Categories: Il vino

Vendemmia 2025: l’Asti Docg punta su qualità e sostenibilità con rese ridotte

Nel panorama vitivinicolo italiano, l’Asti Docg emerge come un simbolo di eccellenza e tradizione, capace di affrontare le sfide del mercato moderno. In un contesto caratterizzato da incertezze economiche, conflitti internazionali e fluttuazioni nei dazi doganali, il Consorzio Asti Docg ha intrapreso misure strategiche per garantire la sostenibilità e il prestigio della sua denominazione. Per la vendemmia 2025, è stata decisa una significativa riduzione delle rese, passando da 100 a 90 quintali per ettaro, di cui 5 riservati allo stoccaggio.

Questa decisione, approvata dall’assemblea dei soci del Consorzio su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha come obiettivo quello di mantenere alta l’attenzione tra domanda e offerta, garantendo una stabilità nei mercati. L’Asti Docg, già riconosciuto come primo Metodo Classico italiano, si posiziona oggi come una delle espressioni più contemporanee delle bollicine made in Italy, con il suo successo fortemente legato a una gestione oculata delle risorse.

Dettagli sulle rese e stoccaggio

Oltre alla riduzione delle rese, il Consorzio ha stabilito che sarà consentito un eventuale supero fino a 18 quintali per ettaro, rivendicabili come mosto bianco aromatico da uve Moscato. Tuttavia, eventuali esuberi oltre i 12 quintali per ettaro dovranno essere destinati a produzioni diverse dal vino. Questa strategia di contenimento riflette l’attenzione del Consorzio per la qualità del prodotto finale e la necessità di una gestione responsabile delle risorse.

Le aziende vitivinicole potranno riclassificare in autonomia i prodotti detenuti come mosto bianco aromatico o vino bianco, garantendo così una flessibilità operativa. Al termine di questo periodo di stoccaggio, il Consiglio di Amministrazione del Consorzio valuterà se svincolare, anche parzialmente, i volumi destinati all’Asti Docg o se prolungare ulteriormente la durata della misura, in base all’andamento del mercato.

Situazione del mercato e dichiarazioni del presidente

Il contesto internazionale presenta sfide significative. Nel primo semestre dell’anno, il saldo dei contrassegni di Stato per il prodotto imbottigliato ha registrato un calo significativo, fermandosi a 45,6 milioni di pezzi, con una diminuzione dell’8,2% rispetto ai 49,7 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato evidenzia le difficoltà del settore, dovute principalmente all’instabilità economica e ai dazi imposti dall’amministrazione Trump, che hanno avuto ripercussioni dirette sulle esportazioni.

Stefano Ricagno, presidente del Consorzio Asti Docg, ha sottolineato l’importanza di un’attenta gestione dell’offerta in questo contesto difficile. “L’obiettivo è armonizzare il potenziale produttivo, controllare i volumi e garantire una crescita equilibrata della nostra denominazione”, ha dichiarato. Questa visione proattiva è fondamentale per preservare l’equilibrio tra domanda e offerta, elemento cruciale per il rafforzamento della stabilità sui mercati.

Strategie future e opportunità

In aggiunta a queste iniziative, il Consorzio sta esplorando nuove strategie di marketing e comunicazione per promuovere l’Asti Docg a livello nazionale e internazionale. Con l’aumento della consapevolezza verso il consumo di vini di qualità e il crescente interesse per i prodotti sostenibili, l’Asti Docg ha l’opportunità di posizionarsi come un prodotto premium, capace di attrarre un pubblico sempre più vasto e diversificato.

In questo contesto di sfide e opportunità, l’Asti Docg si propone di preservare la propria identità, innovando e adattandosi alle richieste del mercato. Le misure adottate per la vendemmia 2025 sono un esempio di come la tradizione possa convivere con la necessità di un’evoluzione strategica. La qualità rimane al centro della produzione, accompagnata da una gestione responsabile e sostenibile delle risorse, un aspetto sempre più valorizzato dai consumatori moderni.

La vendemmia 2025 non sarà solo un momento di raccolta uve, ma rappresenterà un passo importante verso un futuro in cui l’Asti Docg continuerà a brillare come simbolo di qualità e innovazione nel panorama vitivinicolo italiano e internazionale. Con una visione chiara e misure efficaci, il Consorzio è pronto ad affrontare la sfida, garantendo un equilibrio tra tradizione e modernità, fra domanda e offerta, per il bene dell’intero settore.

Redazione Vinamundi

Recent Posts

Scopri i sapori autentici al Terre di Pisa Food & Wine Festival 2025

Dal 17 al 19 ottobre 2025, il centro di Pisa si prepara a ospitare la…

53 minuti ago

Ostriche e vino: scopri il miglior abbinamento per un’esperienza gourmet

Le ostriche, simbolo di eleganza e raffinatezza, offrono un'esperienza gastronomica unica per gli amanti del…

2 ore ago

Il Giappone si unisce alla corsa mondiale del Prosecco Cycling

Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, recentemente riconosciute come Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, stanno…

4 ore ago

Vendemmia 2025: un anticipo promettente grazie al clima per l’Accademia Italiana della Vite e del Vino

La vendemmia 2025 in Italia si profila come un evento significativo, non solo per i…

4 ore ago

Caserta porta le sue aziende vitivinicole al Vinitaly 2014: un’opportunità da non perdere

Il mondo del vino italiano è un universo affascinante, e la provincia di Caserta si…

6 ore ago

Matilde Poggi assume la presidenza della Fivi: una nuova era per il vino italiano

Mercoledì 10 luglio, presso la storica Reggia di Colorno, si è svolta l’assemblea ordinaria della…

6 ore ago