
Il Gruppo Italiano Vini conquista Tenuta Rapitalà: un nuovo capitolo in Sicilia
Il Gruppo Italiano Vini (Giv) ha recentemente compiuto un’importante acquisizione strategica, rilevando il 100% delle azioni di Tenuta Rapitalà, una storica cantina situata in Sicilia. Questa operazione segna un passo significativo nella crescita del gruppo, che già dal 1999 deteneva la maggioranza delle quote di Tenuta Rapitalà, completando così un percorso iniziato oltre due decenni fa. L’acquisizione ha visto il trasferimento del restante 10% delle azioni dalla famiglia De la Gatinais, fondatrice della Tenuta nel 1968.
Tenuta Rapitalà: un patrimonio vitivinicolo siciliano
Estendendosi su 176 ettari vitati, Tenuta Rapitalà si trova nelle fertili terre di Camporeale, nella provincia di Palermo. Questa zona è nota per le sue condizioni climatiche e geologiche favorevoli alla viticoltura, rendendola una delle aree più vocate per la produzione di vino in Sicilia. La Tenuta ha adottato pratiche di coltivazione biologica, un segnale della crescente attenzione verso la sostenibilità e la qualità dei prodotti vinicoli.
Sinergie e opportunità di mercato
L’acquisizione di Tenuta Rapitalà non si limita all’espansione del portafoglio di Giv, ma rappresenta anche una strategia integrata per ottimizzare le risorse e favorire l’innovazione. Corrado Casoli, presidente di Giv, ha evidenziato l’importanza di un approccio innovativo e sinergico per affrontare le sfide sui mercati nazionali e internazionali. Tra i vantaggi di questa acquisizione, possiamo elencare:
- Espansione nei mercati esteri: L’aggiunta di Rapitalà offre l’opportunità di capitalizzare sulla crescente domanda di vini italiani di alta qualità.
- Sostenibilità: Mantenere la conduzione biologica dei vigneti risponde alle aspettative di un consumatore sempre più consapevole.
- Diversificazione dell’offerta: Sviluppare nuove linee di prodotto e strategie di marketing mirate per rafforzare la presenza del gruppo.
La leadership di Tenuta Rapitalà
La governance di Tenuta Rapitalà è stata ulteriormente rafforzata con la nomina dell’avvocato Nino Caleca come nuovo presidente. È stato istituito un organismo di vigilanza presieduto da Giovanni Canzio, presidente emerito della Cassazione. Questa composizione garantisce un’adeguata supervisione e un approccio professionale alla gestione della cantina, con figure di spicco come Bernardo Petralia e Alessandro Santangelo.
L’unione tra il Gruppo Italiano Vini e Tenuta Rapitalà promette di portare a nuovi traguardi, continuando a scrivere un capitolo importante nella storia del vino italiano. Con questa acquisizione, Giv non solo amplia il proprio portafoglio, ma si prepara a un futuro ricco di opportunità, puntando a consolidare la propria posizione di leader nel mercato vinicolo italiano e internazionale.