Categories: Il vino

Vinitaly 2025: scoprendo le migliori degustazioni del futuro

La manifestazione Vinitaly, che si svolge annualmente a Verona, è uno degli eventi più attesi nel panorama vitivinicolo mondiale. Qui, produttori, appassionati e professionisti si riuniscono per celebrare il vino e le sue molteplici espressioni. Nel 2025, il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati ha messo in mostra il meglio del settore, con migliaia di etichette provenienti da ogni angolo d’Italia. Tra le numerose degustazioni che hanno caratterizzato i quattro giorni della fiera, abbiamo selezionato alcune etichette e progetti che rappresentano le diverse anime del vino italiano.

Santa Venere: la rinascita dei vitigni calabresi

La Cantina Santa Venere, situata nel cuore della DOC Cirò, ha presentato un progetto ambizioso volto al recupero di vitigni autoctoni calabresi a rischio di estinzione. Tra le etichette più interessanti, spicca la Marsigliana Nera Rosé, un rosato ottenuto da un vitigno raro e poco conosciuto. Questo vino, dal colore cipria, offre al naso profumi di melograno, rosa canina e pepe bianco, mentre al palato si presenta teso e salino, con un finale agrumato che lo rende perfetto per le calde giornate estive. Questo progetto non solo valorizza la biodiversità della viticoltura calabrese, ma rappresenta anche un passo importante verso la sostenibilità nella produzione vinicola.

Valle Isarco: il Kerner più “pesante” (e fine) di sempre

La Cantina Valle Isarco ha stupito i visitatori con Granit, un Kerner affinato in un monolite di granito locale del peso di oltre 20 tonnellate. Prodotto in sole 500 bottiglie, vendute in cassette di legno numerate a circa 75 euro ciascuna, questo vino rappresenta un esempio straordinario di viticoltura di montagna. L’affinamento in granito conferisce al vino una mineralità e una struttura inconfondibili, riflettendo il terroir unico delle Alpi. Questo approccio innovativo ha catturato l’attenzione degli esperti e dei consumatori, sottolineando come il legame con il territorio possa influenzare profondamente il prodotto finale.

Tenuta di Biserno: l’altra Maremma

Il Collemezzano 2021 della Tenuta di Biserno è un blend che unisce le varietà Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot, dando vita a un Supertuscan di grande carattere. Con la consulenza di Michel Rolland, questo vino presenta profumi complessi di note balsamiche, grafite, tabacco e frutti rossi maturi. La sua struttura bilanciata e i tannini levigati offrono un’esperienza di degustazione elegante e persistente. Questo vino è un perfetto esempio della qualità che la Maremma può esprimere, in costante dialogo con le tradizioni vitivinicole toscane.

Abbazia di Novacella: otto secoli di tradizione vinicola

Una delle cantine più antiche ancora in attività al mondo, l’Abbazia di Novacella, ha presentato due vini rappresentativi della tradizione altoatesina.

  1. Grüner Veltliner 2015: mantiene una freschezza notevole nonostante l’età, con sentori di lime, erbe alpine e agrumi. Al palato è dinamico e persistente.
  2. Sylvaner 2021: offre un’espressione immediata del territorio, con note floreali e di frutta che ne esaltano l’equilibrio.

Questi vini sono una testimonianza della lunga storia di viticoltura della regione, che continua a produrre etichette di altissima qualità.

Il Vinitaly 2025 ha messo in luce l’innovazione e la tradizione che caratterizzano il panorama vitivinicolo italiano, con progetti affascinanti e vini di grande qualità, dimostrando come il nostro paese continui a essere un punto di riferimento nel mondo del vino.

Redazione Vinamundi

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