
Cantine Paololeo espande il suo impero con l'acquisizione di Candido
L’acquisizione della storica azienda vinicola Candido da parte di Cantine Paololeo rappresenta un momento cruciale per il panorama vitivinicolo pugliese. Fondata nel 1929, l’azienda Candido è un simbolo dell’enologia salentina e della tradizione vinicola del territorio. Questa operazione non solo mira a tutelare l’identità vinicola di San Donaci, ma si inserisce in un progetto più ampio di valorizzazione del patrimonio rurale e culturale del Salento.
La famiglia Leo, fondatrice di Cantine Paololeo, è originaria di San Donaci e con questa acquisizione dimostra una forte volontà di investire nella continuità e nella preservazione delle tradizioni locali. Paolo Leo, rappresentante della famiglia, ha dichiarato: «Siamo di San Donaci e il nostro cuore è qui. Custodiremo il patrimonio Candido con rispetto e attenzione, mantenendo la produzione vinicola e aprendo la sede all’enoturismo». Questa affermazione sottolinea l’impegno della famiglia Leo nel mantenere viva la storia e la cultura vinicola della loro terra d’origine.
Valorizzazione del territorio pugliese
L’acquisizione di Candido si inserisce in un contesto di valorizzazione del territorio pugliese, che va oltre la semplice produzione di vino. Cantine Paololeo ha già avviato diversi progetti, tra cui:
- Progetto “Alture in Valle d’Itria”: mira a sostenere i piccoli viticoltori locali e promuovere pratiche sostenibili.
- Recupero della cantina sociale di Monteparano: coinvolge oltre 150 viticoltori, dimostrando l’impegno della cantina nel sostenere l’economia locale.
La presenza di Cantine Paololeo sul mercato non è solo una questione di tradizione ma anche di innovazione. La cantina si propone di rilanciare il sito produttivo di Candido attraverso percorsi enoturistici e culturali, creando un’esperienza che valorizzi non solo il vino, ma anche il territorio e la sua cultura. L’enoturismo, in particolare, sta diventando una leva strategica per la promozione internazionale del Salento, con oltre 4 milioni di presenze turistiche annuali.
I vini storici di Candido
I vini storici dell’azienda Candido, come il Cappello di Prete, il Duca D’Aragona e l’Immensum, continueranno a essere protagonisti della produzione vinicola del gruppo Paololeo. Nicola Leo, enologo del gruppo, ha sottolineato l’importanza di questi vini: «Intendiamo farli crescere, unendo la forza della tradizione a una lettura innovativa del presente». Questa visione si traduce in un’opportunità per attrarre un pubblico più ampio e aumentare la consapevolezza del valore dei vini pugliesi a livello nazionale e internazionale.
Crescita economica e sinergia tra tradizione e innovazione
L’operazione di acquisizione non rappresenta solo un passo strategico per la preservazione della tradizione vinicola, ma anche un segnale di crescita per Cantine Paololeo. I dati economici parlano chiaro: nel 2023, il fatturato della cantina ha raggiunto i 22 milioni di euro, con una produzione di 4 milioni di bottiglie. Le previsioni per il 2024 indicano un incremento a 23 milioni di euro e 5 milioni di bottiglie, mentre per il 2025 si prevede un fatturato di 25 milioni di euro e 5,5 milioni di bottiglie, con un aumento dell’8,5%. Queste cifre evidenziano la solidità e la crescita del gruppo, dimostrando come l’investimento nella salvaguardia delle realtà storiche possa anche essere una scelta vincente sul piano economico.
La sinergia tra tradizione e innovazione è fondamentale per il futuro del vino salentino e per il suo posizionamento nel panorama vitivinicolo nazionale ed internazionale. La cantina Candido, con la sua lunga storia e il suo patrimonio culturale, rappresenta una risorsa preziosa che, grazie all’acquisizione da parte di Cantine Paololeo, potrà continuare a prosperare e a contribuire attivamente alla crescita dell’enoturismo in Puglia.
In questo contesto, l’enoturismo non è solo una forma di turismo, ma un modo per riscoprire e valorizzare il legame tra il vino, il territorio e la comunità. Attraverso eventi, degustazioni e visite guidate, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi nella cultura del vino salentino, apprezzando non solo i prodotti, ma anche le storie e le tradizioni che li accompagnano. La cantina Candido, ora sotto l’ala protettrice di Cantine Paololeo, si prepara a diventare un punto di riferimento per gli appassionati di vino e per chi desidera esplorare le bellezze del Salento.