Nel cuore dell’Alto Adige, precisamente ad Appiano sulla Strada del Vino, la Cantina San Michele Appiano ha intrapreso un entusiasmante percorso di rinnovamento. Con oltre 110 anni di storia alle spalle, la cantina si distingue per la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione. Il nuovo progetto, firmato dall’architetto Walter Angonese, rappresenta un perfetto equilibrio tra design contemporaneo e funzionalità produttiva, dando vita a spazi che non solo celebrano la cultura del vino, ma si pongono anche come punto di riferimento per l’architettura vinicola della regione.
Uno degli elementi di spicco di questa ristrutturazione è la nuova sala dedicata ad Appius, la cuvée di punta della cantina, che ha preso forma oltre dieci anni fa grazie all’ispirazione del winemaker Hans Terzer. Appius non è solo un vino; è un simbolo di eccellenza, frutto di una selezione meticolosa delle migliori uve e di un processo di vinificazione che combina tradizione e innovazione. Questa nuova sala, di circa 270 metri quadrati, è stata progettata per esaltare e valorizzare l’esperienza di degustazione di questo vino pregiato.
L’ambiente è caratterizzato da un design audace, con piastrelle nere che rivestono le pareti, creando un’atmosfera elegante e raffinata. Questo uso del nero è stato scelto per enfatizzare la luminosità degli spazi e creare un contrasto visivo che attira l’attenzione. Lungo il perimetro della sala, 14 serbatoi in acciaio color bronzo satinato, progettati appositamente per San Michele Appiano, richiamano le bottiglie di Appius. La loro forma unica è stata studiata per aumentare la superficie di contatto con il lievito fine durante l’affinamento, favorendo così lo sviluppo di aromi complessi e strutturati.
In aggiunta, un sistema di raffreddamento dedicato mantiene costante la temperatura dei vini, assicurando che ogni bottiglia raggiunga il massimo della sua espressione al momento della degustazione. Al centro della sala, una luminosa area di degustazione di circa 30 metri quadrati invita gli ospiti a immergersi nell’esperienza sensoriale che solo un grande vino può offrire. Qui, il design trova un perfetto equilibrio con la funzionalità, poiché la luce naturale si diffonde attraverso le ampie finestre, illuminando le bottiglie nere e oro delle edizioni passate di Appius, esposte con orgoglio.
Jakob Gasser, enologo di Cantina San Michele Appiano, ha commentato l’importanza di questo nuovo spazio: “Fin dalle prime fasi di progettazione, la nostra visione era quella di creare una cantina dedicata ad Appius che fosse un luogo ideale e ispirante, dove il tempo, il vino e la bellezza potessero dialogare in un equilibrio discreto e potente.” Questa dichiarazione riflette non solo l’ambizione della cantina di offrire un’esperienza unica, ma anche il rispetto per la storia e la tradizione vitivinicola dell’Alto Adige.
Un ulteriore elemento di interesse è il contributo artistico dell’artista bolzanino Robert Pan, la cui opera arricchisce l’atmosfera della nuova cantina. La scelta di integrare l’arte contemporanea nel design degli spazi non è casuale; rappresenta un modo per collegare il mondo del vino con quello dell’arte, creando un dialogo tra diverse forme di espressione culturale. Questa fusione è particolarmente significativa per una regione come l’Alto Adige, dove l’identità culturale è fortemente legata alla tradizione vitivinicola.
La Cantina San Michele Appiano non è solo un luogo di produzione vino, ma un vero e proprio centro di cultura e innovazione. Con la sua nuova cantina dedicata ad Appius, la cantina si propone di attrarre visitatori e appassionati di vino da tutto il mondo, offrendo loro un’esperienza che va oltre la semplice degustazione. Qui, il vino diventa un mezzo per esplorare la bellezza del territorio, la creatività degli artisti e la passione di chi lavora nella viticoltura.
Il progetto di ristrutturazione della Cantina San Michele Appiano rappresenta un’importante tappa nel percorso di crescita e modernizzazione di una delle cantine più storiche dell’Alto Adige. Con la sua attenzione al design, alla funzionalità e all’integrazione dell’arte, la cantina si posiziona come un modello da seguire per altre realtà vitivinicole. La dedizione a creare un ambiente che celebra l’eccellenza del vino e la bellezza del paesaggio circostante è un chiaro segno della volontà di San Michele Appiano di continuare a scrivere la sua storia, mantenendo sempre un occhio rivolto al futuro.
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