Il vino

Sassicaia, storia, curiosità e prezzo del vino eletto come “migliore al mondo”

Nel 2018 votato come miglior vino al mondo. Scopriamo tutti i segreti del Sassicaia, il più affascinante tra i vini del nostro Paese

Il Pelé o il Diego Armando Maradona dei vini, per la sua classe. Ma anche l’Albert Einstein, per la sua genialità. O il Pablo Picasso, per il suo eclettismo e la capacità di innovare. Signore e signori, ecco a voi sua maestà il Sassicaia. Tutto quello che c’è da sapere sul vino dei vini, grazie al quale l’Italia è famosa in tutto il mondo.

Il nome completo è Bolgheri Sassicaia. Ma, per tutti, è il Sassicaia. L’azienda Tenuta San Guido lo produce in una specifica zona del comune di Castagneto Carducci nella provincia di Livorno con almeno l’80% di Cabernet Sauvignon.

Come detto, si tratta di uno dei vini più pregiati al mondo, nato grazie alla pervicacia della famiglia Incisa della Rocchetta, piemontesi innamorati dell’Alta Maremma. Oggi, solo Tenute San Guido può utilizzare la dicitura Bolgheri Sassicaia: una DOC riservata a un’unica cantina, come capita solo ai grandissimi vini francesi.

Oltre 50 anni di successi per il Sassicaia, commercializzato per la prima volta nel 1968, anche se le prime produzioni sono addirittura del 1944, quando Mario Incisa della Rocchetta iniziò a riproporre metodologie della Borgogna in Maremma. In particolare, il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc. Sarà quello l’inizio di una grande storia che fa del Sassicaia uno dei vini italiani più famosi al mondo, accanto al Solaia, al Masseto, all’Ornellaia e al Tignanello.

Il miglior vino al mondo

Cinquant’anni dopo rispetto alla prima commercializzazione, siamo quindi nel 2018, verrà indicato come miglior vino al mondo dalla autorevole rivista Wine Spectator. In mezzo, lustri di poesia per questo vino dal colore rosso rubino intenso.

L’annata 1985, tra le migliori del Sassicaia foto Ansa (vinamundi.it)

Quanto agli abbinamenti, il Sassicaia si sposa molto bene con i sapori intensi, peraltro propri della tradizione culinaria toscana e maremmana. E quindi cacciagione, ma anche funghi (soprattutto crudi) e formaggi dal sapore deciso e persistente in bocca.

Come per tutti i vini prestigiosi le vecchie e/o grandi annate di Sassicaia raggiungono prezzi rilevanti, spesso oggetto di ricerca tra appassionati e commercianti. Il Sassicaia, comunque, non è il vino più costoso d’Italia: una bottiglia può aggirarsi attorno ai 300 euro. Anche se vi sono annate particolarmente apprezzate, che fanno schizzare i prezzi, anche sul migliaio di euro a bottiglia: tra tutte, sicuramente segnaliamo l’annata 1985, primo vero exploit del Sassicaia che sbaragliò la concorrenza di numerose etichette francesi, ma anche la meravigliosa annata 1997.

Claudio Rossi

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