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Sostenibilità e successi alla Chianti Classico Collection 2024: la 32ª edizione sorprende alla Stazione Leopolda

La Chianti Classico Collection 2024 si distingue come un evento di grande importanza nel panorama vitivinicolo internazionale. Quest’anno, il Gallo Nero, simbolo iconico della denominazione, ha assunto un nuovo colore: il verde, a sottolineare l’impegno verso la sostenibilità, tema centrale di questa 32ª edizione che si svolge presso la Stazione Leopolda di Firenze. L’evento riunisce produttori, operatori del settore e appassionati, con l’obiettivo di presentare le nuove annate e rafforzare il posizionamento del Chianti Classico sui mercati globali.

Un evento imperdibile

La manifestazione ha preso avvio con una giornata dedicata ai professionisti del settore, un momento cruciale che ha visto la partecipazione di oltre 2.000 operatori e 350 giornalisti provenienti da 20 Paesi. La giornata di oggi, invece, si apre al pubblico, con orari dalle 10:00 alle 19:00. Questo rappresenta un’opportunità unica per degustare e conoscere meglio i vini. I visitatori possono partecipare a wine tour e seminari, pensati per un pubblico esperto e appassionato.

Ecco alcuni numeri significativi dell’evento:
1. 218 aziende espositrici
2. 790 etichette in degustazione
3. Un’installazione vegetale realizzata con piante spontanee delle colline del Chianti Classico

Questi elementi arricchiscono ulteriormente l’atmosfera, simboleggiando il legame profondo tra la viticoltura e il territorio.

Le nuove annate del Chianti Classico: eleganza e struttura

I veri protagonisti di quest’edizione sono i vini della nuova annata 2024, che si presentano accanto a Chianti Classico Riserva e Gran Selezione. Il Presidente del Consorzio, Giovanni Manetti, ha descritto quest’annata come “molto buona”, caratterizzata da vini freschi, eleganti e con una solida struttura. La vendemmia ha registrato una produzione superiore ai 300.000 ettolitri, un risultato che non si vedeva dal 2019 e che testimonia la vitalità e la qualità della produzione vitivinicola della regione.

Chianti Classico: un brand in crescita sui mercati globali

Il 2024 si prospetta come un anno positivo per il Chianti Classico, con una crescita del valore medio delle bottiglie del 6,3%. La denominazione sta consolidando la sua presenza nelle carte dei vini dei migliori ristoranti del mondo, con una forte affermazione sui mercati chiave. Ecco la distribuzione del mercato:
1. Stati Uniti: 36%
2. Canada: 10%
3. Regno Unito: 7%
4. Germania: 4%
5. Italia: 20%

Il Chianti Classico è apprezzato anche in 160 destinazioni internazionali, tra cui Thailandia, Croazia ed Emirati Arabi.

Sfide future: sostenibilità e regolamentazioni europee

Nonostante i risultati positivi, il settore vitivinicolo affronta sfide significative. Tra i temi più critici ci sono i possibili dazi internazionali e le etichette allarmistiche imposte dalle politiche salutiste della Commissione Europea, in particolare il piano Beca, che potrebbe mettere a rischio la commercializzazione dei prodotti. È evidente che la sostenibilità sta diventando un pilastro fondamentale per il futuro del comparto.

Per affrontare queste sfide, il Consorzio ha adottato ben 158 nuove regole, mirate a garantire un futuro sostenibile alla denominazione. L’obiettivo è preservare la qualità e la tradizione del Chianti Classico per le generazioni future, dimostrando un impegno concreto verso pratiche più ecologiche e responsabili.

In questo contesto di sfide e opportunità, i produttori di Chianti Classico rimangono ottimisti. Manuele Verdelli, direttore commerciale di Capannelle, ha enfatizzato l’importanza di mantenere un approccio leggero e piacevole al consumo del vino. “Forse è il momento giusto per stappare grandi bottiglie che abbiamo conservato anche troppo gelosamente”, ha affermato, riflettendo sull’aspetto fondamentale che il vino è destinato a essere condiviso e apprezzato.

Questa manifestazione non è solo un’opportunità per degustare vini di alta qualità, ma anche un momento di riflessione sul futuro della viticoltura e sull’importanza di preservare l’identità culturale e territoriale del Chianti Classico. Con il supporto di istituzioni, produttori e consumatori, la strada verso un futuro sostenibile e prospero sembra essere in continua evoluzione.

Redazione Vinamundi

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