La recente scomparsa di Ampelio Bucci ha lasciato un segno profondo e incolmabile nel mondo del vino italiano. Università, istituzioni e produttori si sono uniti in un tributo che va oltre il semplice cordoglio, celebrando un uomo che ha saputo trasformare il Verdicchio Castelli di Jesi in un simbolo di eccellenza vitivinicola a livello mondiale. Bucci, un intellettuale e imprenditore marchigiano, ha dedicato la sua vita a elevare la qualità e la reputazione del vino italiano, mantenendo sempre uno sguardo attento alle tradizioni locali e al territorio.
La vita e la carriera di Ampelio Bucci
Nato nel 1936 a Montecarotto, in provincia di Ancona, Bucci ha avuto un percorso di vita e professionale poliedrico. Dopo la laurea in Economia alla Bocconi di Milano, ha spaziato tra moda, design e didattica, insegnando in diverse università italiane e internazionali. La sua esperienza nel mondo della moda lo ha portato a ricoprire anche il ruolo di vicepresidente della Domus Academy, una delle scuole più prestigiose nel campo del design e del management. Tuttavia, è stato nel settore vitivinicolo che ha lasciato il suo marchio indelebile.
Negli anni ’80, Bucci ha compreso il potenziale del Verdicchio, un vitigno autoctono marchigiano, e ha iniziato un percorso di valorizzazione che lo ha reso celebre. Grazie alla sua visione, il Verdicchio è diventato un vino rispettato e ricercato a livello internazionale, conquistando le tavole dei ristoranti più prestigiosi. Bucci ha fondato Villa Bucci, un’azienda vinicola che è diventata sinonimo di qualità e innovazione. Recentemente, Villa Bucci è stata acquisita dal gruppo Oniwines, segnando un importante passaggio nella storia dell’azienda e dando continuità alla visione di Bucci.
Il riconoscimento dell’importanza di Ampelio Bucci
L’importanza di Ampelio Bucci è stata riconosciuta anche dalle istituzioni del settore vinicolo. È stato uno dei fondatori della FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), un’organizzazione che riunisce i vignaioli italiani e promuove la cultura del vino di qualità. Nel 2021, la FIVI gli ha conferito il premio “Vignaiolo dell’Anno”, un riconoscimento che esprime la gratitudine e l’affetto nei suoi confronti. La presidente della FIVI, Rita Babini, ha sottolineato come Bucci fosse un “maestro” per molti nel settore, capace di unire le persone e di ascoltare le loro esigenze.
L’eredità di Ampelio Bucci nel mondo del vino
Ampelio Bucci non ha solo rivoluzionato il modo di raccontare e produrre il vino, ma ha anche avuto un impatto significativo sulla comunità agricola marchigiana. È stato un socio storico di Confagricoltura Marche, dove ha portato avanti una visione lungimirante per il settore agricolo, elevando il Verdicchio a un livello di prestigio internazionale. Federico Castellucci, presidente di Confagricoltura Marche, ha evidenziato come Bucci sia stato un innovatore nella tradizione, capace di mettere in luce le potenzialità della viticoltura marchigiana.
La sua eredità va oltre il semplice vino; rappresenta un modo di pensare e di vivere l’agricoltura e il territorio. Federico Veronesi, CEO di Oniwines, ha affermato che “la perdita di Ampelio Bucci lascia un vuoto incolmabile nel mondo del vino italiano”. Veronesi ha sottolineato come Bucci abbia trasformato il Verdicchio in un vino di culto, capace di raccontare una storia e di esprimere l’essenza di una regione.
La figura di Ampelio Bucci è anche un simbolo di come il vino possa diventare un veicolo di cultura e identità. La Riserva Villa Bucci, che continua a brillare vendemmia dopo vendemmia, è un esempio tangibile di questo concetto. Ogni calice rappresenta non solo un prodotto, ma una narrazione, un pensiero e un valore che trascende il semplice atto del bere.
La sua scomparsa ci lascia con un senso di responsabilità: onorare la sua memoria e portare avanti la sua visione per garantire un futuro luminoso ai vignaioli e al mondo contadino italiano. La comunità vitivinicola è chiamata a raccogliere questa sfida, trasformando il ricordo di Ampelio Bucci in azione concreta, per continuare il cammino che lui ha tracciato con passione e dedizione.