
Bartolommei del Consorzio Brunello avverte: i dazi minacciano l'export del vino italiano
Il mercato del vino si trova attualmente in una fase di grande incertezza a causa dei dazi imposti sugli esportatori europei. Questa situazione è particolarmente critica per il Brunello di Montalcino, uno dei vini più rappresentativi del Made in Italy. Giacomo Bartolommei, presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, ha manifestato preoccupazione riguardo all’impatto che i dazi al 15% avranno sulle esportazioni italiane, specialmente verso gli Stati Uniti, un mercato cruciale per il vino italiano.
L’impatto dei dazi sul mercato del vino
In un recente intervento, Bartolommei ha affermato che “i dazi al 15% infliggeranno un duro colpo al Brunello di Montalcino, principale simbolo del Made in Italy enologico negli Stati Uniti”. Questo aumento delle tariffe, che segue un accordo tra il presidente americano Donald Trump e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, complica ulteriormente la situazione per i produttori italiani già messi a dura prova dalla pandemia e dalle sfide logistiche.
Il mercato americano è di fondamentale importanza per il vino italiano, rappresentando:
- Il 30% delle esportazioni
- Oltre 3 milioni di bottiglie
Bartolommei ha sottolineato come “in questo scenario sarà difficile, se non impossibile, riallocare l’invenduto nel breve periodo su altre piazze”. La realtà è che il mercato del vino è altamente competitivo e il rischio di perdere quote di mercato è concreto.
Opportunità nei nuovi mercati
In risposta a queste sfide, Bartolommei ha evidenziato l’importanza di avviare “negoziati commerciali con nuovi mercati a partire dal Mercosur”. Questa iniziativa potrebbe aiutare a diversificare le esportazioni e a ridurre la dipendenza dal mercato statunitense, ora in una posizione precaria a causa dei dazi. La creazione di nuovi rapporti commerciali con paesi del Mercosur, come Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, potrebbe offrire opportunità per espandere la presenza del Brunello in nuovi mercati, mitigando così gli effetti negativi delle tariffe.
Il futuro del Brunello di Montalcino
Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, fondato nel 1967, ha sempre avuto come obiettivo principale la tutela e la promozione del Brunello, un vino che ha conquistato un posto di rilievo nel panorama enologico internazionale. Nonostante le difficoltà, Bartolommei ha confermato che il Consorzio continuerà a presidiare attivamente il mercato statunitense. “Abbiamo già confermato tutti gli appuntamenti del 2026 come il Benvenuto Brunello a New York e la partecipazione al Food e Wine ad Aspen, uno dei festival più importanti del settore negli Stati Uniti”, ha aggiunto. Questi eventi non solo offrono visibilità al Brunello, ma rappresentano anche occasioni fondamentali per interagire direttamente con i consumatori e i professionisti del settore.
Parallelamente, il Consorzio sta predisponendo un piano di promozione rafforzato in Asia. Mercati come Cina e Giappone stanno mostrando un crescente interesse per i vini di alta qualità e potrebbero rappresentare una valida alternativa per i produttori di Brunello. La diversificazione è la chiave per un futuro sostenibile e Bartolommei sembra determinato a esplorare ogni possibile opportunità per garantire che il Brunello continui a brillare anche in tempi difficili.
La situazione attuale dei dazi rappresenta una sfida non solo per il Brunello, ma per l’intero settore vitivinicolo italiano, che ha sempre trovato nella qualità e nella tradizione la sua forza. La risposta del Consorzio e dei produttori sarà cruciale per affrontare le difficoltà e per continuare a far conoscere e apprezzare il Brunello di Montalcino in tutto il mondo.
In un contesto globale in continua evoluzione, è evidente che la capacità di adattamento e l’innovazione giocano un ruolo fondamentale. La storia del Brunello è quella di un vino che ha saputo conquistare i palati di tutto il mondo, e la determinazione di Bartolommei e del Consorzio è un chiaro segnale che, nonostante le avversità, il Brunello continuerà a essere un simbolo di eccellenza e passione per il vino italiano.