La Ratafia Ciociara, un liquore dalle radici profonde nella tradizione laziale, ha recentemente conquistato un prestigioso riconoscimento: è stata ufficialmente iscritta nel registro europeo delle Indicazioni Geografiche delle bevande spiritose. Questo traguardo, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 5 agosto 2025, rappresenta un passo fondamentale non solo per il liquore stesso, ma anche per l’intero patrimonio agroalimentare e vitivinicolo della regione. Con questa iscrizione, la Ratafia Ciociara diventa la numero 36 in Italia e la terza nel settore delle bevande spiritose nel Lazio, affiancandosi a eccellenze come la Grappa IG e il Brandy Italiano IG.
L’assegnazione dell’Indicazione Geografica (IG) è essenziale per la valorizzazione delle tradizioni locali. I dati dell’Osservatorio Qualivita confermano l’importanza del settore: attualmente, in Italia esistono 36 Indicazioni Geografiche per le bevande spiritose, contribuendo a un totale nazionale di 893 denominazioni DOP, IGP e STG, di cui 328 riguardano prodotti agroalimentari e 529 sono dedicate al settore vitivinicolo. Questo panorama evidenzia l’impegno dell’Italia nel preservare e promuovere la qualità e l’autenticità dei suoi prodotti.
Il Lazio, con la sua ricca tradizione gastronomica e vinicola, si conferma un territorio di eccellenza. Il riconoscimento della Ratafia Ciociara arricchisce il patrimonio di qualità della regione, che oggi conta 66 denominazioni DOP e IGP, suddivise in 30 nel comparto alimentare e 36 nel settore vinicolo, oltre a 4 STG e 3 IG delle bevande spiritose. Questo non solo amplia l’offerta gastronomica del Lazio, ma crea anche opportunità per il turismo enogastronomico, sempre più alla ricerca di esperienze autentiche legate al territorio.
La Ratafia Ciociara è un prodotto esclusivo della provincia di Frosinone, dove la tradizione liquoristica affonda le radici nel passato. La sua produzione avviene unicamente in questa area, utilizzando ingredienti locali. La Ratafia viene realizzata attraverso un processo di infusione idroalcolica di visciole o amarene (Prunus Cerasus spp) e vino Cesanese del Piglio DOCG o Atina DOC Cabernet. Questo metodo di produzione è il risultato di secoli di esperienza e conoscenza del territorio, unendo frutta e vitigni locali in un prodotto unico.
Le visciole, frutto tipico della zona, non solo arricchiscono il gusto della Ratafia, ma rappresentano anche un elemento di identità culturale. Queste ciliegie acide, insieme alle amarene, conferiscono al liquore il suo caratteristico sapore dolce-acidulo, mentre i vini utilizzati aggiungono complessità e profondità al prodotto finale.
La Ratafia Ciociara si presenta con un colore rosso rubino intenso, rendendola visivamente accattivante. All’olfatto, il liquore sprigiona un profumo intenso di visciole, amarene, frutti di bosco e note di mandorla, creando un bouquet aromatico che anticipa un gusto sorprendente. Al palato, la Ratafia si distingue per la sua aromaticità e persistenza, rendendola non solo un ottimo digestivo, ma anche un ingrediente versatile per cocktail e ricette della pasticceria tradizionale.
Il titolo alcolometrico della Ratafia Ciociara varia tra il 17% e il 35% vol., permettendo una gamma di utilizzi che spaziano dall’aperitivo al dopocena, fino a dolci tipici come il tiramisù o la crostata di visciole.
Il riconoscimento dell’Indicazione Geografica non solo tutela la Ratafia Ciociara, ma la valorizza anche a livello europeo, rendendola parte di un mercato in crescita per i prodotti di alta qualità. Questo traguardo rappresenta una grande opportunità per i produttori locali, che potranno contare su una maggiore visibilità e riconoscimento, sia in Italia che all’estero. La Ratafia Ciociara diventa così un simbolo della cultura e della tradizione della provincia di Frosinone, contribuendo a rafforzare l’immagine del Lazio come terra di eccellenze gastronomiche.
In un mondo sempre più globalizzato, dove la qualità e l’autenticità dei prodotti sono sempre più ricercate dai consumatori, la Ratafia Ciociara si erge come esempio di come la tradizione possa incontrare l’innovazione, portando avanti un patrimonio culturale che merita di essere conosciuto e apprezzato. La sua storia, le sue caratteristiche e il suo legame con il territorio non solo arricchiscono l’offerta enogastronomica del Lazio, ma offrono anche un’importante opportunità per il turismo e l’economia locale.
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