Ogni anno, nel mese di luglio, il Wine Corner del Ristorante Europa a Lido di Camaiore, in provincia di Lucca, si trasforma in un palcoscenico dedicato all’eccellenza del mondo dello champagne. Questo evento, organizzato dalla Community Vino, una Passione, ha saputo conquistare gli appassionati di vino grazie alla proposta di perlage super galattici, creando un’atmosfera di convivialità e scoperta. Quest’anno, il 17 luglio 2025, la selezione delle sei bollicine è stata straordinaria, presentando cinque champagne di prestigio e un metodo classico italiano di alta qualità.
La serata ha visto l’esordio di alcune delle etichette più rinomate, ognuna con la propria storia e caratteristiche uniche. Iniziamo il nostro viaggio con il Jacquesson cuvée n. 747 Grand Vin. Questo champagne, un Extra-Brut con un dosaggio di soli 1,5 g/l, rappresenta l’essenza dell’annata 2019, con una sboccatura programmata per il 2024. Le uve provengono da alcuni dei comuni Premier Cru e Grand Cru della Champagne, tra cui Ay, Dizy, Hautvillers, Champillon, Avize e Oiry. La cuvée è composta per il 61% da Chardonnay, 21% da Pinot Meunier e 18% da Pinot Noir. Con 40 mesi di affinamento sui lieviti, il mio giudizio su questo champagne è senza riserve: Eccellente, voto 90/100.
Proseguendo, si passa al Letrari Dosaggio Zero Riserva TrentoDoc, un vero gioiello del metodo classico italiano. Realizzato con Chardonnay e Pinot Noir, è stato prodotto con vendemmia dell’anno 2016 e ha visto una sboccatura nel dicembre 2022. Il lungo affinamento di 48 mesi sui lieviti ha contribuito a creare un prodotto di altissimo livello, con il mio giudizio che si attesta su Ottimo, voto 88/100.
Un’altra stella della serata è stata la Philipponnat cuvée 1522 Extra-Brut. Questo champagne, che porta con sé la storia della Maison fondata nel 1522, è realizzato con una vendemmia del 2016 e sboccato nel marzo 2023. Con un dosaggio di 4,5 g/l e ben 72 mesi sui lieviti, è composto per il 70% da Pinot Noir e per il 30% da Chardonnay. La tiratura limitata a 9.407 bottiglie rende questo champagne ancora più esclusivo. Il mio giudizio per questa cuvée è Eccellente, con un punteggio di 92/100.
Non può mancare il leggendario Cristal 2015 della Maison Louis Roederer. Fondata nel 1776 a Reims, Louis Roederer è una delle poche Maison di champagne a restare a conduzione familiare. Il Cristal 2015, composto per il 60% da Pinot Noir e per il 40% da Chardonnay, proviene da tre vigneti emblematici della Maison, riflettendo l’essenza e il terroir della regione. Con un punteggio di Eccellente, il mio voto su questo champagne è 92/100.
Un altro campione dell’eleganza è il Perrier-Jouet Belle Epoque 2015, famoso per la sua iconica decorazione floreale di anemoni di Émile Gallé. Composto da un 50% di Chardonnay, 45% di Pinot Noir e 5% di Pinot Meunier, ha riposato per oltre 72 mesi sui lieviti, raggiungendo un livello di raffinatezza straordinario. Anche in questo caso, il mio giudizio è Eccellente, con un punteggio di 92/100.
Infine, ma non meno importante, il Dom Pérignon P2 Vintage 2006. Con una sboccatura nel 2023 e ben 16 anni di affinamento sui lieviti, questo champagne rappresenta la seconda vita della celebre etichetta. La Maison sostiene che la vita del Dom Pérignon si articola in tre Plenitude, con la P2 che rappresenta il culmine di questa evoluzione. Il mio giudizio per questo vino è Eccellente, con un voto di 94/100. È un vero e proprio inno alla perfezione nel mondo delle bollicine.
Durante la serata, è stato impossibile non apprezzare l’atmosfera creata dall’armonia di questi vini straordinari e dalla passione condivisa tra i partecipanti. Come affermato da Roberto Bellini nel suo libro “Champagne&Champagne”: “Lo champagne va oltre il valore di un persuasore disarmato: è disarmante! Perciò imbattibile”. La serata ha dimostrato, ancora una volta, come il vino riesca a unire le persone, creando momenti di gioia e celebrazione.
Questo evento rimarrà nella memoria di tutti i partecipanti, non solo per la qualità delle bollicine degustate, ma anche per la passione e l’amore per il vino che ognuno ha potuto condividere. La celebrazione del vino, in particolare dello champagne, non è solo un momento di assaggio, ma un viaggio attraverso la storia, la tradizione e l’arte della vinificazione. Essa ci insegna a riconoscere e apprezzare la bellezza di ogni sorso.
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