Negli ultimi anni, Argea ha realizzato un investimento significativo di sessantadue milioni di euro nei territori vitivinicoli italiani, consolidando la sua presenza in aree chiave e ridisegnando il panorama del vino nazionale. Questo impegno rappresenta non solo un segno tangibile della strategia del primo gruppo vitivinicolo privato in Italia, ma anche un approccio olistico e integrato alla crescita. Argea si concentra su efficienza industriale, valorizzazione delle denominazioni, innovazione tecnologica e una rete capillare che le consente di presidiare direttamente i mercati esteri.
la crescita di argea attraverso acquisizioni strategiche
Formata nel 2022 dall’unione di storiche aziende come Mondodelvino e Botter, Argea ha rapidamente raggiunto un fatturato annuo di circa 500 milioni di euro, grazie anche all’ultima acquisizione. La sua presenza si estende in oltre 85 nazioni, coprendo più del 90% dei ricavi complessivi. Il gruppo è strutturato in modo da mantenere l’identità di ogni polo produttivo, mentre la sede centrale si occupa di coordinare investimenti, logistica e strategie commerciali.
Un’importante operazione che ha segnato la crescita internazionale di Argea è stata l’acquisizione di WinesU, un prestigioso importatore di vini italiani e francesi negli Stati Uniti. Fondata oltre quarantacinque anni fa da Gino Razzi in Pennsylvania, WinesU ha un portafoglio di sette cantine e undici etichette. Questa acquisizione non solo rafforza la posizione di Argea nel mercato statunitense, che rappresenta oltre il 30% dell’export del gruppo, ma offre anche l’opportunità di avere un controllo diretto sulla distribuzione e di rispondere in modo più agile ai cambiamenti nei gusti dei consumatori americani. L’amministratore delegato Massimo Romani ha descritto questa acquisizione come una “tappa fondamentale” per la crescita internazionale, sottolineando la continuità operativa con il team di WinesU che rimarrà attivo sotto la nuova gestione.
innovazione e sostenibilità nella produzione
Sul fronte industriale, Argea ha recentemente completato la costruzione di una nuova linea produttiva a Priocca, in provincia di Cuneo, dedicata interamente al metodo Martinotti, con un investimento di oltre 3,5 milioni di euro. Questo impianto all’avanguardia è progettato per ottimizzare i flussi produttivi, rispondendo così alla crescente domanda di spumanti aromatici a livello internazionale. Grazie a questa nuova linea, la capacità complessiva del sito è destinata a superare i 40 milioni di litri entro il 2025, con una flessibilità che permette di gestire diverse tipologie di prodotto, garantendo l’adattamento alle esigenze del mercato.
Se Priocca rappresenta il cuore tecnologico di Argea, Cuvage, situata ad Acqui Terme, è il centro di eccellenza per il metodo classico. Immersa tra le colline di marne calcaree, questa cantina è dedicata alla spumantizzazione tradizionale, dove ogni cuvée è creata con un’attenzione maniacale ai dettagli e tempi di affinamento prolungati. Tra le sue produzioni di punta c’è un nebbiolo vinificato in rosa, che riesce a esprimere la potenza delle marne e la finezza delle sabbie antiche.
un futuro promettente per argea
Il risultato è un vino che presenta un elegante colore rosa cipria e un profilo aromatico complesso, con note di fragoline di bosco, petali di rosa, arancia e sfumature di pan brioche. Al palato, il vino si rivela minerale e ben equilibrato, con una chiusura lunga e persistente. Questo nebbiolo spumantizzato rappresenta una reinterpretazione moderna di un vitigno tradizionale, mantenendo intatta la sua identità.
Cuvage ha anche lanciato un nuovo pas dosé, un metodo classico senza aggiunta di zuccheri, composto da un blend di pinot nero e chardonnay provenienti dai vigneti di Strevi e Castino. Questa cuvée riserva, con un affinamento sui lieviti di oltre 48 mesi, ha già ricevuto riconoscimenti per la sua precisione aromatica e la sua eleganza, con note di agrumi e biscotto chiaro che si fondono in un sorso teso e raffinato.
Il viaggio di Argea si estende anche alla Romagna, dove Poderi dal Nespoli ha presentato il Scanadè Romagna DOCG Albana Secco 2023. Questo vino è il risultato della collaborazione tra l’enologo Alessandro Scipioni e Riccardo Cotarella, e rappresenta un’interpretazione contemporanea del primo bianco italiano a ottenere la DOCG. L’albana, vinificata con un approccio leggero e fine, si distingue per un profilo aromatico che esalta la freschezza e la mineralità, mantenendo l’autenticità varietale.
In sintesi, Argea si conferma come un attore chiave nel panorama vitivinicolo italiano, combinando tradizione e innovazione per rispondere alle sfide del mercato globale. Con una strategia chiara e investimenti mirati, il gruppo non solo valorizza le sue etichette, ma contribuisce anche a ridefinire l’identità del vino italiano nel mondo.