La Saône, conosciuta in italiano come Saona, è un fiume affascinante che si snoda nell’est della Francia, partendo dai monti Vosgi, nella regione dell’Alsazia, a un’altitudine di 402 metri sul livello del mare. Con una lunghezza di circa 480 chilometri, questo fiume è il principale affluente di destra del Rodano e attraversa paesaggi incantevoli, ricchi di storia e tradizioni vitivinicole. La sua portata d’acqua è notevole, grazie alla regolarità delle precipitazioni tipiche del clima oceanico, rendendolo un elemento idrico cruciale per la regione.
La Saône gioca un ruolo fondamentale nella geografia fluviale francese. La sua affluenza si fa sentire anche nel suo principale tributario, il Doubs, che contribuisce ulteriormente alla sua portata. Quando le acque della Saône si uniscono a quelle del Rodano nei pressi di Lione, la portata del fiume principale aumenta del 50%, evidenziando l’importanza idrica della Saône. Questo aumento non solo influisce sull’ecosistema fluviale, ma ha anche un impatto significativo sulle attività agricole e vinicole circostanti.
Il legame tra la Saône e il vino è profondo e affonda le radici nella storia e nella geografia regionale. Sebbene si trovi a una certa distanza dai territori vinicoli più rinomati, la Saône ha una capacità unica di influenzare le zone vinicole della Loira, dell’Auxerrois, dello Chablis e della Côte d’Or. I venti impetuosi che spirano da est, talvolta provenienti dalla Siberia, creano un microclima favorevole alla viticoltura, contribuendo alla produzione di alcune delle varietà di vino più apprezzate al mondo.
Nella parte della Loira, la Saône funge da regolatore idro-termo, sostenendo la crescita del Sauvignon Blanc, vitigno principe delle zone di Sancerre e Pouilly-sur-Loire. La sua influenza si estende anche a sud, dove, avvicinandosi a Lione, la Saône entra in contatto diretto con le terre della Côte de Nuits, della Côte de Beaune, della Côte Chalonnaise e del Mâconnais. Qui, vitigni come Pinot Noir, Gamay, Chardonnay e Aligoté trovano un terreno fertile per prosperare.
Percorrendo la Route Nationale (D974) nella Côte d’Or, tra Beaune e Digione, i visitatori si imbattono in un vasto territorio vitato che si estende fino alle sponde del fiume. Queste terre, prevalentemente limose, sono il risultato del gigantesco alveo fluviale lasciato dall’Arar, il nome latino della Saône. Queste terre fertili sono state apprezzate per la loro capacità di produrre uva di alta qualità, un’eredità che risale all’epoca romana, quando gli antichi Romani già coltivavano la vite lungo le sponde dell’Arar.
Oggi, le vigne che circondano la Saône non sono solo un simbolo di ricchezza agricola, ma anche di cultura e storia. Le aziende vinicole, molte delle quali a conduzione familiare, custodiscono gelosamente le tradizioni vinicole tramandate di generazione in generazione. Ogni bottiglia di vino prodotta nella regione racconta storie di terre, fiumi e uomini che, grazie alla loro passione, sono riusciti a trasformare il frutto della vite in un vero e proprio tesoro.
La Saône, con la sua bellezza e la sua importanza vitivinicola, continua a essere un fiume che sa di vino, un elemento essenziale non solo per il paesaggio ma anche per la cultura e l’economia delle regioni che attraversa. Con la sua capacità di influenzare il clima e la viticoltura, la Saône non è semplicemente un corso d’acqua, ma un autentico simbolo di vita e fertilità, un fiume che narra storie di terre e vini pregiati, in un abbraccio eterno tra natura e tradizione.
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