Se adori goderti un calice di vino a fine giornata, per rilassarti e lasciare andare tutte le tensioni, scopri quanto dev’essere riempito
Ognuno ha la propria unità di misura e, se siamo cresciuti tra feste di paese e sagre degli Alpini, probabilmente conosciamo molto bene il bicchiere di plastica bello pieno di un vino alla spina di scarsa o media qualità. In realtà, però, il vino andrebbe versato nel calice e c’è una quantità precisa che, da galateo, andrebbe versata: ecco qual è.
In Italia, il consumo di bevande alcoliche è piuttosto consistente e, sebbene questo sito sia proprio dedicato al vino, è fondamentale sottolineare che, come per ogni alimento, anche con queste bevande non bisogna esagerare: l’alcol contenuto in tutti i cocktail, nel vino e negli amari è infatti cancerogeno. Se però, la volta che vi concedete un bicchiere di vino, volete farlo nel modo corretto e secondo tutte le regole del settore, oggi vi sveliamo qual è la quantità giusta da versare nel calice.
In Italia, la bevanda più gustata sembra essere la birra, sebbene anche il vino ottenga ottime percentuali di gradimento. Meno successo per le bollicine che, nella classifica delle bevande alcoliche più gradite, ottengono un 59%. Se anche voi siete amanti del vino, che sia bianco o rosso, è importante sapere qual è la quantità esatta da mettere nel calice, secondo il galateo.
Innanzitutto, è bene sapere che non si deve esagerare poiché la quantità versata deve permetterci di far roteare tranquillamente il calice senza che la bevanda fuoriesca dal bicchiere. Se si tratta di vino rosso, si può abbondare ed arrivare fino ai 2/3 di un bicchiere ad ampia pancia; se però il vino è molto maturo, è bene fermarsi a 1/3. Per il bianco, invece, ci si deve stoppare a poco meno di 2/3 del calice, poiché va consumato fresco: metterne troppo espone al rischio che si scaldi.
Lo stesso discorso vale per i vini rosati, mentre per le bollicine sembra che sia concessa la regola dei 2/3 del bicchiere da riempire. Anche in questo caso, però, attenzione alla temperatura: d’estate è meglio versarne meno e più spesso, così da berlo sempre freddo. Ora che conoscete tutti i segreti del vino e della quantità esatta da offrire ai commensali non sbaglierete più: sembrerete dei veri sommelier.
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