Categories: Il vino

Scopri la nuova cantina Appius nel cuore dell’Alto Adige

Nel pittoresco scenario dell’Alto Adige, una delle regioni vitivinicole più rinomate d’Italia, si erge una nuova realtà dedicata all’eccellenza: la cantina Appius, frutto della visione della Cantina San Michele Appiano. Questo spazio, concepito tra il 2023 e il 2024, non è solo un luogo di produzione vinicola, ma un ambiente immersivo dove la bellezza, il design e la riflessione sul tempo si intrecciano in un’esperienza sensoriale unica.

La cuvée Appius: un’eccellenza vinicola

La cuvée Appius, che ha visto la luce oltre un decennio fa grazie al genio dell’enologo Hans Terzer, rappresenta una sintesi straordinaria delle migliori uve di Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Sauvignon. Queste uve provengono dai vigneti storici del comune di Appiano, sulla celebre Strada del Vino, un percorso che è diventato simbolo della tradizione vitivinicola altoatesina. La creazione di Appius è stata guidata da un’idea di eleganza e complessità, in grado di raccontare la storia e il territorio da cui proviene.

Architettura e design della cantina

La cantina Appius si estende su una superficie di 270 metri quadrati, progettata dall’architetto Walter Angonese. La sua architettura è un perfetto equilibrio tra funzionalità e raffinatezza. Le pareti, rivestite in piastrelle di un elegante colore nero, creano un contrasto visivo con i 14 serbatoi tronco-conici in acciaio bronzo satinato, disegnati su misura per evocare le forme iconiche delle bottiglie di Appius. Questi serbatoi non sono solo un elemento estetico; giocano un ruolo cruciale nell’affinamento del vino. Grazie alla loro forma, aumentano la superficie di contatto con il lievito fine, ottimizzando il processo di maturazione. Inoltre, un sistema di raffreddamento dedicato garantisce le condizioni ideali per l’evoluzione del vino.

Un’esperienza multisensoriale

Al centro della cantina si trova una raffinata sala degustazione di 30 metri quadrati, illuminata da una finestra zenitale che offre una vista sulla bellezza circostante. Qui, il contrasto tra il nero delle pareti e il calore del rovere accompagna la narrazione delle annate passate, esposte in una collezione di bottiglie dal design nero-oro, che rappresentano il tempo come un elemento chiave dell’identità di Appius. L’enologo Jakob Gasser sottolinea l’importanza di questo spazio, definendolo un luogo ideale e ispirante, dove il tempo, il vino e la bellezza possono dialogare in un equilibrio discreto e potente.

Un aspetto innovativo di questa cantina è l’integrazione dell’arte come elemento di dialogo sensoriale e culturale. In collaborazione con Robert Pan, un artista altoatesino noto per il suo linguaggio astratto e sperimentale, la Cantina San Michele Appiano ha creato un’opera d’arte unica. Questa composizione, scomposta in dieci elementi visivi applicati a etichette in resina, è stata realizzata per una speciale edizione limitata dell’Appius 2019. L’iniziativa, intitolata “Appius. Arte. Amore. Alto Adige”, rappresenta un incontro tra il mondo del vino e quello dell’arte contemporanea, trasformando l’esperienza enologica in una vera e propria esplorazione culturale e multisensoriale.

La cantina Appius si propone quindi come un modello di architettura vitivinicola identitaria, un faro per coloro che credono in una visione evoluta del vino. Qui, il vino non è semplicemente una bevanda, ma una narrazione, una testimonianza del terroir. La filosofia di Cantina San Michele Appiano – “La qualità non conosce compromessi” – si traduce in ogni aspetto di questa nuova struttura, dai dettagli architettonici a quelli tecnici, fino a quelli emozionali.

Il progetto incarna l’identità dell’Alto Adige, combinando funzionalità produttiva e narrazione visiva. L’uso di materiali ricercati e l’idea di tempo come un alleato, piuttosto che un ostacolo, sono elementi che caratterizzano questa cantina innovativa. Gli enoturisti e gli appassionati di vino che visiteranno Appius vivranno un’esperienza che va oltre la semplice degustazione; si troveranno immersi in un contesto che celebra l’arte del vino e il patrimonio culturale dell’Alto Adige.

Questa nuova cantina non solo rappresenta un passo avanti per Cantina San Michele Appiano, ma anche un contributo significativo alla cultura vitivinicola italiana, posizionandosi come un punto di riferimento per il futuro del vino in Alto Adige. La sinergia tra vino, architettura e arte crea un’esperienza unica, invitando tutti a scoprire il profondo legame tra il territorio, il vino e la creatività.

Redazione Vinamundi

Recent Posts

Scopri i Colli Piacentini DOC: un viaggio di sapori tra Milano e Piacenza

Il Consorzio di tutela vini DOC Colli Piacentini ha avviato un progetto innovativo, “Oh my…

2 ore ago

Scopri come Madonna della Querce rivoluziona l’etichettatura del vino con la stampa digitale veloce

Nel dinamico e competitivo mondo del vino, l'etichetta rappresenta un elemento cruciale dell'identità di un…

4 ore ago

Sperimentazione innovativa sui vini Piwi: il Consorzio Asti fa scuola in Piemonte

In un’epoca in cui la sostenibilità ambientale è diventata un imperativo per il settore agroalimentare,…

5 ore ago

AssoDistil svela i segreti dell’export di spirits in crescita

Il 2024 si è rivelato un anno particolarmente complesso per il settore distillatorio italiano. Le…

7 ore ago

L’innovazione in vigna: il primo atomizzatore intelligente rivoluziona la viticoltura

La viticoltura sta vivendo una rivoluzione grazie all'avanzamento delle tecnologie e all'integrazione dell'intelligenza artificiale (IA)…

9 ore ago

La cultura nel calice: il pensiero di Alessia Cipolla sulla scelta del vino

La scelta del calice per il vino è un argomento che va oltre l'estetica e…

10 ore ago