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Un viaggio verticale nell’Amarone Bosan: Storia e sapori della Valpolicella dal 1997 al 2015

Nel cuore della Valpolicella Classica, un territorio noto per i suoi vini di alta qualità, si trova l’azienda Cesari, una realtà storica che dal 1936 si dedica alla produzione di vini che esprimono l’autenticità e la tradizione di questa regione. Acquisita nel 2014 dal gruppo Caviro, Cesari ha mantenuto la sua identità pur beneficiando di nuove risorse e strategie commerciali. L’Amarone Bosan, tra i vini di punta dell’azienda, è una testimonianza della passione e dell’attenzione al dettaglio che caratterizzano l’intero processo produttivo, dalla vigna al bicchiere.

L’importanza della vigna

Con una superficie vitata di circa 140 ettari, Cesari collabora con vignaioli conferitori che condividono la visione dell’azienda, permettendo un controllo qualità che parte dalla coltivazione delle uve. Michele Gamba, enologo aziendale, sottolinea l’importanza del rispetto per la materia prima e per il territorio, evidenziando come ogni annata porti con sé sfide uniche da interpretare. La cantina di Fumane, dotata di tecnologie moderne, è il fulcro della produzione, dove le uve vengono trasformate in vini di qualità. In particolare, il fruttaio, dedicato all’appassimento delle uve per l’Amarone, è un elemento cruciale per ottenere quel sapore intenso e complesso che contraddistingue questo vino.

Il caveau storico: un viaggio nel tempo

Nel novembre 2024, Cesari ha inaugurato il Caveau Storico, un luogo dedicato alla conservazione delle bottiglie di Amarone Bosan dall’annata 1997. Questo spazio non solo preserva il vino, ma offre anche un contesto affascinante per visite guidate e degustazioni. Le bottiglie, suddivise per annate e sistemate in vecchie barrique, raccontano una storia di evoluzione e passione. In occasione dell’inaugurazione, è stata lanciata una box in edizione limitata, la Verticale Storica, contenente le annate 2015, 2010 e 2001, un’opportunità unica per gli appassionati di assaporare il percorso di questo vino iconico.

L’Amarone Bosan: una verticale di annate

L’Amarone Bosan è la grande etichetta dell’azienda, un vino che si distingue per la sua complessità e profondità. Durante la verticale che ha abbracciato le annate dal 1997 al 2015, sono emersi profili sensoriali affascinanti, ognuno con una propria personalità. Ecco alcune note delle annate degustate:

  1. 2015: Un naso complesso che si esprime attraverso frutta rossa, spezie e un tocco di liquirizia. In bocca è caldo con un tannino setoso, un finale fresco e mentolato. (93 punti)

  2. 2010: Naso incredibile, complesso ed elegante, con note di frutta rossa e pepe nero. La bocca è lunga e sapida, con un tannino giovane che dona freschezza. (95 punti)

  3. 2001: Un’annata storica che offre un naso ricco di note terziarie e fruttate, con una bocca cremosa e avvolgente. Finale lungo ed elegante. (93 punti)

Queste annate, insieme a molte altre, raccontano non solo la storia di un vino, ma anche quella del territorio, delle sue peculiarità e delle sfide climatiche affrontate nel corso degli anni.

L’evoluzione del vino e la tradizione

Ogni annata di Amarone Bosan riflette le condizioni climatiche e le scelte enologiche, rendendo ogni bottiglia unica. L’arte di vinificare si unisce alla scienza nel rispetto della tradizione, un equilibrio che Cesari ha saputo mantenere nel tempo. Giovanni Lai, direttore generale di Cesari, afferma: “Il nostro obiettivo è crescere sotto l’aspetto valoriale ed esaltare al massimo il lavoro portato avanti da Michele e dal suo team.” Questa visione si traduce in un impegno costante per migliorare la qualità e l’esperienza del consumatore, partendo dalla vigna fino ad arrivare alla tavola.

In conclusione, la verticale dell’Amarone Bosan dal 1997 al 2015 non è solo una degustazione, ma una vera e propria celebrazione della storia e della tradizione vinicola della Valpolicella. Questi vini, frutto di un lavoro meticoloso e di una profonda connessione con il territorio, continuano a incantare gli appassionati di tutto il mondo, mantenendo viva la storia di una delle regioni vinicole più celebri d’Italia.

Redazione Vinamundi

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