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Vino in crisi: come l’innovazione può salvare il settore secondo Circana

Il mondo del vino e degli spirits si trova attualmente di fronte a una sfida cruciale. Come evidenziato da Ananda Roy, analista di Circana, durante il suo intervento a Wine Paris, l’industria deve affrontare un bivio: innovare urgentemente o rischiare di perdere il proprio posto nel mercato globale. La sua analisi mette in luce un contesto che richiede cambiamenti sostanziali e una visione chiara per affrontare le nuove dinamiche di consumo.

Un mercato in trasformazione

Il mercato delle bevande alcoliche nei sei principali Paesi dell’Unione Europea è attualmente in una fase di stagnazione. Secondo i dati di Circana, le vendite hanno subito una flessione dell’1,1% in volume, con il vino che segna un preoccupante -1,9% e i superalcolici un drammatico -4,4%. Questi dati, sebbene allarmanti, sono solo la punta dell’iceberg. L’inflazione ha sostenuto i valori, ma non ha potuto mascherare una domanda organica che continua a rimanere debole. Roy avverte che è fondamentale una trasformazione radicale dell’intero settore per adattarsi alle mutate abitudini di consumo.

L’evoluzione del consumatore

I consumatori moderni sono sempre più esigenti e consapevoli. Non si accontentano più di un semplice drink, ma cercano esperienze che riflettano i loro valori, come la salute, la sostenibilità e l’autenticità. Questa evoluzione ha portato molti giovani adulti ad abbandonare l’acquisto di alcolici. Ecco alcuni dati significativi:

  1. 25% dei consumatori tra i 25 e i 35 anni ha smesso di acquistare bevande alcoliche.
  2. Un ulteriore 13% sta rimandando gli acquisti.

Questi dati evidenziano un cambiamento generazionale significativo, influenzato da una crescente attenzione alla salute e dalla ricerca di alternative innovative e funzionali.

La necessità di innovazione

Un aspetto fondamentale del discorso di Roy è il riconoscimento che l’industria sta affrontando una crisi di innovazione. I lanci di nuovi prodotti sono diminuiti del 9,2% nel 2024, un segnale preoccupante in un contesto in cui tendenze come i vini in lattina e le bevande analcoliche stanno guadagnando terreno. Sebbene la premiumizzazione abbia sostenuto il valore, con un incremento del 2,3% nelle vendite di superalcolici ready to drink, ciò non basta a compensare il rallentamento complessivo dell’innovazione. Roy sottolinea l’importanza di utilizzare i social media e gli influencer per attrarre i consumatori più giovani, sempre più frammentati e con meno tempo a disposizione.

Suggerimenti per il futuro

Nel suo intervento, Roy ha delineato quattro punti chiave che le aziende del settore dovrebbero considerare per affrontare le attuali sfide:

  1. Sviluppare bevande no-alcol e low-alcol, insieme a proposte funzionali ed esperienze premium.
  2. Utilizzare strumenti avanzati per la previsione della domanda, sfruttando le analisi dei dati.
  3. Rafforzare le partnership con i retailer per allineare le iniziative di sostenibilità e innovare nel segmento ready to drink.
  4. Passare dal marketing tradizionale all’uso dei social media per coinvolgere le generazioni più giovani.

Una sfida collettiva

Il messaggio di Ananda Roy a Wine Paris è chiaro: l’industria del vino e degli spirits deve affrontare questo bivio con coraggio e lungimiranza. L’innovazione non è solo una risposta alle sfide attuali, ma una condizione necessaria per garantire la sostenibilità e la crescita del settore nel futuro. Con un consumo che evolve e si diversifica, le aziende che sapranno adattarsi e rispondere a queste nuove esigenze avranno l’opportunità di diventare leader nel mercato. È quindi fondamentale che l’industria consideri seriamente il proprio approccio e investa nella ricerca di soluzioni innovative, abbracciando il cambiamento come una necessità piuttosto che come un’opzione.

Redazione Vinamundi

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