Categories: Il vino

Un viaggio affascinante nella storia della Maison Taittinger

Nel cuore di Reims, la capitale spirituale della Champagne, si trova una delle case vinicole più prestigiose della regione: la Maison Taittinger. Fondata nel 1932, questa maison è una delle ultime grandi realtà indipendenti a conduzione familiare, custode di un patrimonio che si intreccia con la storia, la cultura e una visione di eccellenza senza compromessi. Scoprire la Maison Taittinger significa immergersi in un mondo di tradizione, innovazione e passione per lo Champagne.

Le origini e la visione di Pierre Taittinger

La storia della Maison Taittinger inizia all’inizio del XX secolo, quando Pierre Taittinger, ufficiale dell’esercito e deputato parigino, scopre lo Château de la Marquetterie durante la Prima Guerra Mondiale. Questa magnifica dimora settecentesca, immersa nei vigneti nei pressi di Épernay, cattura la sua attenzione. Anni dopo, decide di acquistarlo insieme alla storica maison vinicola Fourneaux, fondata nel 1734. È così che nel 1932 nasce ufficialmente la Maison Taittinger.

Fin dal principio, Pierre Taittinger imprime alla maison una direzione innovativa, puntando sulla raffinatezza dello Chardonnay. Con l’aiuto del cognato Paul Evêque, sviluppa uno stile distintivo che si basa su equilibrio, purezza e verticalità, un’impronta che diventerà il marchio di fabbrica della Maison Taittinger.

Da François a Vitalie Taittinger: una dinastia di visione

Nel periodo post-bellico, la gestione della Maison passa al figlio di Pierre, François Taittinger, che potenzia la produzione e l’organizzazione. Dopo la sua prematura scomparsa nel 1960, è il fratello minore Claude a prendere le redini, portando Taittinger a diventare un nome di riferimento a livello internazionale.

Sotto la sua guida, lo Champagne inizia a intrecciarsi con l’arte contemporanea. Nel 1983 nasce la Taittinger Collection, una serie esclusiva di bottiglie d’artista firmate da nomi illustri. Nel 2006, Pierre-Emmanuel Taittinger subentra alla guida della Maison, dando vita a una nuova fase di rilancio e consolidamento, culminata nel 2020 con l’arrivo di sua figlia Vitalie Taittinger alla presidenza.

Sostenibilità e cultura del terroir

Sotto la direzione di Vitalie, Taittinger ha rafforzato il suo impegno verso la sostenibilità. I 288 ettari di vigneti della Maison sono certificati Haute Valeur Environnementale e coltivati rispettando i ritmi naturali e promuovendo la biodiversità. Ogni bottiglia è il frutto di una filiera artigianale e rispettosa, mirata a esprimere un’armonia profonda tra uomo, natura e cultura.

Le cantine: un patrimonio tra memoria e silenzio

La storia della Maison Taittinger non può prescindere dal suo straordinario luogo di produzione. Le cantine sotterranee, scavate a oltre 18 metri di profondità nel gesso risalente all’epoca gallo-romana, sono patrimonio UNESCO. Qui riposano migliaia di bottiglie, tra cui quelle destinate a diventare il celebre Comtes de Champagne, un vino iconico prodotto solo in annate eccezionali.

Un viaggio nella Maison: tra storia e suggestione

Visitare la Maison Taittinger significa intraprendere un viaggio nel tempo e nello spirito dello Champagne. Le profondità delle cantine rivelano un’atmosfera di pace e mistero, dove la memoria del luogo si traduce in gusto durante la degustazione dei quattro Champagne più iconici della Maison.

  1. Taittinger Brut Réserve: emblema dell’arte dell’assemblaggio, con oltre 35 cru.
  2. Taittinger Prélude Grands Crus: freschezza e complessità in perfetta armonia.
  3. Comtes de Champagne Blanc de Blancs 2013: un vino raro prodotto solo in annate eccezionali.
  4. Taittinger Prestige Rosé: bouquet di frutti rossi, vivace e gioioso.

In questo modo, la Maison Taittinger non è solo un produttore di Champagne, ma un custode di una storia ricca e un simbolo di una cultura che si evolve, mantenendo saldi i legami con la tradizione.

Redazione Vinamundi

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