzato e riconosciuto in tutto il mondo.
Con l’ingresso nel consiglio di Violante Gardini Cinelli Colombini, rappresentante di Casato Prime Donne, il consorzio si arricchisce ulteriormente di competenze e prospettive nuove. Questo cambiamento riflette un costante rinnovamento all’interno del consorzio, pronto ad affrontare le sfide del futuro e a valorizzare la tradizione vitivinicola di Montalcino in un contesto globale sempre più competitivo.
La guida di Bartolommei sarà quindi cruciale per il futuro del Consorzio e per la valorizzazione del Brunello di Montalcino, un vino che non è solo un prodotto, ma un simbolo della tradizione e della cultura italiana.