Argea: un viaggio di crescita tra investimenti, territori e identità

Argea: un viaggio di crescita tra investimenti, territori e identità

Argea: un viaggio di crescita tra investimenti, territori e identità

Redazione Vinamundi

15 Ottobre 2025

Negli ultimi anni, Argea ha compiuto passi significativi nel panorama vitivinicolo italiano, investendo ben sessantadue milioni di euro nei territori vinicoli. Questa strategia di espansione e radicamento nei luoghi chiave della produzione vinicola sottolinea l’impegno del gruppo nel valorizzare le identità locali. Fondato nel 2022 dalla fusione di aziende storiche come Mondodelvino e Botter, Argea si è affermato come il primo gruppo vitivinicolo privato in Italia, con un fatturato che ha superato i 500 milioni di euro e una presenza attiva in oltre ottantacinque paesi. I mercati esteri, che rappresentano oltre il 90% dei ricavi, evidenziano l’importanza dell’export nella strategia commerciale del gruppo.

gestione degli investimenti e identità produttive

La struttura di Argea è progettata per garantire una gestione efficace degli investimenti e delle strategie commerciali, senza compromettere l’identità di ciascun polo produttivo. Ogni cantina mantiene le proprie peculiarità, mentre il gruppo centralizza le funzioni strategiche. Questo approccio crea un equilibrio tra efficienza industriale e valorizzazione delle denominazioni locali.

Un passo significativo è stata l’acquisizione di WinesU, un’importante realtà statunitense specializzata nell’importazione di vini italiani e francesi. Fondata oltre quarantacinque anni fa da Gino Razzi, WinesU ha un portafoglio di sette cantine e undici etichette. Questa operazione non solo consolida la presenza di Argea negli Stati Uniti, che rappresentano oltre il 30% del suo export, ma permette anche una gestione più fluida della filiera distributiva.

innovazioni produttive e nuovi impianti

Sul fronte produttivo, Argea ha recentemente completato una nuova linea di produzione a Priocca, in provincia di Cuneo, dedicata al metodo Martinotti, con un investimento di oltre 3,5 milioni di euro. Questo impianto moderno è progettato per soddisfare la crescente domanda internazionale di spumanti aromatici, aumentando la capacità produttiva a oltre 40 milioni di litri entro il 2025. La flessibilità della nuova linea consente di gestire diverse tipologie di prodotto, dimostrando la capacità del gruppo di adattarsi rapidamente alle dinamiche di mercato.

Cuvage, situata ad Acqui Terme, si afferma come centro di eccellenza per il metodo classico all’interno di Argea. La vinificazione del nebbiolo in versione spumante rappresenta una delle innovazioni più interessanti del gruppo. Le uve, provenienti da La Morra e dal Roero, vengono vinificate in rosa, con un processo che include:

  1. Pressatura soffice
  2. Fermentazione a bassa temperatura
  3. Affinamento sui lieviti di almeno 24 mesi

Il risultato è un vino dal colore rosa cipria tenue, con un profilo aromatico delicato e complesso.

espansione e valorizzazione dei territori

Il viaggio di Argea non si limita al Piemonte, ma si estende anche in Romagna con Poderi dal Nespoli, che ha ampliato la sua gamma premium lanciando il Scanadè Romagna DOCG Albana Secco 2023. Questo vino rappresenta un’interpretazione contemporanea del primo bianco italiano a ottenere la DOCG, frutto della collaborazione tra l’enologo Alessandro Scipioni e Riccardo Cotarella. Le uve provengono dai vigneti di Cusercoli, su terreni argillosi e arenarici, e il risultato è un vino dal colore giallo dorato, con un bouquet di fiori e frutta.

Argea, attraverso questi investimenti e strategie, dimostra di avere una visione chiara e un forte legame con i territori, contribuendo così alla crescita del panorama vitivinicolo italiano su scala internazionale. La valorizzazione delle identità locali è al centro della sua missione, rendendo Argea un attore fondamentale nel settore vitivinicolo.

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