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Spumanti dell’Etna: un viaggio di gusto al Mercato Centrale di Milano

Un evento di grande richiamo si svolgerà oggi, 21 ottobre 2023, presso il Mercato Centrale di Milano, un luogo emblematico del gusto e della cultura gastronomica italiana. Dalle 18.30 alle 20.30, la Sala “Il Ristorante” al primo piano ospiterà una degustazione gratuita di spumanti del Metodo Classico etneo, organizzata dall’Associazione Spumanti dell’Etna. Questo evento rappresenta un’opportunità unica per esplorare le bollicine vulcaniche prodotte sul versante del vulcano più alto d’Europa e scoprire le storie che si celano dietro ogni calice.

La manifestazione è aperta al pubblico, ma è necessaria la registrazione preventiva, un passo che consente di garantire un’esperienza coinvolgente e ben organizzata per tutti i partecipanti. È possibile registrarsi direttamente sul sito dell’Associazione Spumanti dell’Etna, che ha messo in campo questo evento per far conoscere al grande pubblico le peculiarità e la qualità dei vini provenienti da un territorio così unico e affascinante.

La voce dell’Etna in un calice

In questa occasione, i visitatori avranno modo di assaporare le caratteristiche distintive degli spumanti dell’Etna:

  1. Eleganza verticale
  2. Freschezza minerale
  3. Identità vulcanica

Queste qualità rendono i vini etnei non solo un prodotto del territorio, ma anche un’esperienza sensoriale in grado di raccontare la storia e il carattere di un luogo straordinario. Francesco Chittari, presidente dell’Associazione, esprime la sua soddisfazione per questo evento: “Siamo felici di portare a Milano il racconto di un territorio che ha scelto di parlare al mondo con la voce fine e persistente delle sue bollicine. Vogliamo far conoscere la forza del nostro metodo classico, figlio del fuoco, dell’altitudine e della visione dei nostri produttori”.

L’evento non è solo un’opportunità per degustare vini di alta qualità, ma anche un invito ufficiale alla prossima edizione di “Spumanti dell’Etna”, in programma a Catania dal 28 al 30 novembre 2025. Questo festival rappresenta un momento di celebrazione della spumantistica etnea e un’occasione per incontrare produttori, esperti e appassionati del settore.

Un’eredità che affonda nelle radici laviche

La tradizione spumantistica dell’Etna ha origini storiche affascinanti. Già nel 1870, il Barone Spitaleri, insieme al monaco benedettino Dom Francesco Tornabene, sperimentò la produzione di quello che veniva definito “Champagne Etna” tra Adrano e Biancavilla. Questa iniziativa pionieristica ha gettato le basi per la valorizzazione moderna dei vini spumanti etnei, ma dopo un periodo di oblio, la rinascita del settore è avvenuta nel 1989 con l’azienda Murgo, che ha iniziato a produrre Metodo Classico da Nerello Mascalese. Nel 2002, Benanti ha inaugurato la spumantizzazione del Carricante, segnando un altro passo fondamentale nell’evoluzione del panorama enologico dell’Etna.

Oggi, l’Etna è una realtà viva e in fermento, con circa 30 cantine specializzate nella produzione di Metodo Classico, un notevole incremento rispetto alle meno di 10 presenti nel 2011. Questo settore in espansione rappresenta oltre il 30% della produzione spumantistica siciliana, dimostrando come la zona stia guadagnando un’importanza sempre maggiore nel panorama vinicolo nazionale e internazionale.

Una crescita costante e promettente

Le aziende vinicole etnee, da piccole realtà artigiane con microproduzioni, hanno fatto un salto qualitativo significativo, investendo in ricerca e in impianti moderni. Questi produttori sono in grado di tracciare una strada autonoma, puntando su vitigni autoctoni come il Nerello Mascalese e il Carricante, che sono ormai riconosciuti per la loro finezza, identità e capacità evolutiva. La combinazione di fattori come le escursioni termiche, i suoli lavici e i vigneti situati ad altitudini che raggiungono i mille metri, conferisce agli spumanti dell’Etna una complessità e una freschezza uniche, rendendoli tra i più interessanti del panorama italiano.

Inoltre, il crescente interesse per la viticoltura sostenibile e la produzione biologica sta spingendo molte cantine etnee ad adottare pratiche ecologiche, contribuendo così a preservare l’ambiente e la biodiversità del territorio. La passione e l’impegno dei produttori locali non solo stanno elevando la qualità dei vini, ma anche rendendo l’Etna uno dei punti focali per gli appassionati di vino di tutto il mondo.

In questo contesto, la degustazione di oggi al Mercato Centrale di Milano non è solo un evento da non perdere per i wine lovers, ma anche un momento di celebrazione della cultura e della tradizione vinicola italiana, dove il vulcano e la sua storia si riflettono nei calici.

Redazione Vinamundi

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