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Vinitaly 2025: il trionfo del Sistema Parma tra i vini di Colli di Parma

Il Vinitaly 2025 ha rappresentato un’importante vetrina per il Consorzio Vini Colli di Parma, celebrando il successo di un’edizione dedicata al Sistema Parma. Questo evento ha messo in evidenza l’identità territoriale, le sinergie istituzionali e la ricca cultura enogastronomica attraverso il progetto innovativo “Malvamici”. Questa iniziativa ha offerto un’opportunità unica per promuovere non solo la Malvasia di Candia Aromatica, ma anche l’intero patrimonio culturale e gastronomico della provincia di Parma.

Malvamici: la Malvasia che unisce vino e cucina

La Malvasia di Candia Aromatica è stata la vera protagonista di questa edizione di Vinitaly. Il progetto “Malvamici” ha creato una rete di produttori, chef, istituzioni e operatori del settore per raccontare il vino come un’autentica espressione della cultura parmense. La masterclass condotta da Antonella Pizzi, sommelier professionista dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS) di Parma, ha aperto un dialogo inedito tra vino e gastronomia d’autore. I partecipanti hanno potuto scoprire le potenzialità della Malvasia in abbinamento con piatti tipici del territorio.

Gli chef Pietro Leoni e Luca Bagnoli hanno presentato abbinamenti innovativi, creando un ponte tra le tradizioni culinarie locali e le caratteristiche uniche della Malvasia. Durante l’evento, il Presidente del Consorzio, Tommaso Moroni Zucchi, ha enfatizzato l’importanza di fare sistema per rafforzare la filiera enogastronomica, sottolineando come la collaborazione tra produttori e chef possa elevare la qualità dell’offerta gastronomica.

Degustazioni, cocktail e prodotti simbolo

Lo stand del Consorzio ha brillato di creatività e gusto, con degustazioni curate dallo chef Simone Ollari e cocktail innovativi preparati dai bartender Andrea Boschi e Stefano Narlè. Questi eventi hanno messo in risalto non solo la Malvasia, ma anche i prodotti d’eccellenza della Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma, come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma. Lo chef Nico Tamani ha fornito un ulteriore valore aggiunto a questi prodotti, contribuendo a raccontare la storia e la tradizione che si celano dietro ogni morso.

Questo connubio tra vino e cucina non è solo una questione di palato, ma rappresenta anche un modo per promuovere il territorio e le sue tradizioni. La sinergia tra le varie realtà gastronomiche è fondamentale per creare un’esperienza completa e autentica per i visitatori e gli appassionati.

Il racconto dei produttori: voce del territorio

Le aziende partecipanti, tra cui Lamoretti, Moroni Zucchi, Cantine Palazzo, Amadei Federico, Oinoe, Il Poggio e Antica Cantina Parmigiana, hanno avuto l’opportunità di presentare le loro storie, vini e visioni. Ogni produttore ha condiviso con i visitatori il proprio legame con il territorio, confermando il ruolo del vino come ambasciatore dello stile di vita parmense. Questo racconto collettivo ha reso evidente come ogni bottiglia di vino non sia solo un prodotto, ma un simbolo della cultura e delle tradizioni di Parma.

Cultura e istituzioni al fianco del vino

Durante la manifestazione, il gastronomo Paolo Tegoni ha presentato un volume dedicato alla Malvasia, un ulteriore passo per celebrare e valorizzare questo vitigno. Inoltre, le istituzioni locali e regionali, tra cui Alessio Mammi, Michele de Pascale, Stefano Bonaccini e l’europarlamentare Stefano Cavedagna, hanno offerto un sostegno concreto alle strategie del Consorzio, dimostrando un forte impegno nella promozione del vino emiliano sia in Italia che in Europa. Questo sostegno è fondamentale per garantire che il patrimonio enogastronomico del territorio possa continuare a crescere e a raggiungere nuovi mercati.

Il progetto “Malvamici” e l’intero evento di Vinitaly 2025 hanno dimostrato come il vino possa essere un catalizzatore di esperienze, unendo tradizione e innovazione. La volontà di valorizzare la Malvasia di Candia Aromatica e i prodotti tipici della zona ha rappresentato un passo importante verso un futuro in cui il patrimonio enogastronomico di Parma possa continuare a brillare sulla scena nazionale e internazionale.

Uno sguardo al futuro

Tommaso Moroni Zucchi ha affermato che “Vinitaly 2025 è stato per noi un punto di partenza”. Questa dichiarazione sottolinea l’intenzione del Consorzio di costruire un progetto condiviso che unisca qualità produttiva e identità territoriale. La sfida ora è quella di continuare a lavorare per valorizzare Parma e i suoi valori attraverso il vino, creando un futuro luminoso per l’enogastronomia locale e per tutti coloro che ne fanno parte. Con iniziative come “Malvamici”, il Consorzio Vini Colli di Parma sta tracciando un percorso promettente, dimostrando che il vino non è solo una bevanda, ma un vero e proprio veicolo di cultura e identità.

Redazione Vinamundi

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