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Vigna Michelangelo di Firenze apre le porte al pubblico: scopri il tesoro nascosto

Nel cuore di Firenze, un progetto innovativo sta per prendere vita: Vigna Michelangelo, la prima vigna urbana contemporanea della città, si prepara ad aprire le sue porte al pubblico. Questo luogo unico offre un’opportunità straordinaria per degustare vini pregiati e immergersi in un’esperienza che unisce il verde delle vigne alla vista incantevole dell’Arno e alla maestosa cupola del Brunelleschi.

L’idea di Vigna Michelangelo è frutto della passione di Maria Fittipaldi Menarini, presidente dell’azienda agricola Donne Fittipaldi di Bolgheri, e delle sue figlie Carlotta, Giulia, Serena e Valentina. Maria racconta con entusiasmo: “Questa dimora era il gioiello di mio padre. Ci ho messo tanti anni per concretizzare la mia volontà di dar vita a qualcosa di unico in questo luogo, e credo che niente sia più fantastico che far crescere dei frutti dalla terra di una casa tanto amata”.

Un progetto che valorizza la tradizione

Il progetto ha preso avvio nel 2021 e, dopo un anno di preparativi, è stato presentato al pubblico. L’intento è quello di ricomporre il patrimonio rurale, storico e paesaggistico fiorentino, creando un’oasi verde che si integra armoniosamente con la città. Le 700 viti sono suddivise in diverse varietà:

  1. 300 piante di Sangiovese
  2. 150 piante di Canaiolo
  3. 100 piante di Foglia Tonda
  4. 100 piante di Pugnitello
  5. 50 piante di Colorino della Val d’Arno

Questo mix di vitigni tipici della tradizione toscana promette di dare vita a vini di qualità, con la prima vendemmia prevista per il 2027.

Un centro di aggregazione per wine lovers

Vigna Michelangelo non è solo un vigneto, ma si propone come un centro di aggregazione per wine lovers e scolaresche. L’intenzione di Maria Fittipaldi Menarini è quella di organizzare visite guidate e eventi conviviali all’aperto, dove i partecipanti potranno apprendere non solo i segreti della viticoltura, ma anche la storia e la cultura del vino toscano. In un’epoca in cui l’educazione enologica sta diventando sempre più importante, questo progetto si inserisce perfettamente nel panorama delle iniziative didattiche.

Il vigneto è già affiliato all’Urban Vineyards Association, un’associazione che comprende 21 vigneti urbani sparsi su 10 Paesi in 4 continenti. Questa rete internazionale di vigneti, che va da Venezia a Parigi, da Londra a Los Angeles fino a Brasilia e Melbourne, testimonia l’importanza crescente dei vigneti urbani nel contesto mondiale. Vigna Michelangelo rappresenta quindi non solo un patrimonio locale, ma anche un punto di riferimento per il movimento globale della viticoltura urbana.

Un simbolo di rinascita e innovazione

L’apertura al pubblico di Vigna Michelangelo è attesa con grande entusiasmo, non solo dai residenti fiorentini, ma anche dai turisti che visitano la città. L’idea di poter degustare un vino prodotto proprio in città, mentre si ammira un panorama mozzafiato, rappresenta un’ulteriore attrattiva per Firenze. Le visite guidate saranno organizzate in modo da offrire un’esperienza immersiva, con la possibilità di degustazioni e momenti di convivialità.

Inoltre, l’educazione alla sostenibilità e alla biodiversità sarà un tema centrale delle attività proposte. Le scolaresche avranno l’opportunità di imparare i segreti della viticoltura e dell’agricoltura sostenibile, comprendendo l’importanza di preservare l’ambiente e le tradizioni locali. L’incontro tra il mondo scolastico e quello della viticoltura potrebbe stimolare nei giovani la curiosità verso il mondo del vino e delle tradizioni gastronomiche toscane.

In questo contesto, Vigna Michelangelo non è solo un luogo dove si produce vino, ma diventa un simbolo di rinascita e innovazione per Firenze. Con l’approccio giusto, questo progetto avrà il potenziale di diventare un modello per altre città, dimostrando come l’urbanizzazione e la viticoltura possano coesistere in armonia, creando spazi di bellezza e convivialità.

Redazione Vinamundi

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