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Sostenibilità e made in Italy: il futuro del vino e dell’agricoltura insieme

L’agricoltura e il settore vitivinicolo italiani si trovano a un bivio cruciale, dove la sostenibilità ambientale e la valorizzazione del made in Italy sono fondamentali per il futuro. In un contesto globale sempre più attento all’impatto ambientale e alla qualità dei prodotti, l’Italia può e deve essere un modello da seguire. Questo modello unisce la tutela dei suoli, la produzione di vini di alta qualità, la creazione di ricchezza e la felicità degli agricoltori.

Il biologico rappresenta una delle frontiere più importanti in questo processo. Sebbene non tutte le aziende possano essere biologiche, quelle che scelgono questa strada offrono un esempio virtuoso di come produrre alimenti salubri, riconosciuti e apprezzati nel mondo. La qualità dei prodotti deve essere valorizzata, e il giusto prezzo deve essere riconosciuto a chi lavora la terra. Solo in questo modo sarà possibile generare ricchezza e, di conseguenza, equità.

Il vino italiano e la sua cultura

Il vino italiano è una delle colonne portanti dell’agroalimentare nazionale e il suo consumo è spesso messo in discussione. È importante combattere l’idea errata che il vino sia intrinsecamente dannoso. Al contrario, il vino è parte integrante della cultura italiana, un simbolo di uno stile di vita amato in tutto il mondo. I vigneti non sono solo produttori di vino, ma anche custodi di territori spesso eroici che, senza di loro, rischierebbero di essere abbandonati e devastati.

Collaborazione e sostenibilità

La recente collaborazione tra Slow Wine Fair e Sana Food 2025 rappresenta un passo significativo verso una visione condivisa della sostenibilità. Sotto il tetto della fiera di Bologna, quasi 1.300 espositori, tra cui oltre 1.000 cantine, hanno messo in mostra il meglio della produzione vitivinicola e biologica. Questa sinergia è stata espressa chiaramente dalle parole di Gianpiero Calzolari, presidente BolognaFiere, e di altri leader del settore, che hanno sottolineato l’importanza di lavorare insieme per promuovere la qualità del made in Italy nel calice e nel piatto.

Matteo Zoppas, presidente di Ice, ha evidenziato il ruolo cruciale delle fiere come piattaforme di promozione. Con l’arrivo di buyer da 13 paesi, si sta creando un mercato per il biologico, che vale oltre 10 miliardi di euro tra consumi domestici ed export. Questa crescita non è solo un’opportunità economica, ma anche un passo verso un’agricoltura più sana e sostenibile.

L’importanza dell’agricoltura rigenerativa

Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, ha posto l’accento sull’importanza di un’agricoltura rigenerativa, che lavora con la natura. È fondamentale che le piccole imprese ricevano il supporto necessario, sia in termini di risorse sia di formazione, per affrontare le sfide attuali. Questo è particolarmente rilevante considerando che, nonostante l’80% delle aziende agricole italiane sia rappresentato da piccoli agricoltori, esse ricevono solo il 20% delle risorse europee.

Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha anche lui espresso la sua preoccupazione riguardo alla rappresentazione negativa del vino. È fondamentale fare chiarezza e comunicare il valore del vino, non solo come prodotto economico ma come parte della nostra cultura e della nostra identità.

Verso un futuro sostenibile

La questione della sostenibilità è centrale per il futuro dell’agricoltura e del vino. L’Europa deve riconoscere il valore del modello agricolo italiano, capace di coniugare qualità, rispetto per l’ambiente e sostenibilità economica. L’idea di produrre qualità piuttosto che quantità deve diventare il mantra per un settore che deve affrontare sfide sempre più complesse.

In questo panorama, il biologico emerge come un settore di grande potenziale, capace di garantire un’alimentazione sana e rispettosa dell’ambiente. Tuttavia, è essenziale che il suo valore venga riconosciuto e che si lavori per una corretta informazione al consumatore. Dobbiamo promuovere il made in Italy con orgoglio, valorizzando le storie degli agricoltori e dei produttori che quotidianamente si impegnano per la salvaguardia della nostra terra e della nostra cultura enogastronomica.

La strada da percorrere è ancora lunga, ma la direzione è chiara: unire forze e competenze per costruire un futuro sostenibile per l’agricoltura e il vino italiani, tutelando un patrimonio che è simbolo di qualità e creatività nel mondo.

Redazione Vinamundi

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