Il concorso internazionale “Spirito DiVino” ha celebrato la sua 25esima edizione, diventando un punto di riferimento per la satira e l’illustrazione dedicata al mondo del vino. Questo evento non solo mette in luce la creatività dei vignettisti, ma sottolinea anche l’importanza della cultura del vino, un elemento che unisce popoli e territori. Tra le vignette vincitrici di quest’anno, spiccano “Finchè c’è vite c’è speranza” di Milko Dalla Battista e “Wine of the Opera” di Coskun Cemrenur, entrambe cariche di significato e ironia.
La vignetta di Dalla Battista, trionfatrice nella categoria over 35, presenta un astronauta su un pianeta arido, con tre bottiglie di vino Docg sulla schiena, simili a bombole d’ossigeno. La piccola foglia di vite che cresce in questo contesto arido diventa un simbolo di speranza e resilienza. Questo potente messaggio comunica che, anche nei luoghi più inospitali, il vino e la sua cultura possono prosperare, evocando un senso di ottimismo.
Dall’altro lato, “Wine of the Opera” di Cemrenur, vincitrice nella categoria under 35, ci trasporta in un contesto teatrale dove un torchio produce vino che riempie i calici di un pubblico affascinato. Qui, il vino diventa il protagonista di un’opera d’arte, sottolineando il suo ruolo non solo come bevanda, ma anche come espressione culturale. Entrambi i lavori vincitori evidenziano l’essenza del concorso: utilizzare il vino come metafora per esplorare temi universali come la creatività, la speranza e l’unione.
Il concorso “Spirito DiVino” ha visto la partecipazione di circa 300 artisti da tutto il mondo, confermando la sua rilevanza nel panorama internazionale. La giuria, composta da esperti del settore e noti vignettisti, ha selezionato opere significative, dimostrando la varietà e la ricchezza dei temi trattati. Ecco alcuni dei premiati:
Queste opere utilizzano l’umorismo per affrontare questioni contemporanee legate al mondo del vino, dimostrando come la satira possa essere un veicolo potente per la riflessione.
Il presidente onorario del concorso, Giorgio Forattini, insieme al presidente attuale, Alfio Krancic, ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la tradizione della satira attraverso eventi come questo. La giuria include figure di spicco, come Emilio Giannelli del “Corriere della Sera” e il filosofo Aldo Colonetti, conferendo ulteriore prestigio all’iniziativa. Con oltre 9.000 opere raccolte negli anni, “Spirito DiVino” testimonia la vitalità e l’attrattiva della cultura del vino nel panorama attuale.
Elda Felluga, presidente del Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia, ha espresso soddisfazione per il traguardo dei 25 anni, sottolineando il legame tra arte, cultura e vino. Anche Mario Anzil, vicepresidente e assessore regionale alla Cultura del Friuli-Venezia Giulia, ha evidenziato come le vignette stimolino riflessioni profonde sull’arte e sulla cultura. Il vino, in questo contesto, si erge a simbolo di apertura e dialogo tra diverse tradizioni e culture.
Le vignette premiate al concorso “Spirito DiVino” offrono uno spaccato interessante del mondo enoico contemporaneo, dimostrando che, come recita il proverbio, “finché c’è vite, c’è speranza”. In un’epoca in cui i temi della sostenibilità e della cultura sono più che mai attuali, il vino continua a rappresentare un simbolo di unione e dialogo tra le diverse culture del mondo.
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