La Vernaccia di Oristano DOC Riserva Antico Gregori 1991 della storica Cantina Contini, fondata nel 1898, ha raggiunto un traguardo straordinario, conquistando il punteggio perfetto di 100/100 nella nuova Guida de L’Espresso | I 1000 Vini d’Italia 2026. Questo prestigioso riconoscimento è stato celebrato durante una serata di gala al Teatro Arcimboldi di Milano, un evento che ha visto la partecipazione di illustri personalità del mondo della gastronomia, tra cui i celebri chef Massimo Bottura e Antonino Cannavacciuolo, il maestro pasticcere Iginio Massari e il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Per la Cantina Contini era presente Andrea Balleri, responsabile commerciale Estero e Penisola e brand ambassador, che ha rappresentato con orgoglio la tradizione vinicola sarda.
l’eccellenza dell’antico gregori
Con questo punteggio eccezionale, l’Antico Gregori 1991 si inserisce nell’élite dei grandi vini italiani, al pari di altri nomi prestigiosi come Barolo, Barbaresco, Chianti Classico, Brunello di Montalcino e Marsala. È significativo notare che è l’unico vino sardo a ottenere il punteggio massimo in questa edizione della Guida, evidenziando l’importanza della Vernaccia di Oristano come vino identitario di eccellenza nel panorama enologico nazionale.
L’Antico Gregori non è solo un vino, ma un’autentica espressione del territorio del Sinis, noto per la sua tradizione vinicola. La Vernaccia di Oristano è caratterizzata da un processo di vinificazione ossidativa che le conferisce una complessità aromatica unica. Questo vino bianco, definito da molti esperti come da meditazione, si distingue per la sua profondità gustativa e una straordinaria longevità. È perfetto da degustare da solo o in abbinamento a piatti strutturati e formaggi stagionati, rendendolo un compagno ideale per pasti ricercati e occasioni speciali.
altri successi della cantina contini
Oltre all’Antico Gregori, la Cantina Contini ha visto un altro suo prodotto, la Vernaccia di Oristano DOC Flor 2021, ottenere un punteggio di 97/100 nella stessa Guida, dimostrando la continua eccellenza e innovazione della cantina nel valorizzare la propria denominazione. “Questo punteggio eccezionale onora la storia della nostra famiglia e della nostra terra, il Sinis. Antico Gregori rappresenta la Vernaccia nella sua forma più alta e più pura”, ha dichiarato la famiglia Contini, sottolineando l’importanza di questo riconoscimento non solo per l’azienda ma per l’intera comunità vitivinicola sarda.
la tradizione vinicola della cantina
Fondata a Cabras nel 1898, la Cantina Contini è una delle realtà più storiche e rappresentative della Sardegna. Da oltre un secolo, l’azienda porta avanti con passione la cultura della Vernaccia di Oristano, impegnandosi a valorizzare l’autenticità del vino attraverso un meticoloso lavoro di ricerca, qualità e tutela. L’Antico Gregori, in particolare, rappresenta il vertice della produzione Contini: un vino storico, prodotto solo nelle migliori annate e frutto di una selezione rigorosa. La vinificazione avviene in botti di castagno e rovere, seguita da un lungo affinamento sotto flor, il velo naturale di lieviti che conferisce al vino il suo profilo unico e inconfondibile.
La Vernaccia di Oristano è un simbolo di tradizione e cultura sarda, e il riconoscimento dell’Antico Gregori 1991 come vino di eccellenza non fa che confermare l’impegno della Cantina Contini nel preservare e promuovere questo patrimonio. Le sfide future per la cantina saranno orientate verso la sostenibilità e l’innovazione, mirando a mantenere la qualità artigianale che ha caratterizzato la loro produzione nel corso degli anni.
Il successo dell’Antico Gregori non è solo un traguardo per la Cantina Contini, ma rappresenta un importante passo avanti per l’intero settore vitivinicolo sardo, contribuendo a far conoscere al mondo la qualità e l’unicità della Vernaccia di Oristano. Con questo riconoscimento, la Cantina Contini si prepara ad affrontare nuove sfide e a continuare a scrivere la sua storia, con l’obiettivo di portare la Vernaccia di Oristano ai più alti livelli del panorama enologico internazionale, preservando un patrimonio che è insieme storico, culturale e umano.
