L’enologia di precisione rappresenta un campo innovativo e cruciale per il futuro della produzione vinicola. Questa disciplina si propone di migliorare la qualità e la sostenibilità nella viticoltura, affrontando le sfide legate alla foto-ossidazione e al monitoraggio degli elementi critici del processo di vinificazione. Durante il Corso di Alta Formazione “Il vino del futuro: nuove competenze per nuovi scenari”, organizzato da Gambero Rosso Academy e diretto scientificamente dal professor Attilio Scienza, il professor Maurizio Ugliano, docente di Enologia all’Università di Verona, ha illustrato i progressi in questo settore, evidenziando l’importanza di strumenti e tecniche sofisticate per il monitoraggio e la gestione della qualità del vino.
Uno dei temi principali trattati è stato l’effetto deleterio della luce sui vini, in particolare per quelli bianchi e rosati, i cui contenitori spesso utilizzano vetri trasparenti per motivi di marketing. Queste scelte, sebbene attraenti dal punto di vista estetico, possono compromettere la qualità del prodotto. La foto-ossidazione è un fenomeno noto che può alterare le caratteristiche organolettiche del vino, portando a sapori indesiderati e a una riduzione della freschezza. Ugliano ha presentato un test rapido per identificare i vini più sensibili a questo fenomeno, un passo significativo verso la protezione della qualità durante la conservazione e la distribuzione.
L’enologia di precisione non si limita all’analisi dei vini già prodotti, ma si estende all’intero processo di vinificazione. Utilizzando tecniche come la spettroscopia, è possibile analizzare la composizione di un vino senza dover aprire la bottiglia, permettendo agli enologi di prendere decisioni informate e tempestive. Questo approccio offre numerosi vantaggi:
Inoltre, l’enologia di precisione offre vantaggi significativi per l’ambiente e per le aziende vitivinicole. In un contesto in cui l’Unione Europea spinge per una maggiore sostenibilità nelle pratiche agricole, l’adozione di tecnologie avanzate permette di ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas serra.
Un altro aspetto fondamentale discusso da Ugliano è la formazione degli enologi. In un contesto in rapida evoluzione, è essenziale che i professionisti del vino acquisiscano nuove competenze per affrontare le sfide future. Le tecnologie emergenti richiedono un approccio multidisciplinare, combinando conoscenze chimiche, biologiche e ingegneristiche con competenze pratiche in cantina. Il Corso di Alta Formazione organizzato da Gambero Rosso rappresenta un’opportunità per i futuri enologi di apprendere e adattarsi a queste nuove dinamiche.
In sintesi, l’enologia di precisione si configura come un’alleata fondamentale nella lotta contro gli effetti della foto-ossidazione e nella promozione di pratiche vitivinicole sostenibili. Attraverso l’uso di tecniche avanzate e sensori, è possibile migliorare la qualità del vino e ridurre l’impatto ambientale delle cantine, contribuendo così a un futuro più sostenibile per l’industria vinicola. I progetti di ricerca in corso, come quello dell’Università di Verona, rappresentano un passo importante verso la comprensione e la gestione delle vulnerabilità dei vini, fornendo strumenti utili per le aziende del settore.
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